Da giovedì 13 luglio e fino al 16 luglio, in occasione della VI edizione di Videocittà il corto “Inferno” e il nuovo secondo capitolo “Purgatorio” de “La Divina Commedia VR” saranno presentati all’interno del corner di Rai Cinema, per tutte le giornate della kermesse. Evento ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, che esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo e dei linguaggi digitali nel contesto culturale nazionale e internazionale. Dopo il successo dello scorso anno, che ha registrato oltre 15.000 mila presenze, il festival troverà il suo cuore pulsante nuovamente nella più grande area di archeologia industriale d’Europa: il Gazometro di Roma.
La produzione ETT del Gruppo Scai, disponibile su Rai Cinema Channel VR e su RaiPlay nella versione lineare e accessibile per non udenti e non vedenti, in collaborazione con Rai Pubblica Utilità, si potrà vedere , con gli appositi visori, nella nuova sezione del festival Videocittà: “Agorà Expo”, un’inedita area espositiva allestita al piano terra del Gazometro G3.
In foto da sinistra: il regista Federico Basso, l’ideatrice Adele Magnelli e Alessandro Cavallaro digital storyteller
“Il Purgatorio” ha recentemente ha conquistato il Best Industry Paper Award all’ottava edizione dell’International XR-Metaverse Conference (Las Vegas). A ricevere il prestigioso riconoscimento, nei giorni scorsi: Adele Magnelli, ideatrice dell’opera; Federico Basso che ha scritto e diretto il corto assieme ad Alessandro Cavallaro che ha scritto il soggetto e curato la supervisione scientifica e la selezione dei versi.
Il cortometraggio “Purgatorio”, della durata di circa otto minuti e trenta, è accompagnato dalla voce dell’attore Francesco Pannofino, permette allo spettatore di vestire i panni del Sommo Poeta e di varcare le soglie del Purgatorio per intraprendere il suo viaggio. Il Purgatorio si manifesta in tutta la sua imponenza: una montagna rocciosa che svetta al centro dell’emisfero australe, nell’oceano. Usciti dall’Inferno, in questo regno è ammesso lo scorrere del tempo: qui si conoscono l’alba e il tramonto, il giorno e la notte, e la luce è declinata in tutte le sue tonalità. Entrato in questo scenario primordiale lo spettatore varcherà in soggettiva, con gli occhi di Dante, la soglia del Purgatorio: una porta nella roccia, custodita da un angelo armato di spada.
La prima cornice è quella dei superbi: anime costrette da enormi massi a guardare dimessamente a terra, là dove sono rappresentate scene di umiltà e di superbia: storie scolpite in altorilievi prodigiosamente animati in un “visibile parlare”. A seguire le pene degli invidiosi, accasciati al suolo con gli occhi cuciti, e i lussuriosi, che avanzano drammaticamente nel fuoco dell’ultima cornice.
Infine, giunti nel Paradiso Terrestre, appare la donna che ha mosso Dante al viaggio attraverso i primi due regni: Beatrice. Si riaccende l’antico fuoco d’amore, seguito dalla promessa dell’ultima tappa, quella del Paradiso Celeste. Dopo un sofferto pentimento, Dante sarà finalmente pronto a estinguere il ricordo di ogni peccato, ormai “puro e disposto a salire a le stelle”.
Le ambientazioni sono state interamente modellate, sculptate e dipinte in 3D. Animazione di piante, fuoco ed acqua sono state realizzate sulla base di parametri fisici, facendo interagire nelle simulazioni fino a 100 milioni di particelle. Per quello che riguarda la figura umana, che nel Purgatorio diviene più centrale rispetto all’Inferno, si è optato per l’integrazione in compositing di attori ripresi in green screen in quelle scene che prevedono primi piani in cui si percepiscono il volto e le espressioni. Le scene di folla sono state realizzate riprendendo i movimenti reali di attori (MOCAP: motion capture), e riportando tali movimenti su character 3D. Inoltre, le colonne sonore originali sono firmate da Marco Morini, un’opera che pone particolare attenzione al sound design per arricchire l’esperienza dello spettatore a 360° gradi.