fbpx
Connect with us

Il Cinema Ritrovato

Dalla cinefilia alla cinefollia: Joe Dante si racconta al Cinema Ritrovato di Bologna

Dai film d’esordio ai più grandi successi, Joe Dante dialoga con Roy Menarini al DAMSLab del Cinema Ritrovato

Pubblicato

il

Joe Dante

Dopo la Master Class con Ruben Östlund, Il Cinema Ritrovato ha ospitato un decano dell’horror per famiglie, Joe Dante. Intervistato da Roy Menarini, Joe Dante ha ripercorso la filmografia meno esplorata della sua carriera, lunghissima, di una Hollywood a metà tra il B-movie e il film leggenda.

Joe Dante e il principio

Il giovane Dante è un ragazzo indubbiamente cinefilo, in un periodo in cui vedere i film era davvero motivo di impegno e ricerca. La sua sfrenata passione, all’arrivo della televisione, si rivolge poi in particolare all’animazione, un settore in cui avrà poi in futuro l’occasione di esprimersi (Looney Tunes: Back in Action, 2004).

I grow up watching cartoons and I wanted to be a cartoon.

Roger Corman lo prende sotto la sua ala protettiva e lo mette a montare trailer, soprattutto per i film importati. Impara moltissimo da questa gavetta, al punto che, prendendo il coraggio a due mani, chiede a Corman di girare il proprio film.

He was terrified because we were doing trailers.

Lì nasce Hollywood Boolevard, girato in soli 10 giorni nel 1976: è il debutto di Joe Dante e l’inizio del suo rapporto con un cinema “economico”, fatto di budget risicati ma di molta inventiva. Le esperienze concretizzate in questi anni di film di serie B, squattrinati ma innovativi, gli sono state fondamentali anche nei film da Studios realizzati negli anni a seguire.

You can’t help but bring along with you these precious experiences. It becomes a kind of avatar you bring into your new movie.

Dopo la prima esperienza, torna ancora al montaggio, ma si rende conto di essere molto più preparato dei suoi colleghi, al punto che:

I start to grow this healthy disrespect for authority, which I always had.

E quindi, lascia il montaggio e comincia stabilmente l’avventura della regia.

Joe Dante a Il Cinema Ritrovato

Pirana, lupi e pupazzetti

Già dal secondo film, inizia il rapporto con le creature. Piranha (1978) diventa un cult anche in Italia, con una preziosa seconda vita, un secondo lancio distributivo. Indiscutibilmente Joe Dante è stato un maestro delle seconde vite, dato che diversi suoi film hanno avuto più successo in cassetta che all’uscita nei teatri.

L’ululato (1981) è un film che Dante eredita perché il regista precedente viene cacciato. La richiesta della casa di produzione era di vedere la trasformazione dell’umano in lupo in un unico shot, in un momento storico dove chiaramente non esisteva la CGI.

Il film riuscì bene anche al confronto con gli altri mannari dello stesso periodo, al punto che venne, pure questo, re-distribuito.

Ma il cult di Joe Dante arriva nel 1984 quando firma I Gremlins, e nel 1990 Gremlins 2 – La nuova stirpe. Provocato da Roy Menarini, che definisce il film “un prodotto per famiglie con una vena dark”, gli chiede se fosse stato facile iniettare l’horror in un film così:

It was easy to put it in but it wasn’t easy to justify when the public start complaining about it.

Grazie a Steven Spielberg che lo produce perché innamorato del pupazzetto, il film diventa un successo universale, da cui il sequel. È altrettanto recente la creazione della serie animata Gremlins: Secrets of the Mogwai con la quale in realtà Joe Dante pensava di essersi liberato del tutto del fantasma del furetto.

I was so happy for the series so I could say: Stop asking about Gremlins 3!

Il periodo delle miniaturizzazioni

Un regista evidentemente a suo agio sia con i bambini che con le cose piccole: se nel 1998 aveva già dato vita a Small Soldiers, è del 2009 il film Salto nel buio.

We had a preview and the public was enthusiastic. But then they realised the worst marketing campaign I have ever seen. It was one of the first picture that went to VHS, and it was a success. To the point that people thought that it was a big hit (in the theatres).

Laciandosi rapidamente alle spalle i film antologici, con il commento

Filmmakers love anthology movies because you cannot be blamed if the movie doesn’t work.

The-Movie-Orgy

Joe Dante, stuzzicato da Menarini che definisce il suo Matinee, l’8 e ½ della sua carriera, sorride umilmente e vagamente imbarazzato:

It was not as good. But it is one of my favorite picture that I’ve done.

Tra gli ultimi due titoli citati, il profetico La seconda guerra civile americana, un film andato quasi incompreso al tempo ma con una componente visionaria incredibile. Joe Dante ricorda come si trovò a lavorare con un cast perfetto in questa produzione HBO creata per essere una commedia, ed evoluta in film drammatico.

It’s surprising how many aspects of the film had come true. It was born as fiction movie but now it became much more as a documentary.

Prima di commentare la peculiare situazione che sta vivendo Hollywood correntemente, Joe Dante si ferma a ricordare con sentimenti contrastanti l’avventura di Looney Tunes: Back in Action. Lo studio infatti si era dimostrato molto critico nei confronti del film, e continuava ad avanzare richieste al team. Per quanto il risultato del film fosse soddisfacente, l’esperienza del film fu particolarmente dura.

Technically was a very complicated movie to make, but I had a great animation director which kind of co directed the movie with me. [Eric Goldberg]

Si congeda poi, ricordando la complicata situazione che gli sceneggiatori americani stanno attraversando. Una battaglia forse impugnata contro gli studios, o forse contro la AI, che minaccia l’identità e il contributo umano.

If the studios can make movie without a human being, they would be very happy.

Saluta la platea che applaude, ricordando il sito con cui diffonde la sua cine-follia, Trailers from Hell e il Podcast che co-dirige con Josh Olson, The movies that made me.

The real question is: how much time you would invest on watching?

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers