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In Sala

‘If only i could hibernate’: dalla Mongolia un cinema neorealista

Dalla rigida, inclemente, ma suggestiva Mongolia, un film che racconta storie di vita drammaticamente attuali in un contesto geografico in cui la capacità di reddito può davvero significare vivere o morire, e dunque fare la differenza.

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If only i could hibernate

Distribuito da Trent Film Distribuzione, If only i could hibernate, il film della regista della Mongolia Zoljargal Purevdash.

La storia di formazione adolescenziale di un ragazzo intelligente e dotato, quanto indigente, costretto a mille sacrifici per  garantirsi un futuro un po’ diverso da quello a cui è strettamente legato da questioni di casta sociale.

L’amore per la matematica, unica modalità di riscatto in un contesto già drammaticamente segnato

Il giovane Ulzii è un ragazzo vivace come i suoi amici, ma particolarmente brillante in matematica.

Il suo professore lo ingaggia in sfide galvanizzanti tra compagni di altre scuole. Il successo crescente del ragazzo lo spinge a farlo diventare suo pupillo, con il progetto di farlo concorrere a una prova nazionale in grado di mettergli a disposizione una interessante borsa di studio.

Un premio più che mai opportuno, considerato che il giovane, orfano di padre, vive nell’indigenza assieme ad altri tre fratelli minori e una madre analfabeta, che cerca di mantenerli come può con i suoi lavori saltuari.

Quando la madre torna nel paese d’origine per un lavoro in campagna, Ulzii si convince a restare, speranzoso di vincere il premio e poter mantenere almeno due dei tre fratelli rimasti a vivere con lui.

Ma la povertà incombe, il freddo e il gelo minacciano la salute dei due fratelli più giovani, e l’ansia di non portare a termine i propositi di miglioramento, sconvolgono la vita al tenace quattordicenne.

If only i could hibernate – la recensione

Desiderio di annientarsi, di scomparire, di rimanere ibernati sotto una coltre di ghiaccio aspettando tempi migliori che paiono attualmente fuori da ogni portata.

Ecco il senso di un titolo attraverso cui si delineano le tragiche fatalità che la vita talvolta mette dinanzi a chi non ha la fortuna di vedersi assicurato l’essenziale per potersi esprimere e misurare con le sfide della vita.

Le condizioni di vita di un paese come la Mongolia, ove il clima costituisce un ostacolo reale per la sopravvivenza quotidiana, diventano un incubo ricorrente per chi non può permettersi i mezzi necessari per  sopravvivere e non morire di stenti.

Situazioni, difficoltà, pericoli di cui il cinema, in epoche passate, si è sempre fatto carico con la scuola neorealista ad esempio, che nel nostro paese ha prodotto i capisaldi della cinematografia che ancora ci rende indimenticabili in ogni parte del globo.

In Mongolia una narrazione neorealista di questo tipo è ancora possibile e coniugabile con un’epoca di digitalizzazione e progresso, solo formalmente e di principio alla portata di tutti.

If only i could hibernate funziona e commuove per la schiettezza delle argomentazioni di cui si fa carico, senza peraltro mai cedere in tentazioni ricattatorie e inutili piagnistei a pronta presa, facendosi portavoce del dinamismo e dell’orgoglio di una figura di ragazzo protagonista tenace ed orgoglioso, che ha ben chiaro quanto può valere, e quanto valga la pena dannarsi per raggiungere lo scopo della propria vita.

 

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If only i could hibernate

  • Anno: 2023
  • Durata: 96
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Mongolia
  • Regia: Zoljargal Purevdash