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CANNES

Monster: la felicità è a portata di mano

Bullismo, omofobia e pregiudizio, il moralismo giapponese al centro del nuovo film di Kore-Eda Hirokatzu in Concorso a Cannes

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Presentato in concorso al festival di Cannes, Monster del regista Kore-Eda Hirokazu, già Palma d’oro nel 2018 con “Un affare di famiglia” si candida ad essere uno dei probabili  vincitori della nuova Palma d’oro

Un film profondo, complesso e sviluppato su più piani narrativi che tratta dell’infanzia, della  difficoltà della crescita ma soprattutto, del moralismo della società giapponese.

Festival de Cannes – International film festival for more than 75 years (festival-cannes.com)

Monster La storia

Un grande edificio interamente avvolto dalle fiamme nella notte. Questa vera e propria miccia che innesca il film è la prima immagine di Monster.

Minato, un ragazzino di 11 anni, osserva questo inferno dalla finestra della propria casa mentre la mamma grida a squarciagola ‘buon lavoro’ ai pompieri.

Le fiamme sullo sfondo del cielo nero rappresentano una scena fondamentale nella comprensione degli eventi e che ricorre più volte nella narrazione. Ogni volta da punti di vista diversi che si offrono allo spettatore come un fiore che lentamente apre i suoi petali.

Kore-eda Irokazu narra con la complessità necessaria il bullismo, l’omofobia e il pregiudizio in un film delicato, profondo, pieno di domande che rappresenta un punto fondamentale nella produzione del grande regista giapponese.

Il palazzo in fiamme si scopre essere un bar di prostitute che sembra essere frequentato dal signor Hori, un insegnante di educazione fisica, stravagante e devoto al lavoro nella scuola elementare dove studia Minato.

Saori, la mamma di Minato, vedova che ha consacrato la propria vita al figlio dopo la scomparsa del marito, ha saputo della frequentazione del professor Hori; in una piccola cittadina il pettegolezzo è rapido.

Questa ‘dubbia frequentazione’ mal dispone Saori e rende il  professore una persona sgradita al punto che, quando Minato mostra alla madre i segni di una lite, il professor Hori è il primo accusato.

Saori è convinta che il professore abbia colpito Minori e lo abbia insultato dicendogli che qualcuno avrebbe sostituito il suo cervello con quello di un maiale.

Tanto è convinta che il professore non sia degno di occupare il proprio posto di lavoro che non si pone nemmeno il problema dell’assurdità di un’ offesa del genere e chiede un confronto con la preside e con gli insegnanti.

La scena dell’incontro con la preside e con il corpo docenti (forse la più bella) vede gli insegnanti mortificati a tal punto che, non sapendo bene cosa dire, si umiliano abbassando continuamente la testa e scusandosi.

Il loro atteggiamento, così evidentemente ipocrita e privo di spiegazione, non fa che  aumentare la rabbia e la frustrazione di Saori.

Cosa nascondono? perché tanta reticenza?

Ma man mano che la storia si svolge attraverso gli occhi della madre, dell’insegnante e del bambino, la verità emerge gradualmente.

Come in un giallo.

Kore-Eda smaschera lentamente il pregiudizio,

Sia quello di Saori verso il professor Hori a causa delle dicerie che quello del professore verso Minori che, a causa di una serie di casualità, sembrava colpevole di bullismo.

Minato in realtà non sa come gestire i propri sentimenti e le proprie emozioni e la paura di non essere accettato, di non essere all’altezza delle aspettative di una madre generosa, affettuosa e comprensiva, generano in lui conflitti.

Ma come in una fiaba, con la musica di una tromba a sospingerli, i bambini riusciranno.

Una delicata colonna sonora per pianoforte, ultima gemma e  splendido lavoro di Ryuichi Sakamoto prima della sua morte, accompagna e sostiene il lavoro che segna anche il rientro ( finalmente ) in Giappone di Kore-Eda Hirokazu che si è avvalso della collaborazione dello sceneggiatore Sakamoto Juyi.

Monster è un film intelligente, umano, leggero e complesso allo stesso tempo. Una pellicola che  usa la sincerità dei bambini per smascherare le ipocrisie delle regole del vivere sociale e che si avvale di attori eccellenti, veri messaggeri del pensiero umanistico del regista. Ancora una volta, quando parla della famiglia, Kore-Eda Hirokatzu crea una vera e propria meraviglia

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monster

  • Anno: 2023
  • Durata: 126
  • Genere: dramma
  • Nazionalita: Giappone