La Fantastica Signora Maisel 5 è finalmente in streaming suPrime Video. I primi 3 episodi sono già on line e gli altri seguiranno nelle prossime settimane fino alla conclusione definitiva il 26 Maggio.
Midge (Rachel Brosnahan) e la sua manager Susie Myerson (Alex Borstein) sembrano aver finalmente intrapreso la giusta strada verso la loro futura celebrità. Lo sappiamo con certezza, non è una nostra supposizione, perché la creatrice Amy Sherman-Palladino fa una scelta narrativa ben precisa. Prospettarci già in partenza ‘come andrà a finire’. La Palladino ci offre diversi scorci chiave sul futuro di Midge, squarci temporali in avanti (negli anni 80) che ci mostrano come Midge diventa una grande star, raggiungendo quel successo che desiderava fin dall’inizio.
Lo show Prime Video (vincitore di un Emmy) ci convince da subito riscattandosi dal suo crollo di metà serie.
Gli ingredienti ci sono tutti: l’arguzia che abbiamo imparato ad amare, l’analisi sociologica e di costume, il ritmo, il dialogo rapido che solo la creatrice / scrittrice Amy Sherman-Palladino sa come usare ( ci aveva già abituati con la fresca ‘Gilmore Girls‘) e che regala alla serie il favoloso saluto che merita.
Da quando The Marvelous Mrs. Maisel ha debuttato nel 2017, abbiamo compreso quanto questo serial fosse in un certo senso diverso e una piacevole novità . Così come Fleabag e altri prodotti ‘fuori dagli schemi’ , il serial ha sempre saputo stupirci senza risultare eccessivo (nonostante i toni volutamente oltre ), deliziandoci con la sua rara intelligente ironia e la sua spiazzante schiettezza .
Con Midge Maisel (Rachel Brosnahan) confusa ma sempre agguerrita e determinata, gli spettatori sono stati trasportati nella luccicante New York City anni 60 dove la nostra spiritosa madre di due figli cerca di riprendere in mano la sua vita. La commedia diverrà la sua passione con l’aiuto dell’aspirante talent manager Susie Myerson (una Borstein in ottima forma).
Lo show ha ottenuto 66 nomination agli Emmy e 20 premi, tra cui uno per la migliore serie comica, un altro per Brosnahan, due per Borstein (come miglior attrice non protagonista) e molti altri. Non di meno convincenti sono i comprimari Tony Shalhoub e Marin Hinkle, nei panni dei genitori di Midge, e Michael Zegen nei panni del poco simpatico maritino Joel. Senza dimenticare il fascino delle guest star dello show – da Jane Lynch a uno stellare Luke Kirby che interpreta il comico Lenny Bruce, mentore di Midge (e non solo).
Uno spettacolo in evoluzione
The Marvelous Mrs. Maisel non è mai stato uno spettacolo statico. Le cose si muovono continuamente e il dialogo guida ogni cosa. Certo, le stagioni tre e quattro possono aver diviso il pubblico, ma nel quinto round ci viene offerta una sorta di aggiornamento della serie. Diremmo una rinascita della primaria ‘verve’ che ci aveva conquistati. Ci troviamo dentro e fuori dalle vite di Midge e della sua ‘banda’ per molti decenni. Un addio nostalgico e profondo che fa luce su molti aspetti delle personalità principali del serial (Midge e Susie sicuramente) che lega e avvolge cose e situazioni in un tutto temporale che sposta la sua attenzione da un punto all’altro dell’universo Maisel.
Veniamo catapultati all’improvviso in avanti di decenni venendo a conoscenza di cosa accadrà nel futuro di Midge e di tutti gli altri, ma la regia lo fa senza annunci sconvolgenti, in modo del tutto naturale. Attraverso vari flashforward impariamo ogni sorta di cose: come sono diventati i figli di Midge, cosa ne sarà di lei , di Joel e di Susie . In effetti, la scrittrice Amy Sherman-Palladino rivela la ‘grande svolta’ sulle carriere di Midge e Susie e le conseguenze del successo nelle loro vite personali soprattutto per la loro amicizia.
Alex Borstein (Susie Myerson) e Rachel Brosnahan (Midge Maisel). Foto: Philippe Antonello/Prime Video
Punti di svolta
Nella quinta stagione Susie in qualche modo spinge Midge ad accettare un nuovo tipo di ingaggio, non propriamente vicino al palcoscenico. Scrivere per il Gordon Ford Show. Assumere il ruolo di autrice sarà per Midge come affrontare una vecchia sfida ma vista da un altro punto di vista. E’ sempre la sua lotta per far emergere la voce femminile in un mondo maschile, ma questa volta lo farà dietro le quinte, da autrice. Nella stanza degli scrittori Midge combatterà ‘da seduta’ (esilarante la scelta del look adatto alla missione) per affermarsi in un universo ancora troppo maschile , indossando la sua gonna a ruota e i suoi cappellini in tinta ma senza rinunciare alle sue battute al vetriolo e alla sua schiettezza.
Impariamo di più sulla vita privata di Midge come madre ( sicuramente non perfetta) , un ruolo fino a questo momento meno analizzato, e veniamo a conoscenza del tipo di rapporto ‘particolare’ che la lega ai figli anche in futuro. Il tema di una genitorialità distorta è il sottotesto a molti degli episodi mostrati. Dal letto di fortuna di Ethan costruito in corridoio , alla paternità mancata di Joel (che diventa destabilizzante) fino all’invadenza ossessiva dei suoi genitori o alla completa surreale ‘alienazione parentale’ di mamma e papà Maisel. I due, preoccupati unicamente delle loro ‘ambizioni professionali’, sono del tutto incapaci di ricoprire in modo maturo sia il loro ruolo di genitori che quello di nonni.
E’ tutto un piano
Ciò che spicca di più nella quinta stagione è come Amy Sherman-Palladino abbia saputo pianificare tutto. La creatrice, come aveva fatto in Gilmore Girls – e anche nel suo revival – fa di tutto per accelerare le cose fino alla loro naturale conclusione senza troppe sorprese.
‘Avvertiamo’ la fine in ogni episodio che ci mantiene in attesa efficacemente lasciandoci pregustare un finale ‘temuto’ perchè non voluto ma in fondo necessario. E l’Amore? Facciamo il tifo per la coppia di comici ma sappiamo bene come andrà a finire. Oppure no?