Da qualche giorno su Prime Video è disponibile la visione di On a wing and a prayer, del regista californiano Sean Mc Namara, specializzato in film per famiglie.
L’opera è incentrata su un incredibile fatto di cronaca di anni fa, grazie al quale un tenace padre di famiglia (interpretato dal versatile Dennis Quaid) riesce a portare in salvo i propri cari pilotando un aereo privato dopo la morte improvvisa del pilota, colto da infarto fulminante.
Nel cast anche una sempre deliziosa Heather Graham e, nel ruolo dell’eroe sottotono, bello e combattuto tra la professionalità che lo muove e l’urgenza che lo istiga ad agire, il noto divo di serial e film per la tv Jesse Metcalfe.
On a wing and a prayer. Un coraggioso papà alla guida di un aereo in balia del vuoto
Dopo un week end spensierato trascorso con l’affiatato fratello e i propri familiari a vincere una concorso locale per il miglior barbecue, il farmacista ultracinquantenne Doug White, appresa la morte improvvisa del fratello a seguito di un infarto, si precipita a raggiungere con la famiglia la località in cui viene svolto il funerale.
Per il mesto rientro a casa, la famiglia sceglie di utilizzare un volo privato, per accorciare i tempi di viaggio. A soli dieci minuti dal decollo, l’anziano ma efficiente pilota vene colto da un infarto che lo porta ad una morte istantanea.
Da quel momento, per Doug, che in precedenza aveva provato a pilotare solo per diletto e solo piccoli aerei biposto, con esiti peraltro non proprio entusiasmanti, si intravede come unica possibilità di salvare la famiglia quella di un atterraggio di emergenza dell’aereo.

Dalla sua parte, alcuni addetti alla più vicina torre di controllo, che commetteranno anche gravi infrazioni pur di riuscire a rendersi utili per l’improvvisato pilota, e una moglie tenace che, con il libretto delle istruzioni in mano e una fede incrollabile nel buon Dio, riuscirà a rendersi parte integrante nella insperata riuscita dell’atterraggio di fortuna.
Come se non bastasse, una intolleranza alimentare improvvisa metterà anche a repentaglio la sopravvivenza della figlia più piccola dell’eroico quanto improvvisato pilota.
Ad aiutare Doug, non solo gli esperti della torre di controllo, ma pure una bimbetta tosta con una irriducibile passione per il volo, e l’intenzione di divenire una brillante giovane pilota nel prossimo futuro.
On a wing and a prayer – la recensione
Il film del prolifico Sean Mc Namara prende in presto un drammatico fatto di cronaca che tenne col fiato sospeso gli States nel 2009, per rielaborare, con il noto fervore tutto stelle e strisce che ha sempre contraddistinto l’epicentro dei valori sociali americani, i capisaldi su cui si regge il comportamento del buon padre di famiglia.
Libera intraprendenza, testa bassa, umiltà e la consapevolezza che a tutto il resto provvederà la provvidenza divina.
Lo sceneggiatore Brian Egeston non si preoccupa di quanto il concetto, ripetuto e confermato nell’agire eroico di tutti i personaggi, anche quelli secondari non meno indispensabili per la buona riuscita di un’impresa a dir poco impossibile, possa risultare esagerato o stucchevole.
Confidare nella propria intraprendenza e nel buon Dio: ecco due efficaci chiavi del successo
Da sempre intraprendenza e affidamento nella provvidenza si dimostrano le basi del successo, professionale e familiare, a cui è destinato il futuro dell’americano medio.
Si tratta di una formula che non ammette ironie o diffidenze, e che, nella rivisitazione della incredibile quanto drammatica avventura occorsa per davvero alla famiglia White, trova la sua più tangibile quanto improbabile verifica pratica.
Poco importa ai responsabili di questa produzione tipicamente televisiva sdolcinata e retorica che la vicenda rasenti momenti di comicità involontaria.

Il film ripercorre la dinamica di un’azione di salvataggio che finisce nel migliore dei modi, grazie, non solo al coraggio del capofamiglia, e alle preghiere della devota bella mogliettina: a far compiere un vero e proprio miracolo che condurrà alla salvezza, contribuiranno altresì le azioni, formalmente spesso fuori norma, intraprese dai singoli professionisti in barba alle regole imposte, che si rivelano un ingrediente prezioso per la buona riuscita dell’operazione di emergenza.
Poco importa che il film si dilunghi nei suoi svariati finali tutti dolciastri e rassicuranti.
Non contenta, la produzione inserisce, nella migliore tradizione delle produzioni tv, un lungo sottofinale in cui i veri protagonisti dell’incredibile vicenda si raccontano e ringraziano tutti, Padre Eterno compreso.