A chiusura dell’omaggio dedicato a Park Hae-il al Florence Korea Film Fest 2023 anche la proiezione di Boomerang Family. Il film del 2013, diretto da Song Hae-Sung, è un perfetto mix tra commedia e dramma dove personaggi agli antipodi si incontrano e si trovano costretti a convivere. Il tutto suscitando disperazione in chi li circonda e risate nel pubblico che osserva le varie dinamiche.
Boomerang Family: la sinossi
Quando i figli della signora Oh tornano a vivere tutti sotto il suo tetto, le cose in famiglia si complicano non poco. Il maggiore, Han-mo, ex galeotto primitivo e prepotente, da sempre vive con la mamma ed è gelosissimo del fratello In-mo, regista disincantato che, al culmine di una crisi esistenziale e professionale, ha deciso di rifugiarsi nel nido materno. Ma c’è anche la sorella, Mi-yun, donna orgogliosa e intraprendente, tornata all’ovile alla vigilia del secondo divorzio, con tanto di figlia adolescente al seguito. La convivenza non sarà facile per nessuno e riporterà a galla antiche rivalità e segreti inconfessabili. Riuscirà la madre, amorevole e paziente, a ristabilire la pace in famiglia? (Fonte: Korea Film Fest)
La recensione
Come tema ricorrente nella filmografia sud coreana, anche in Boomerang Family è la famiglia al centro della narrazione. Una narrazione che ruota apparentemente attorno a due personaggi completamente agli antipodi, ma che, in realtà, coinvolge anche tutti gli altri membri della famiglia, vincolati, per certi versi, al contrasto tra i due fratelli.

Quella che viene presentata da Song Hae-Sung è una famiglia disfunzionale che, però, a differenza di altri film del paese ha a che fare con una famiglia che appartiene alla classe media e quindi è coinvolta in situazioni diverse rispetto a quelle che siamo abituati a vedere sul grande schermo.
Tanti personaggi e tante tematiche in Boomerang Family
Un aspetto vincente del film con Park Hae-il è il fatto che i tanti personaggi presenti nel film, che ruotano attorno ai due fratelli, perno di questo continuo contrasto, danno modo di accennare e parlare di varie tematiche. Al tempo stesso, però, proprio questo inserimento di tanti temi diversi porta a un mancato approfondimento degli stessi. Dalla sessualità all’incesto, passando per il tradimento, il film di Song Hae-Sung lancia il sasso, ma nasconde la mano.
L’estremizzazione dei due protagonisti (e anche di altri) porta quasi a dimenticare che si sono introdotti aspetti che vanno oltre il semplice rapporto tra fratelli. Concentrati a cercare di capire se questa convivenza possa un giorno essere possibile, la regia non chiude alcune situazioni, facendole rimanere, forse di proposito, in sospeso, attraverso anche l’uso della commedia.
Riuscire a convivere e far sì che la famiglia Oh possa effettivamente vivere tutta insieme sotto lo stesso tetto è non solo la base del film, ma anche l’impresa più ardua che lo stesso tenta di portare a termine.
E se questa non sarà pacifica, forse sarà almeno tollerabile.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli