Il Boemo di Petr Vaclav ricostruisce le avventure di Josef Mysliveček uno dei compositori più ricercati del Settecento, noto in Italia come ‘il Boemo’, conteso da corti e teatri del tempo.
Cosa aspettarsi da Il Boemo di Petr Vaclav
Giunto a Venezia da Praga per seguire la sua ambizione, il film racconta la sua scalata verso il successo, e dipinge con dovizia di particolari, un vibrante affresco della società aristocratica della seconda metà del settecento, un mondo in trasformazione che prelude all’imminente era “romantica”.
Scriverà per le grandi voci del suo tempo, viaggerà per Repubbliche e corti del Bel Paese, sarà ispiratore ed amico del giovane Mozart, frequenterà molte donne che lo aiuteranno a fare carriera, ma ne amerà davvero soltanto una, un amore impossibile. Josef è destinato a bruciarsi. La sua musica, a lungo dimenticata, risuona.
A far rivivere le arie di Mysliveček, con esecuzioni filmate e registrate in presa diretta, un parterre di star della lirica tra le più ricercate dell’attuale panorama internazionale: Philipe Jarrousky, Raffaella Milanesi, Emöke Barath, Simona Šaturová, Juan Sancho.
Nel cast le attrici Elena Radonicich (La porta rossa) , Barbara Ronchi (Imma Tataranni, Settembre, Padrenostro) e Lana Vlady.
La sinossi
Nel 1764, Josef è un giovane compositore boemo, giunto da poco in Italia con l’ambizione di far conoscere la sua musica nelle più fiorenti corti e Repubbliche della penisola. A Venezia conduce una vita precaria mentre cerca di introdursi nei circoli musicali più ricercati del tempo, nonostante il suo cognome, Mysliveček, suoni impronunciabile.
A una festa in maschera incontra una Marchesa libertina di cui presto diventa l’amante. Sarà lei a introdurlo nei raffinati ambienti culturali veneziani, iniziandolo ai piaceri lussuriosi e mondani, esortandolo ad abbandonare la sua educazione provinciale, a favore di un’esistenza edonistica, libera dall’intransigenza religiosa.
Così cambiato, pronto per la scalata alla conquista del successo e delle donne, Josef riceve un incarico importantissimo: scrivere un’opera per la stagione del Teatro San Carlo, il principale teatro d’Europa, interpretata dai più grandi cantanti del suo tempo. In pochi anni, diventerà uno dei compositori più prolifici e ricercati dell’epoca, ma l’incontro con una nobildonna sposata, lo porterà a scoprire l’ardore dell’amore, quello impossibile, e ciò che rappresenterà nell’imminente Era Romantica. Josef è destinato a bruciarsi. La sua caduta sarà epica.
Le parole del regista
Ecco cosa ha dichiarato il regista Petr Vaclav: «Quella di Josef Mysliveček è la storia di un uomo che abbandona le sue sicurezze di cittadino rispettato in una città di provincia per seguire un desiderio rischioso: affermarsi come compositore di opera in Italia, il paese che ne era la patria. In pochi anni grazie al suo talento e a tanta fortuna, vive una brillante ascesa. Il suo sogno sembra realizzarsi ma, come spesso accadeva agli artisti, andrà incontro a una rovinosa caduta.
Per realizzare questo film mi sono immerso negli archivi, nella lettura di tutto ciò che era disponibile per comprendere a fondo lo spirito del tempo, la musica di Mysliveček e i suoi contemporanei. Volevo raccontare quell’epoca così particolare della seconda metà del Settecento, in modo intimo e contemporaneo, utilizzando camera a mano, luce naturale e ambienti dal vero. Il film è girato in Italia dove, dopo una lunga e accurata ricerca, ho trovato quei luoghi, dimore, chiostri, che ancora oggi custodiscono e preservano l’atmosfera dell’epoca».
Musica, fotografia e costumi de Il Boemo di Petr Vaclav
Vaclav, uno dei più interessanti registi della cinematografia ceca contemporanea, con questo film ha contribuito a riportare alla luce il grande musicista boemo.
Molte delle arie di Josef Mysliveček che compongono la colonna sonora del film, sono state riscoperte ed eseguite per la prima volta dopo 250 anni, registrate dall’orchestra Collegium 1704 sotto la direzione di Václav Luks.
La fotografia è di Diego Romero, i costumi sono di Andrea Cavalletto.
Altre informazioni
Il Boemo è una coproduzione Italia – Repubblica Ceca – Slovacchia, prodotto da Jan Macola di Mimesis Film, e co-prodotto da Marco Alessi per l’italiana Dugong Films.
Con il contributo di MiC – Dg Cinema, Arte, Regione Liguria – Liguria Film Commission, Regione Sicilia – Sicilia Film Commission, Regione del Veneto – POR FESR Veneto 2014-2020. Sviluppato con il sostegno di Creative Europe – MEDIA Development e dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.
L’anteprima italiana
Il film sarà presentato in anteprima italiana al 34° Trieste Film Festival il 24 gennaio 2023 al Politeama Rossetti alle 20, Largo Giorgio Gaber, 1, 34126 Trieste.