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Serie Tv

‘La porta rossa’ La seguitissima serie tv alla sua terza stagione

Ritorna la serie tv Rai di grande successo, che piace per come rende l’impossibile separazione dagli affetti, anche dopo la morte

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La porta rossa, serie tv italiana di grande successo, riprende dopo quattro anni alla sua terza stagione, sempre con Lino Guanciale, Gabriella Pession e Valentina Romani come protagonisti, e sempre su Rai 2.

Continua così la storia complessa  ideata da Carlo Lucarelli e Gianpiero Rigosi, dalla prima stagione del 2017 e la seconda del 2019. Il regista non è più Carmine Elia, bensì Gianpaolo Tescari.

La porta rossa

Lino Guanciale, Gabriella Peisson, Valentina Romani

«Ereditare i destini di una serie vincente non è facile: è una sfida ed è una responsabilità. Significa interagire con una galassia di personaggi già scolpiti nel carattere e introdursi negli intrecci già annodati degli eventi. Chiede di sviluppare gli uni e gli altri attestando coerenza con il passato e proponendo insieme sguardi nuovi, inaspettati», spiega Tescari.

La porta rossa e le due stagioni precedenti

Ha ragione Gianpaolo Tescari. La porta rossa non è una narrazione semplice. Neanche facile da riassumere. Tanto che se tutte le serie tv vanno viste fin dall’inizio, questa sicuramente di più. Con i personaggi che si aggiungono, le relazioni che si complicano, i cattivi che diventano buoni e i buoni che si rivelano per quello che sono: persone con i loro vizi e le loro virtù.

È difficile distinguere tra il bene e il male

Soprattutto quando il male potresti essere tu

Siamo a Trieste. Leonardo Cagliostro (Lino Guanciale) è un commissario, anzi il fantasma di un commissario, che non riesce a oltrepassare la porta di separazione tra i vivi e i morti. Non può ancora andarsene perché troppi e troppo importanti i conti in sospeso. Scoprire chi lo ha ucciso, prima di tutto, ed evitare che lo stesso assassino uccida anche la moglie, Anna (Gabriella Peisson). Leonardo e Anna sono separati da poco, ma ancora intimamente legatissimi.

Due gli aiutanti che hanno, solo loro, la possibilità di vederlo: Vanessa (Valentina Romani) una ragazza che tramite Leonardo scopre di avere doti da medium e un altro fantasma come lui, Jonas (Andrea Boschi). Tra Vanessa e Leonardo la relazione è altalenante, perché lei vorrebbe vivere libera dalla condanna di comunicare con i morti, ma è nello stesso attratta dalla dimensione altra con cui ha sempre più dimestichezza.

La porta rossa

Lino Guanciale e Valentina Romani sono Leonardo Cagliostro ne ‘La porta rossa’

La porta rossa: Gli intrecci, i misteri

Un rapporto paterno e di dipendenza reciproca cresce via via nel corso delle due stagioni, alla fine delle quali Leonardo non può ancora lasciare il mondo terreno, questa volta perché è la stessa Vanessa a trattenerlo, nel tentativo di capire il segreto intimo del loro legame.

Questa è solo la struttura portante di una serie carica di eventi e di intrecci. Leonardo Cagliostro riuscirà finalmente a oltrepassare quella porta? Pensiamo proprio di sì, ma speriamo che la curiosità di sapere come si sciolgono tutti i misteri si mantenga viva anche in questa terza e ultima stagione (scriviamo dopo la prima serata).

La porta rossa ha tutti gli ingredienti del mistery e del thriller. Lascia col fiato sospeso e non ammette distrazioni. Questa terza stagione inizia con un incidente di cui Cagliostro è testimone, e un fantasma che lui implora di rimanere, ma che piangendo oltrepassa il confine della porta e lo lascia ancora più solo. Per il resto, Anna viene trattenuta nel suo trasferimento da una morte che solo lei ritiene sia un omicidio, mentre nelle strade di Trieste una manifestazione pacifista si trasforma in un problema di ordine pubblico. Durante la stessa notte, su tutto domina il buio per una centrale elettrica che ha smesso di funzionare.

Il buio nei pensieri di Leonardo Cagliostro

Anche se siamo adulti al buio ci sentiamo come bambini perduti perché sappiamo che di notte arrivano le brutte notizie e i nostri pensieri rischiano di smarrirsi”. “Prima o poi la luce torna, ma non sempre illumina ogni cosa”. “Lo sbirro che è in me continua a pensare che nel buio arrivano i messaggi più inquietanti e i sospetti che non possiamo permetterci di ignorare”.

La porta rossa

Lino Guanciale e Andrea Boschi

Il cielo sopra Trieste

Trieste è bella di notte recita il titolo del film di Andrea Segre, Matteo Calore e Stefano Collizzolli, che sarà presentato al Trieste Film Festival. Parla dei migranti sulle rotte balcaniche, dei respingimenti, di quanto l’Italia sia per loro una meta sognata e impossibile da raggiungere, se pure a  pochissimi chilometri.

Ma Trieste è bella davvero e in molti se ne sono accorti (turisti, scrittori, registi), mentre Friuli Venezia Giulia Film Commission lavora a pieno ritmo, soprattutto negli ultimi anni. Le location de La porta rossa sono tutte molto affascinanti e avvolgenti: il caffè San Marco, il Molo Audace, Porto Vecchio, Piazza Unità, la passeggiata panoramica della Napoleonica.

Leonardo guarda Trieste dall’alto (ma anche Anna da casa sua vede tutto il golfo). Nelle prime due stagioni era sulla gru che ha giganteggiato per anni sulla città. Ora sul faro. Non ha le ali degli angeli di Wenders, ma l’immagine di lui a questa vertiginosa altezza ha un grande impatto, e sottolinea la sua solitudine, oltre al distacco che vorrebbe e non riesce ancora a raggiungere.

Il tema, i temi

Nella rete questa serie tv è definita drammatica, gialla, noir, thriller, sentimentale, fantastica. Quante categorie! È vero che attraversa diversi generi e che, se ne abbiamo voglia, possiamo individuare tanti temi diversi e attuali.

Ma ciò che ha fatto amare La porta rossa è soprattutto la difficile separazione, che il limite tra la vita e la morte (il limitar di Dite, sentenziava Ugo Focolo) rappresenta nella sua forma più struggente. Così si spiega il successo di Ghost-Fantasma di Jerry Zucker che dal 1990 viene trasmesso spessissimo in tv, rinnovando lacrime e commozione. I pizzicotti sul sedere del marito di Dona Flor (Dona Flor e i suoi due mariti di Bruno Barreto, 1976) non erano un’altra maniera, divertita, di rendere la confidenza, che è l’aspetto migliore di un rapporto matrimoniale? E l’impossibilità di rinunciarci, anche dopo la morte?

Produzione ed episodi. Dove vedere la serie

La terza stagione della serie ha la durata di otto episodi in quattro serate, e non dodici come la prima e la seconda. È ancora prodotta da Rai Fiction e VelaFilm. La prima e la seconda stagione sono su RaiPlay. Quella in corso viene inserita a mano a mano che le puntate sono trasmesse sulla Rai.

La porta rossa

  • Anno: 2023
  • Durata: otto episodi di circa cinquanta minuti
  • Distribuzione: Rai 2
  • Genere: drammatico, thriller
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Carmine Elia (prima e seconda stagione), Gianpaolo Tescari (terza stagione)
  • Data di uscita: 11-January-2023