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Kirstie Alley: morta l’attrice di ‘Senti chi parla’ e ‘Cin Cin’

L'attrice americana è deceduta a causa di un cancro, scoperto pochi mesi fa. Brava e bella, ma con una carriera poco fortunata

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Kirstie Alley

È morta Kirstie Alley, attrice soprattutto nota per la commedia Senti chi parla (Look Who’s Talking, 1989) di Amy Heckerling e per il telefilm Cin Cin (Cheers, 1982-1993). Nata a Wichita il 12 gennaio 1951, è deceduta il 5 dicembre 2022 a causa di un cancro scoperto pochi mesi fa.

Brava, in particolare per la disinvoltura comica, e bella, la Alley purtroppo non ha avuto una carriera cinematografica di grande successo. Da un lato a causa dei problemi nella vita privata (divorzi, dipendenza da alcool e coca, e sovrappeso), dall’altro perché nei medesimi decenni (’80 e ’90) le produzioni sceglievano attrici più provocanti.

Kirstie Alley ha dovuto sempre avere ruoli di spalla e, sovente, nemmeno con parti a livello dei protagonisti maschili. Basti pensare che anche Senti chi parla, il suo film di maggior incasso, la vede come “spalla”, perché l’interesse del film sta nel poter sentire il bambino parlare (in originale Bruce Willis, in italiano Paolo Villaggio).

Kirstie Alley: la carriera televisiva

Molto più proficua la sua carriera in televisione. Apparsa in diversi telefilm e film per la tv, il suo ruolo più importante è stato quello di Rebecca Howe, personaggio di Cin Cin che ha ricoperto dal 1987 fino al 1993, per un totale di 148 puntate.

Altra consistente partecipazione televisiva, in cui era protagonista, fu con L’atelier di Veronica (Veronica’s Closet, 1997-2000), serial che durò 3 stagioni.

Kirstie Alley

Kirstie Alley: film da menzionare

Nella sua altalenante carriera sono ravvisabili valide pellicole che mostrano anche le sue spiccate doti comiche. Non va dimenticato che Kirstie Alley fu scelta anche da Woody Allen, per il film Harry a pezzi (Deconstructing Harry, 1997).

L’esordio avvenne con Star Trek II – L’ira di Khan (Star Trek II – The Wrath of Khan, 1982) di Nicholas Mayer, ritenuto da molti il miglior episodio del primo franchise cinematografico di Star Trek. In questo film la Alley è la giovane Tenente di vascello Saavik, ligia alle regole ma che apprenderà dal Tenente Kirk (William Shatner), che spesso bisogna bluffare per vincere.

Altri film da mettere in rilievo sono Sulle tracce dell’assassino (Shoot to Kill, 1988) di Roger Spootiwood, tenue thriller naturalistico ma piacevole, e con una convincente Alley. Scappatella con il morto (Sibling Rivalry, 1990) di Carl Reiner, che, sebbene sia una loffia commedia, conferma le qualità comiche della Alley.

C’è poi Villaggio dei dannati (Village of the Damned, 1995) di John Carpenter, remake dell’omonimo film del 1960 di John Wyndhham. Film minore nella filmografia di Carpenter, e purtroppo chance mancata per mostrare che Kirstie Alley aveva capacità drammatiche.

Ultime pellicole da citare, la commedia Matrimonio a 4 mani (It Takes Two, 1995) di Andy Tennant, prevalentemente mezzo commerciale per lanciare le bimbe gemelle Olsen; In ricchezza e povertà (For Richer or Poorer, 1997) di Bryan Spicer e con la star televisiva Tim Allen.

Anche queste sopracitate pellicole non rientrano nelle indimenticabili, ma sono conferma di come Kirstie Alley avrebbe meritato maggior spazio e migliori ruoli comici. Se fosse stata attrice negli anni ’30 e ’40, sarebbe stata una diva della Screwball Comedy.

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