L’Accademia del bene e del male è sbarcata sulla piattaforma Netflix ammaliando e catturando chiunque.
Una moderna rivisitazione delle fiabe in chiave fantasy che conquista dall’inizio alla fine. Non solo per la partecipazione di Charlize Theron e Kerry Washington e quella di Cate Blanchett come voce narrante. Ma anche per il perfetto mix di generi, riferimenti, colori e chi più ne ha più ne metta.
‘L’accademia del bene e del male’ Il primo teaser del film
L’accademia del bene e del male su Netflix: la sinossi
Nel villaggio di Gavaldon, le due outsider e migliori amiche Sophie (Sophia Anne Caruso) e Agatha (Sofia Wylie) condividono un legame unico. Sophie è una sarta dai capelli dorati che sogna di fuggire da una vita squallida per diventare una principessa, mentre Agatha ha un aspetto oscuro, una madre anticonformista e le fattezze di una vera strega. In una notte di luna piena una forza sconosciuta le trascina nell’Accademia del Bene e del Male, dove la vera storia di ogni favola ha il suo inizio.
Cr. Gilles Mingasson/Netflix © 2022
Ma qualcosa non quadra fin dal principio: Sophie è assegnata alla Scuola del Male diretta dall’elegante e acida Lady Pocus (Charlize Theron), mentre Agatha è inviata alla Scuola del Bene, sotto la guida della solare e gentile professoressa Colombine (Kerry Washington). Se frequentare lezioni con la prole della Strega Cattiva (Freya Parks), di Capitan Uncino (Earl Cave) e con l’affascinante figlio di Re Artù (Jamie Flatters) non fosse abbastanza complicato, il preside (Laurence Fishburne) dichiara che solo un bacio dato con vero amore potrà cambiare le regole e assegnare alle ragazze una scuola e un destino appropriati. Quando una figura tenebrosa (Kit Young) misteriosamente legata a Sophie riemerge minacciando di distruggere la scuola e l’intero mondo che la circonda, l’unica speranza per un lieto fine è sopravvivere alla fiaba che stanno davvero vivendo. (Fonte Netflix)
Un successo garantito
Il film, nato dall’omonima saga di romanzi fantasy, incanta nel vero senso della parola, fin dal primo istante. Se già la saga, diventata best seller, era certezza di successo, il film non è da meno. Le mirabolanti, epiche e magiche avventure delle due protagoniste riescono a far rimanere lo spettatore incollato allo schermo. Complice anche la bravura del cast, sia dei più giovani che dei nomi più di richiamo, L’accademia del bene e del male riesce a mantenere un ritmo alto per tutta la durata della storia. Elemento non scontato, soprattutto considerata la durata che, però, non rispecchia assolutamente gli avvenimenti.
Cr. Helen Sloan / Netflix © 2022
Anche uno scontro tra colori ne L’accademia del bene e del male su Netflix
Visivamente perfetto, sia negli effetti speciali che nella resa scenografica, quello che risalta ne L’accademia del bene e del male su Netflix è il saggio uso dei colori, dettato anche e soprattutto da esigenze di copione. Il bianco e il nero, notoriamente associati rispettivamente a bene e male, diventano a tutti gli effetti i protagonisti della vicenda, sotto tutti i punti di vista. Non sono solo i colori usati dalle due fazioni, ma sono anche i colori rappresentano le due protagoniste. Ma in maniera alternata. Se Sophie, destinata, secondo lei, a diventare una principessa e quindi ad appartenere alla parte del bene è di carnagione bianca e indossa sempre abiti chiari, all’opposto Agatha è una giovane ragazza di colore, che si veste di scuro e crede di appartenere alla parte del male.
Cr. Helen Sloan/Netflix © 2022
E su questo scambio giocano anche le battute dei personaggi. Agatha ripete più volte a Tedros di andare oltre e di provare a guardare il mondo non solo in bianco o in nero.
Uno scambio prevedibile, ma una direzione imprevedibile
Se può sembrare scontata la scelta di far andare le due giovani nelle fazioni opposte alla loro richiesta, al loro aspetto fisico e ai loro modi di fare e pensare, non è altrettanto ovvio lo sviluppo degli eventi successivi. Anzi. Nell’esatto momento in cui si pensa di aver capito la piega che potrà prendere la vicenda, ecco che essa si ribalta e si trasforma in qualcosa di inaspettato. Ma più che efficace.
I personaggi de L’accademia del bene e del male su Netflix
Un altro aspetto che funziona nel film Netflix è la scrittura dei personaggi. Oltre alle due protagoniste, convincenti e autentiche, anche gli altri personaggi, pur essendo, a tratti, stereotipati, riescono a emergere e coinvolgere, sia nelle scene di gruppo che nei momenti in cui si rapportano ai personaggi principali. I loro tratti caratteristici sovrastano la scena e colpiscono. E, soprattutto, sono in grado di evolversi.
Allo stesso modo sono molto ben riuscite e altrettanto ben interpretate le due insegnanti. Quella della parte del bene, alla quale presta il volto Kerry Washington, e quella della parte del male, un’ammaliante Charlize Theron. Entrambe in parte, divertono e aiutano i più giovani, spalleggiandosi a vicenda continuamente. Oltre a loro il sempre efficace Laurence Fishburne e il volto noto di un altro prodotto Netflix, sempre fantasy e sempre tratto da un romanzo, Kit Young nella parte del terribile Rafal.
Qual è il vero amore?
È questa la domanda alla quale L’accademia del bene e del male su Netflix cerca di dare una risposta. Sembra trovarla nell’esito della vicenda, ma è davvero così?
Senza rivelare niente al lettore per non rovinare la visione del film, una cosa è certa:
L’emozione più potente è l’empatia.
E sia Sophie che Agatha lo dimostrano, in tutti i sensi.
Insomma, per emozionarsi davvero non resta che vedere questo magico film, su Netflix.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli