E buonanotte – Storia del ragazzo senza sonno è un film che sorprende.
É il quarto lungometraggio del regista ascolano Massimo Cappelli (1966). Nelle sale cinematografiche ad aprile, è ora disponibile sul catalogo Amazon Prime Video.
E buonanotte – Storia del ragazzo senza sonno: la trama
Luca (Niccolò Ferrero), un giovane che abita in una cittadina viterbese, segue un’assurda teoria che riguarda lo spreco di 27 anni buttati dormendo su un’esistenza media di ottant’anni di vita. Sceglie così di smettere di dormire. Dopo i primi giorni, passati ad abituarsi, si rende conto di non saper utilizzare il suo tempo facendo qualcosa di veramente produttivo. La soluzione è Roberta (Nina Pons), una ragazza che si dedica a molteplici attività e non sembra disposta a sprecare il tempo. Luca riuscirà a conquistarla? O si stancherà prima del previsto?
Un’opera insolita nel panorama cinematografico italiano
E buonanotte – Storia del ragazzo senza sonno è un’opera abbastanza insolita nel panorama cinematografico italiano. Tratta dall’omonimo romanzo scritto da Daniele Doesn’t Matter, affermato youtuber di origine piemontese, si colloca in quelle opere che cercano di indagare l’animo umano, soffermandosi principalmente sulla coscienza del protagonista, desideroso di vivere la vita a tempo pieno.
Nel vedere questo quarto lungometraggio di Massimo Cappelli sembra di immergersi in un’opera proustiana, seppure il film sembra avere solo dei vaghi riferimenti letterari.
Seguendo il flusso di pensieri del protagonista, lo spettatore viene proiettato nel suo mondo, facendo la conoscenza dei suoi amici e dei suoi familiari. La scelta di Luca di non dormire è maturata dopo la morte di sua madre. Ma ben presto si rende conto di non sapere come sfruttare il tempo che ha a disposizione, cercando degli appigli che possano in qualche modo dare un senso al suo restare sveglio.
É certa la sua caparbietà di non sprecare nemmeno un minuto dell’ esistenza, entrando in un tunnel che lo porterà inevitabilmente a far i conti con la propria coscienza.
Girato principalmente nella meravigliosa città etrusca di Tarquinia e nel suo centro storico, E buonanotte – Storia del ragazzo senza sonno si rivela a lungo andare un’opera abbastanza confusa. I personaggi e le loro storie meritavano di essere maggiormente approfonditi. Ma, data la durata del film (novantacinque minuti), non è stato possibile. Sorprende però la bravura dei giovani protagonisti, Niccolo Ferrero e Nina Pons, perfetti nell’interpretare due persone diametralmente opposte, ma che sembrano avere un qualcosa in comune.
E buonanotte – Storia del ragazzo senza sonno si rivela un’opera in grado di catturare l’attenzione dello spettatore, merito soprattutto di una trama originale che si differenzia dalle altre opere italiane, seppur il finale non riesce pienamente a convincerci, malgrado le ottime premesse.