In occasione della conferenza stampa via Zoom, Ms. Marvel – su Disney+ dall’8 giugno 2022 – comincia a fare capolino e a mostrare i primi entusiasmanti dettagli. Durante la promozione, produttori, regista e protagonisti hanno infatti rivelato qualcosa in più circa la lavorazione del progetto, le attese che lo circondano e le curiosità sul set.
Khamala Khan (interpretata da Iman Vellani) è la prima supereroina musulmana. Una teenager come tante, alle prese con i voti scolastici, le uscite con gli amici, la passione per Capitan Marvel e le prime cotte d’amore. Il tutto mescolato con quelle che sono le tradizioni e la fede dei genitori, credenti e praticanti.
Ms. Marvel | La conferenza stampa aperta da Kevin Feige
«Sono così orgoglioso di portare nuovi personaggi sullo schermo e non semplici reinterpretazioni che la gente ha visto da sempre. Penso sia importante. Vorrei che le persone che non hanno mai considerato di guardare una produzione dei Marvel Studios prima siano emozionate, guardino questo show e poi guardino tutti gli altri». Così esordisce Kevin Feige, nome di punta se parliamo di progetti Marvel, senza il quale nulla di questo grande universo esisterebbe.
La giovane Vellani, dal canto suo, ricorda l’emozione di essere stata selezionata per il ruolo. «È stato come il più grande viaggio della mia vita. Era giugno 2020 e sono entrata nel cast l’ultimo giorno di liceo».
Bisha K. Ali, creatrice ed executive producer, spiega che «c’erano dei confini per ciò che potevamo fare, rimanendo fedeli al personaggio dei fumetti e aggiungendo anche qualcosa di nuovo, di fresco. Una vitalità e un gancio contemporaneo. Ogni singola persona coinvolta nel progetto ama i fumetti profondamente, personalmente. E credo che tutti siamo devoti a quell’amore».
Una nuova religione nell’MCU
Quando il microfono passa nelle mani di Matt Lintz, interprete di Bruno, il discorso vira verso la questione religiosa, aspetto importante nella caratterizzazione di Ms. Marvel. «Non voglio spoilerare nulla, ma ci sono alcune scene nelle quali si riesce a vedere la cultura e quanto diversa e ricca sia. Persino gli abiti, ci sono tante cose che ho imparato e per cui sono grato».
Gli stessi Zenobia Shroff e Mohan Kapur, che vestono i panni dei genitori di Khamala Khan, raccontano come si sono preparati al ruolo, conoscendosi prima fuori dal set.
Sharmeen Obaid-Chinoy, regista degli episodi 4 e 5, sottolinea la volontà di portare il pubblico all’interno di una cultura particolarmente cool. «Il nostro cibo, la nostra musica, il modo in cui i genitori si relazionano ai ragazzi. Volevo fare in modo che chiunque lo vedesse pensasse a se stesso e alla propria vita. Raccontare questa storia cambierà così tanto alcune persone».
Concorda la Vellani: «Penso che Ms. Marvel elevi la narrazione in un modo davvero unico. È una ragazza di sedici anni con dei superpoteri, ma è anche una fan di ogni altro eroe entro i canoni dell’MCU. Quella fascinazione è così condivisa dai fan Marvel nella vita vera, che permette di identificarsi facilmente.
Lei reagisce come avremmo fatto noi quando ottiene i poteri. Amo quella parte di lei, è il motivo per cui mi sono innamorata.
La cultura, la religione non sono mai state la cosa principale della sua personalità ma solo una parte della sua vita. E non volevamo fare uno show su una pakistana musulmana, era su una nerd amante degli Avengers, scrittrice di fanfiction, che si dà il caso sia anche una pakistana musulmana. E sì, credo siamo riusciti a bilanciare piuttosto bene».