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FESTIVAL DI CINEMA

5ª edizione Visioni Fuori Raccordo: “(R)esistenza” di Francesco Cavaliere

Un bel viaggio, (R)esistenza, dove Napoli urla la sua maledizione all’egoismo sociale e alla mancanza di coscienza civile che aleggia sulla nostra Italia

Pubblicato

il

 

Anno: 2011

Durata: 82′

Nazionalità: Italia

Genere: Documentario

Regia: Francesco Cavaliere

 

Dal lavoro documentaristico di Francesco Cavaliere, in concorso al Visioni Fuori Raccordo di questa V edizione, la prima impressione che balza agli occhi, in modo evidentissimo, è il peso e il valore dell’esistere. Un peso ed un valore che è sempre più difficile percepire dentro le rappresentazioni (filmate, scritte, fotografate, dipinte) a cui mediamente siamo sottoposti. Quando perciò riusciamo a fermarli, impressi e vividi, nella loro essenza e sostanza, ne siamo ancora più consapevoli e toccati.

Il regista e fotografo napoletano si introduce (e ci introduce) nelle pieghe de le Vele di Scampia, realtà degradata napoletana arcinota superficialmente come icona di degrado e antistato, esplorandola quale terra di confine ma pulsante e vigorosa nel riscatto silenzioso e quotidiano di chi ci è nato e la assorbe da sempre quale unico mondo possibile. Attraverso istantanee visive di contrasti, dove la fascinazione e la maledizione delle varie sfaccettature di Napoli si uniscono in una simbiosi dolorosamente e rabbiosamente inestricabile, Francesco Cavaliere fissa esistenze di esseri umani usciti vincitori dalla lotta contro se stessi e l’assuefazione ad una vita in cancrena, piombati nella crudeltà del dolore e della violenza, limbo invincibile sia nel falso potere che promette, sia nella necessità di dipendere da qualcuno/osa per non soccombere, per possedere un’identità (le due bellissime umanità dell’ex boss della camorra Tonino Torre e dell’ ex tossicodipendente Daniela Ruocco Terracciano). Di coloro che, graziati da un puro tiro di dadi, hanno avuto cultura e persone capaci di un risveglio ‘in gestazione’, nella stessa placenta dove hanno mosso i primi  passi, decidendo di non abbandonare la terra maledetta e ‘benedetta’ per la ricchezza impagabile di cui sono stati fatti testimonianza: comprendere cosa sia davvero la vita (il giovane scrittore e poeta Emanuele Cerullo, la band ‘A67, gli operatori sociali Ciro Corona e Angelo Ferrillo).  Di chi ci è entrato e non si è mai integrato, perché integrarsi significa accogliere-accettare una realtà inammissibile per qualsiasi essere umano: il prete anticamorra Aniello Manganiello, personalità carismatica e scomoda nelle piccole rivoluzioni-rinascite che ha generato all’interno del quartiere (aggregando, e restituendo agli abitanti la consapevolezza di essere direttamente coinvolti nel destino e nell’evoluzione di un territorio da sempre subìto) e perciò (naturalmente – sorriso amaro mentre lo scrivo) allontanato dalle autorità ecclesiastiche da Scampia nel 2010.

Un bel viaggio, (R)esistenza, dove Napoli urla la sua maledizione all’egoismo sociale e alla mancanza di coscienza civile che aleggia sulla nostra Italia…  Il non riuscire a mettere il punto a ciò che documenta, tornando ‘indietro’ a recuperare e ad aggiungere altro filo alla matassa sciolta, genera una ridondanza che interrompe una bella fluidità iniziale.  Ma la si supera e scaccia facilmente: attendiamo Cavaliere al prossimo varco visivo, carichi di belle intuizioni e promesse di autentico.

Maria Cera

Per approfondire:

www.associazioneresistenza.com

www.laterradeifuochi.it

www.a67.it

 

 

 

 

 

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