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FESTIVAL DI CINEMA

Across Asia Film Festival 2021: l’VIII edizione del festival internazionale sul cinema asiatico

Dal 16 al 20 dicembre torna il festival internazionale dedicato al cinema asiatico, con un focus sulla produzione del Sud Est dell’Asia e dell’Estremo Oriente e, in particolare, sulla cinematografia al femminile e su quella giapponese indipendente.

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across asia film festival 2021

Dal 16 al 20 dicembre 2021 si svolgerà a Cagliari Across Asia Film Festival 2021 (questo il sito dell’evento), il festival internazionale del cinema incentrato sui linguaggi più innovativi della scena asiatica contemporanea.

Cos’è Across Asia Film Festival 2021

Il festival è nato con l’obiettivo di far conoscere al pubblico la produzione cinematografica dell’Estremo Oriente. Il tutto sviluppando scambi culturali internazionali e favorendo una più approfondita visione interculturale. Il festival torna finalmente in presenza.

Con un programma di ampio respiro che include momenti di formazione e incontri con ospiti internazionali, il festival propone un’esplorazione diversificata. Quest’anno é  concentrata in particolare sulla cinematografia al femminile e su quella giapponese indipendente.

Sotto la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, Across Asia Film Festival è un progetto di ZEIT – Art Research – associazione culturale dedita alla promozione dell’arte, della performance e della cinematografia . Il tutto con il contributo di Regione Autonoma della SardegnaComune di Cagliari e Fondazione di Sardegna, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, insieme alla collaborazione di ERSU – Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario di Cagliari, Ticonzero, Società di Sant’Anna, Contemp0ranea – Liceo Artistico Brotzu di Quartu, DiDstudio e ai media partner Asian World e Asia Movie Pulse.

Dal 2013 a oggi, Across Asia Film Festival rappresenta una finestra sul mondo e un modo non stereotipato di guardare l’Asia e le sue rappresentazioni. È anche un luogo di relazioni internazionali, un contesto per connettere scene artistiche lontane stimolando occasioni di sinergia e coproduzione.

Programma e novità di questa ottava edizione 

Il festival si apre giovedì 16 dicembre a Cagliari con un programma di prime europee, nazionali e regionali incentrate sulla programmazione del cinema dell’Estremo Oriente e del Sud Est Asiatico. Tutte le proiezioni si terranno presso la Sala Teatro Nanni Loy di ERSU.

Ampio respiro è dato alla cinematografia al femminile, con la proiezione di lavori di registe che oggi rappresentano alcuni tra gli sguardi più interessanti sui grandi cambiamenti del continente asiatico. Tra queste la tailandese Anocha Suwichakornpong con Come Here, prima italiana, un viaggio per immagini nella Thailandia occidentale, verso il museo commemorativo delle innumerevoli vittime della “ferrovia della morte” della Seconda Guerra Mondiale.

Per la cinese Xiaoyu Niu , in nomination a Locarno per il miglior film nella sezione Cineasti del presente, sarà la prima italiana di Virgin Blue.  Il film è un viaggio onirico che vede protagonista la giovane Yezi in un’estate in cui torna a trovare la nonna, in preda alla perdita di memoria.

Climbing cruda storia al femminile

La coreana Hye-mi Kim presenterà il film di animazione Climbing, cruda storia al femminile sulla difficile conciliazione tra passione sportiva e maternità. La protagonista, prima dei Campionati Mondiali di Arrampicata, dopo un importante incidente stradale, deve scegliere quali saranno le scalate del suo futuro.

Visionaria e insieme politica, la produzione del Sud Est Asiatico è come sempre rappresentata ad Across Asia Film Festival 2021 da un numero cospicuo di opere.

Tra questi l’ultimo film di Royston Tan, tra i massimi esponenti del cinema di Singapore, dal titolo 24. In prima europea, recentemente presentato al Festival di Busan, il film offre uno sguardo sulla complessità del mondo del Sud Est Asiatico, osservata dal punto di vista di un fonico di presa diretta, tra sessualità e humor, in una prospettiva queer.

Taiki Sakpist

Sarà inoltre presentato il lavoro del regista thailandese Taiki SakpisitThe Edge of Daybreak, Premio FIPRESCI al Festival Internazionale del Film di Rotterdam 2021, dedicato agli sconvolgimenti politici della Thailandia degli anni Settanta, che osserva e parafrasa lo scenario attuale. Taiki Sakpisit sarà ospite del festival.

across asia film festival 2021

Seguono i film New Abnormal del thailandese Sorayos Prapapan, in concorso a Venezia come miglior cortometraggio, incursione sulla vita umana durante la pandemia di Covid-19, e  Underground Cemetery di Wisarut Sriputsomboon, riflessione sarcastica sul karma, il senso di colpa e il clima politico thailandese.

Dalla Cina arrivano due prime nazionali. I’m so sorry del regista cinese Zhao Liang, dedicato alla tematica ambientale, premiato come miglior documentario al Festival Internazionale del Cinema di Busan 2021, in nomination a Cannes per il Golden Eye. Oscillando tra il saggio e il componimento poetico, il film mette in discussione la scelta dell’energia nucleare nel mondo lasciando risuonare attraverso l’occhio di Zhao Liang il rombo di una profezia, un monito.

across asia film festival 2021

Premiato nel 2020 al First International Film Festival di Xining nelle categorie Best Narrative Feature e Best Performer, Love Poem del regista Xiaozhen Wang è ambientato nello spazio soffocante di un’automobile, trasformata in un set cinematografico, nella quale una coppia frantuma la sua storia d’amore in mille pezzi.

Focus sul cinema giapponese indipendente

Il progetto prevede inoltre un focus sul cinema giapponese indipendente, con una selezione di lungo e mediometraggi che osservano, attraverso il cinema di genere, gli effetti della pandemia nella produzione attuale. Tra questi l’ultima sintetica e deflagrante fatica di Toshiaki Toyoda, noto ai più per il suo capolavoro Pornostar, che torna al vigore dei suoi primi lavori con The Day of Destruction, nomination come miglior film al Nippon Cinema Award, un racconto allucinatorio su un villaggio minerario colpito da un’epidemia.

Extraneous Matter – Complete Edition di Kenichi Ugana è invece la versione definitiva di una lunga produzione di cortometraggi girati nel 2019, stravolti e ricostruiti dalla pandemia. Nella crisi sessuale di una coppia, la giovane donna protagonista è attratta da una strana creatura dai tratti alieni e dai numerosi tentacoli che si nasconde nella sua casa.

In uno sguardo tra gli spettri dell’antico Giappone e quelli contemporanei è anche Honeymoon di Yu Araki, una sci fiction, ma in stile Ozu, ispirata all’opera di Puccini Madame Butterfly, dove il regista ne ricostruisce il finale lasciando intervenire due amanti del Giappone quali l’eccentrico fotografo Adolf de Meyer e l’antropologo americano Frederick Starr, in un mix di etimologia, storia, etnografia.

Roar

Infine sarà presentato in prima italiana Roar, il controverso esordio al lungometraggio di Ryô Katayama . Il film ambienta due storie parallele nella città di Fukui, sulla costa occidentale del Giappone. Sulla scia di un orrendo crimine commesso da suo fratello maggiore, Makoto (Ryo Anraku) scappa di casa e segue un misterioso e silenzioso vagabondo (interpretato da Katayama) che viene assunto per picchiare la gente. Allo stesso tempo, l’annunciatrice radiofonica Hiromi (Mie Ota) cerca di respingere le attenzioni sempre più aggressive del suo capo, con il quale inizia una relazione a metà, mentre lotta per trovare amore e compassione autentici.

Gli eventi collaterali dell’Across Asia Film Festival 2021 

Tra cinema ed echi dei Maestri del crudele si muovono alcuni degli eventi collaterali.

Sempre con uno sguardo rivolto al Sol Levante, la mostra Quaderni Giapponesi. Un cameo delle illustrazioni di Igort al Museo d’Arte Siamese “Stefano Cardu” di Cagliari è il tributo che Across Asia Film Festival 2021 dedica fino al 31 gennaio 2022 a uno degli artisti sardi che con maggior rigore hanno esplorato l’Estremo Oriente e in particolare la cultura giapponese. Fumettista e artista attivo dagli anni Settanta, Igort (Igor Tuveri) è stato il primo occidentale a disegnare un manga in Giappone, pubblicato sulle più prestigiose riviste italiane e internazionali.

In mostra sarà esposta una selezione di tavole, autenticate e firmate, del terzo e ultimo volume dei Quaderni Giapponesi (Oblomov Edizioni, 2020), dedicato agli incontri straordinari con autori maledetti, officianti della bellezza decadente ed estrema, Grandi Maestri irriverenti, pionieri di quel racconto per immagini che prese il nome di kibyoshi prima, ukiyo-e, muzan-e poi, per divenire infine manga o anime: Santo Kyoden, Yoshitoshi, Maruo, Seiu Ito e Yamamoto.

Altri appuntamenti

Venerdì 18 dicembre alle 18 all’EXMA di Cagliari, in collaborazione con UBIK, Igort incontrerà il pubblico e presenterà l’intero volumein dialogo con il giornalista Fabio Canessa e Luca Mirarchi.

Dedicato al fumetto anche l’incontro di sabato 19 dicembre alle 11.30 all’EXMA dove sarà presentato Splendidi reietti (add editore, 2021), dal titolo originale Chinese Queer, dell’artista Seven, ambientato nei meandri di una metropoli dove i neon illuminano i frammenti di un mondo ultraviolento e sotterraneo.

Tra gli ospiti del festival anche i SoyDivision, collettivo di artisti e filmmaker indonesiani che si posiziona nell’intersezione tra arte e attivismo e riflette sulla diaspora indonesiana e del Sud Est Asiatico, creando un network internazionale di base a Berlino. Il collettivo cura e organizza performance, organizza workshop, attività di arte culinaria, proiezione di film, concerti e sessioni di discussione.

In collaborazione con un gruppo di studenti del Conservatorio di Musica Pierluigi da Palestrina e alla classe di Musica Contemporanea, sabato 18 dicembre alle 20 presso la Chiesa Monumentale di Santa Chiara i Soy Division e il collettivo Wazoo sonorizzeranno i capolavori del cinema muto asiatico nella serata The Night of The Living Soundtracks.

Per i Soy Division suonerà Ariel William Orah artista indonesiano residente a Berlino che esplora temi legati all’identità, alla memoria e alla scarsità.

Non ultimo, domenica 19 dicembre alle 16.30si terrà la proiezione e premiazione dei cortometraggi vincitori del concorso Invisible Worlds – Letters from Inside, diretto agli studenti del Liceo G. Brotzu di Quartu, indetto nel 2020 per riscrivere e attraversare con il linguaggio del found footage i mondi vissuti durante il lockdown.

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