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FESTIVAL DI CINEMA

‘Re Granchio’ al Festival di Torino

Presentato fuori concorso alla trentanovesima edizione del Festival di Torino, uscirà ufficlialmente a dicembre, ma ha già vinto numerosi premi, dopo essere stato anche a Cannes 2021

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Re Granchio scritto e diretto da Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, con Gabriele Silli, Maria Alexandra Lungu e Mariano Arce, è presentato, fuori concorso, alla trentanovesima edizione del Torino Film Festival.

Il “film della critica 2021” è prodotto da Ring Film con Rai Cinema in coproduzione con Shellac Sud, Volpe Films e Wanka Cine e distribuito da Luce – Cinecittà.

La data di uscita in sala del film, dopo il passaggio al festival, è il 2 dicembre 2021.

Re Granchio era stato presentato a Cannes 2021, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs.

Di cosa parla Re Granchio

Alcuni cacciatori dell’Italia di oggi ricordano le gesta di Luciano, un girovago alcolizzato vissuto nell’Ottocento nella regione della Tuscia. Luciano è un anarchico, deciso oppositore del principe della regione, innamorato di una giovane del posto. Per tutto questo viene preso di mira dalle guardie del principe e compie un atto scellerato. Fugge, esiliato, nella Terra del Fuoco, in Argentina. Con l’aiuto di alcuni cercatori d’oro si mette alla ricerca di un tesoro, ma trova solo avidità e follia.

“Sia nella parte italiana che nella parte argentina del film, ci siamo divertiti a rivisitare figure e scene tipiche del cinema western. Del western soprattutto amiamo l’idea che un luogo sperduto come un piccolo villaggio possa essere il cuore di un racconto mitico. È il potere delle storie.”

Re Granchio è un film di finzione, dopo altri due documentari girati insieme dai due registi.

I tre film sono nati tutti da storie di cacciatori. La leggenda che dà l’idea per Re Granchio, però, è troppo povera di dettagli così i registi si trovano a dover lavorare di fantasia e decidono di abbandonare il documentario per realizzare, questa volta, un film di finzione.

La storia vera che fa nascere il film è quella di Luciano iniziata a Vejano e finita in Sudamerica, nella Terra del Fuoco. La ricostruzione viene fatta seguendo le tracce di Luciano attraverso gli archivi storici e altri racconti di migranti italiani raccolti in Argentina. Fondendo tutti questi elementi e cucendoli addosso al personaggio di Luciano è nato Re Granchio.

I registi

Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis sono registi italo-americani. Prima di Re Granchio hanno collaborato per la realizzazione di due film: Belva Nera (2013), corto documentario su un vecchio cowboy che sostiene di aver avvistato una pantera nera vicino il suo capanno, ma non tutti gli credono e tra loro uno gli crede più di tutti; Il Solengo (2015), altro documentario su un eremita che vive nei boschi vicino Roma.

“Abbiamo gusti comuni, senza dubbio condividiamo l’idea che il cinema d’autore non debba essere trattato come un genere cinematografico a sé stante. Quello che più ci interessa, come autori, è di esplorare il linguaggio del cinema di genere.”

L’interesse dei registi è per le storie della tradizione orale, fonte sempre di sorprendenti vicende da mettere davanti alla macchina da presa. La matrice orale delle storie porta alla loro attenzione racconti popolari e leggende contadine. Così nasce la triade di lavori: Belva Nera, Il Solengo e Re Granchio. Lo spunto iniziale è un racconto ascoltato in una casina di un piccolo paese della Tuscia. Lì, tra bevute e racconti, arriva l’idea per Belva Nera. Nel corso delle riprese gli viene raccontata la storia che darà vita a Il Solengo e, a catena, mentre girano questo documentario ascoltano la storia alla base di Re Granchio.

I loro film sono stati selezionati in numerosi festival, tra cui: IFF Rotterdam, Göteborg Film Festival, Art of the Real in New York, Viennale, BAFICI, RIDM São Paulo Film Festival e sono stati premiati a Cinéma du Réel, Doclisboa e al Torino Film Festival.

Dietro la macchina da presa

Il loro ultimo lavoro è stato girato, per la parte italiana, a Vejano, in provincia di Viterbo, nel mese di settembre, cercando di riprendere le immagini in luoghi verdi e rigogliosi anziché in posti “bruciati” dall’estate tipica italiana. Sul set italiano Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis si sono trovati a girare con attori non professionisti che hanno richiesto loro degli accorgimenti poco ortodossi per mantenere la concentrazione degli attori evitando di realizzare troppi ciak della stessa scena.

In Argentina il lavoro con tre attori e un solo non professionista ha reso le operazioni di ripresa più fluide. Ma la coppia di registi ha dovuto affrontare le complessità legate alle location che si estendevano dalla città di Ushuaïa su un raggio di 200 chilometri: dalla Cordigliera alla costa Atlantica della Isla Grande della Terra del Fuoco.

“È stata un’esperienza avventurosa dal punto di vista logistico: abbiamo attraversato il Canale di Beagle con dei gommoni, siamo saliti in cima a montagne a piedi, abbiamo fatto riprese aeree.”

Re Granchio ha vinto il Premio Fipresci alla Viennale, il premio per il miglior film all’Annecy Cinema Italien, il Premio Silver Alexander – Meet the Neighbors al Thessaloniki International Film Festival. Ha poi chiuso il Festival DocLisboa.

IL TRAILER DI RE GRANCHIO

Re Granchio

  • Anno: 2021
  • Durata: 105'
  • Distribuzione: Luce – Cinecittà
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia, Argentina, Francia
  • Regia: Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis
  • Data di uscita: 02-December-2021