Alla Festa di Roma è il giorno di Tim Burton. Regista dallo stile inconfondibile, disegnatore eccentrico e dal talento straordinario, artista poliedrico e visionario, ha saputo raccontare come pochi l’evanescente confine tra sogno e realtà.
La Festa del Cinema di Roma gli rende omaggio consegnandogli il Premio alla Carriera durante un Incontro Ravvicinato con il pubblico in cui si ripercorreranno le tappe principali del suo straordinario percorso artistico.
Festa del Cinema di Roma 2021: premio alla carriera a Quentin Tarantino e Tim Burton
Giovanissimo, viene chiamato dalla Disney a far parte del gruppo di animatori del lungometraggio animato Red e Toby nemiciamici. Nulla di più lontano dal suo universo narrativo e visivo. Proprio in seguito a questa esperienza, nel 1982 decide di dar vita in autonomia alle sue originali creazioni. Influenzato dagli incubi letterari di Edgar Allan Poe, dalle atmosfere horror del cinema di Roger Corman, inserisce tutti questi elementi all’interno suo primo corto. Vincent è realizzato in stop-motion e narrato, nella versione originale, dal suo idolo Vincent Price.
Da lì in avanti la sua creatività non si è più fermata e ha dato vita a storie e personaggi che lo hanno consacrato come uno dei registi più amati di tutti i tempi. Dall’indimenticabile Edward mani di forbice a Nightmare Before Christmas (creazione affidata alla regia dell’amico Henry Selick), passando per Ed Wood e Il mistero di Sleepy Hollow. Fino ad arrivare alle trasposizioni cinematografiche di Alice in Wonderland e La fabbrica di cioccolato. Tutti interpretati dall’attore feticcio Johnny Depp, anche lui protagonista del Festival nei giorni scorsi.
Johnny Depp presenta il cartoon Puffins ad Alice nella città
In tutte le opere di Burton il mondo reale appare tetro e statico e gli si contrappone quello immaginato.
Multiforme, allegro e svincolato dal conformismo dell’ordinario. Un universo in cui si muovono personaggi dai tratti malinconici e controversi, immersi in atmosfere misteriose, spesso tetre, in cui il loro essere antieroi “diversi” e ricchi di umanità viene celebrato ed esaltato. In trent’anni di carriera e con due nomination all’Oscar per il Miglior film d’animazione al suo attivo, Burton è sempre rimasto fedele alla propria poetica. Si è sempre svincolato dal conformismo e dall’ordinario. Tra i numerosi riconoscimenti che gli sono stati assegnati, il Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 2007.