Su Prime Video ‘Belfast’ la storia Universale di Kenneth Branagh
Una regia superlativa e una sceneggiatura ben calibrata fanno di Belfast una vera opera d’arte capace di emozionare e superare a pieni voti ogni giudizio estetico.
Belfast, scritto e diretto da Kenneth Branagh, arriva su Prime Video dopo essere stato in concorso alla XIX Edizione di Alice Nella Città. Il film, già vincitore del Toronto Festival, è una produzione TKBC. Nel corso del 2022 era stato trai film più apprezzati durante la stagione dei premi, vincendo l’oscar alla miglior sceneggiatura originale e aggiudicandosi ben sette nomination.
Il regista realizza un distillato dei suoi ricordi e con una messa in scena schietta, ma curata in ogni suo piccolo particolare, rappresenta una tragedia della quotidianità nel cuore della guerra civile. Regia superlativa e sceneggiatura ben calibrata fanno di Belfast una vera opera d’arte, capace di emozionare e superare a pieni voti ogni giudizio estetico.
La trama
La vicenda si svolge alla fine degli anni ‘60, quando scoppia la guerra civile tra protestanti e cattolici. Il protagonista è Buddy, un bambino che vive a Belfast con la sua famiglia.
La guerra civile
Kenneth Branagh con questo bellissimo film rende omaggio alla sua città natale, raccontando una storia, in parte autobiografica, davvero emozionante.
Il punto di vista degli adulti s’intreccia, senza stonature, con lo sguardo ancora puro di Buddy, un bambino di nove anni, innamorato di una compagna di classe.
La sua spensieratezza dona al film un tocco d’ironia magico e festoso e il mondo in bianco e nero diventa a colori se visto attraverso i suoi occhi. Ma restano la guerra civile, le molotov e le scorribande per le strade.
La tragedia della guerra, durata fine alla fine degli anni Novanta, con la città nord irlandese tra i principali teatri del conflitto, irrompe nel film come un fulmine a ciel sereno, a turbare i giochi spensierati del piccolo Buddy, interpretato magnificamente da Jude Hill.
Una tragedia Universale
Ma nonostante i molteplici riferimenti storici, la guerra rappresentata in Belfast perde gran parte dei suoi connotati e diventa universale; il suo dramma simbolo dell’umanità intera.
Buddy è figlio minore di una famiglia protestante che si ritrova costretta a vivere nel mezzo del conflitto, nonostante non abbia nessuna intenzione di essere travolta dall’odio e dalla brutalità della guerra.
Tutto ciò corrisponde, in linea di massima, ai ricordi autobiografici di Kenneth Branagh, che dopo circa mezzo secolo decide di rappresentare la violenza di Belfast, spostando il focus verso le conseguenze della guerra che ricadono sulla famiglia protagonista.
E dunque diventano centrali vari temi, che non riguardano più il singolo individuo, ma l’intera umanità. Quello principale è senza dubbio l’emigrazione; infatti, separarsi da Belfast è l’unica possibilità di salvezza per Buddy e la sua famiglia.
La città, soprattutto la stradina dove vivono, è per loro una trappola per topi, dove in alcuni momenti anche la macchina da presa sembra imprigionata.
Nella fuga, il punto di vista degli adulti s’intreccia con quello di Buddy, che non ha nessuna intenzione di lasciare gli amici e soprattutto i nonni. Piuttosto, preferisce sognare la luna e raggiungere gli astronauti.
La fotografia e la regia
La storia raccontata in Belfastè del tutto reale; però il film ha un sapore onirico dato dalla stupenda fotografia in bianco e nero, curata da Haris Zambarloukos.
Non mancano estratti realizzati a colori, che divampano sullo schermo, quando all’interno del racconto vengono proiettate pellicole storiche oppure si assiste a spettacoli teatrali.
Inoltre, il colore esplode all’inizio e alla fine della vicenda. Questi due momenti del film corrispondono a un prologo e un epilogo, un prima e un dopo, che sanno ben contenere la storia del piccolo Buddy.
L’uso altamente espressivo della fotografia è accompagnato da una regia raffinata che compone l’immagine, di grande impatto visivo. Profondità di campo e azzardate messa in scena non appaiono mai leziose, ma sempre al servizio della trama.
Il cast: Caitriona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciaràn Hinds, Colin Morgan, Lara McDonnel.
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