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In Sala

‘Brotherhood’ la Natura partecipe di un percorso di crescita

Un percorso umano di crescita e di acquisizione di consapevolezza di sè: sullo sfondo il fondamentalismo

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brotherhood

Presentato ad Alice nella città arriva ora al Cinema Brotherhood, affascinante documentario del giovane regista italiano Francesco Montagner, che racconta la storia di tre fratelli sulla soglia dell’età adulta e alle prese con un inquietante padre-padrone. Il Film ha ottenuto anche il Pardo d’oro Cineasti del presente all’ultimo Festival di Locarno.

Qui l’intervista al regista

Brotherhood la trama

Jabir, Usama e Uzeir sono tre giovani fratelli bosniaci, nati in una famiglia di pastori. Sono cresciuti all’ombra del padre, Ibrahim, un predicatore islamico severo e radicale. Quando Ibrahim viene condannato a due anni di carcere per terrorismo, i tre fratelli sono improvvisamente lasciati soli. La temporanea sospensione degli ordini e dei comandamenti del padre cambia drasticamente la loro vita. I fratelli esplorano la loro libertà appena acquisita nel difficile viaggio per diventare uomini. Crescere non è mai stato più intimo ed estenuante: mentre lottano, combattono e si affrontano, le loro identità distinte si sviluppano.

Incentrato  su questo gruppo di fratelli bosniaci, Brotherhood scava in profondità nella mente di tre ragazzi che stanno per divenire uomini fra pesanti responsabilità famigliari   e un grande  bisogno di libertà. Al centro una scelta fra l’ appartenenza a un clan ristretto e il bisogno di esplorare all’esterno e scoprire altro di sé.

Brotherhood un racconto delicato

Il secondo lungometraggio di Francesco Montagner nasce dopo molti anni di osservazione di una comunità salafita, confinata nell’entroterra bosniaco, che vive al ritmo di quotidiane preghiere e pesanti lavori di pastorizia.

Il regista si avvicina con delicatezza e pudore a Jabir, Usama e Useir, tre giovani fratelli che si trovano in momenti diversi della loro esistenza e ne mette in rilievo il rapporto complesso con il padre Ibrahim, un predicatore islamista radicale condannato a due anni di carcere per affiliazione terroristica. Lasciati per la prima volta da soli, i tre fratelli, a ognuno dei quali il padre ha affidato un compito preciso, dovranno fare i conti con una libertà da cui sono attratti in modo impetuoso, ma che non sanno come gestire.

Francesco Montagner esplora ‘quel momento’, l’attimo delicato della vita che segna il passaggio dall’infanzia alla vita adulta. Tutto amplificato  dall’allontanamento del padre, dal senso di responsabilità che giunge improvviso e dalla voglia di seguire i propri desideri.

Il maggiore dei tre fratelli ha solo diciotto anni, ma assume già il pesante fardello del capofamiglia; il secondo, ancora molto legato agli insegnamenti radicali del padre, eredita il lavoro da pastore  e il più piccolo continua a portare avanti il suo compito da ‘studente’. Nella rappresentazione di una Natura selvaggia che si scontra con l’ambiente cittadino più freddo,  il regista dipinge  un quadro realistico che affascina  e commuove. Non giudica e non prende posizione dinanzi alle vicende dei tre fratelli, ma ci lascia comunque riflettere ed evidenzia  l’importante  ruolo giocato dall’educazione famigliare sull’equilibrio emotivo d’ognuno.

Brotherhood, Trailer on Vimeo

Individualità e destino

Il mio destino è pascolare le pecore

dice a un certo punto uno dei fratelli. In Brotherhood il concetto di destino, insieme a quello di individualità, viene messo in crisi.

C’è da chiederci se noi saremmo stati in grado di ribellarci a un padre autoritario e duro come il loro; avrebbe influenzato le nostre vite? E cosa avremmo potuto fare per cambiare le nostre prospettive? Sicuramente, restando fedele al contesto sociale mostrato, la pellicola racconta una storia al maschile, fatta di  videogiochi sanguinari e di giochi che mettono in scena una guerra ancora vicina .

Trapela nonostante tutto una grande  tenerezza, una profonda fragilità e un enorme bisogno d’affetto dell’essere umano rimasto solo in balìa di turbamenti difficili da affrontare. I  tre protagonisti di Brotherhood sono ‘il conflitto’, il difficile divenire, la metamorfosi che si profila all’orizzonte senza il giusto supporto socio-familiare, in una situazione di equilibrio precario tra estremismo e voglia di libertà.

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Brotherhood

  • Anno: 2021
  • Genere: drammatico
  • Regia: Francesco Montagner