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Personaggi

Addio a Lea Massari, la romana dal fascino francese

Si è spenta a 91 anni la protagonista di "Una vita difficile" di Risi e di Un soffio al cuore di Louis Malle

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Ci sono attrici che, con passo felpato, attraversano lo schermo, e sembra che non lascino traccia. Eppure, ogni qual volta entrano in scena, la riempiono di luce, grazie all’eleganza, alla dolcezza e alla sensualità che le contraddistinguono. Tra queste, Anna Maria Massatani, in arte Lea Massari, che ieri ci ha lasciato.

Romana, fa il suo esordio al cinema nel ’54 con Proibito di Mario Monicelli, nel ruolo di Agnese, la donna che infiamma i cuori di Mel Ferrer e Amedeo Nazzari. Tre anni dopo è Lucia, nel melodramma I sogni nel cassetto di Renato Castellani. Studentessa di chimica, sposa un giovane medico, che di notte è chiamato ad assistere una partoriente. Contemporaneamente, lei dà alla luce una bambina e muore di parto.

Una carriera punteggiata da due David speciali e da un paio di nomination ai Nastri

Il successo arriva, poi, con L’avventura di Michelangelo Antonioni, dove, in verità, interpreta Anna, una giovane che dopo qualche scena scompare nel nulla. Grazie a questo film ottiene la prima candidatura ai Nastri.

Diretta da Mauro Bolognini ne La giornata balorda e da Sergio Leone ne Il colosso di Rodi, ha poi finalmente un ruolo di rilievo in Una vita difficile di Dino Risi.

É infatti Elena, moglie di Alberto Sordi. Dapprima, gli è accanto e lo sostiene negli anni di miseria; poi, delusa ed esausta, lo pianta in asso, per ritornare con lui quando, divenuto il factotum di un ricco affarista ricco, vive nel lusso. Premiata con un David speciale, conquista una seconda candidatura ai Nastri.

Nel successivo I sogni muoiono all’alba di Mario Craveri, Enrico Gras e Indro Montanelli, ottiene una seconda menzione speciale ai David.

Sia pure non accreditata, conquista un’altra nomination ai Nastri per Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy e, successivamente, è nell’intenso e poetico Il giardino delle delizie, film d’esordio di Silvano Agosti.

Un’attrice molto apprezzata in Francia

Per l’attrice romana si aprono anche le porte d’Oltralpe (è diretta, tra gli altri, da Claude Sautet ne L’amante). É la moglie di Michel Piccoli, professionista affermato che la tradisce con Romy Schneider. Ma è con Soffio al cuore di Louis Malle che la Massari conquista la notorietà internazionale.

Un ruolo scandaloso, il suo, perché sul finale del film fa l’amore con Laurent, il figlio quattordicenne. Una scena, quella peccaminosa, immersa in un’atmosfera sognante e innocente, priva di qualsiasi pruderie, lasciata prevalentemente fuori campo.

Ritornata ai lidi italici, è in due film cardini della produzione nostrana degli anni Settanta: La prima notte di quiete di Valerio Zurlini e Allonsanfan di Paolo e Vittorio Taviani, grazie ai quali si aggiudica due nomination ai Nastri.

Nel film del regista bolognese è la moglie, tradita di Alain Delon; in quello dei fratelli toscani è Charlotte, amante di Marcello Mastroianni, aristocratico e carbonaro, in bilico tra gli ozi della vita agiata e i fermenti rivoluzionari.

Gli ultimi film di rilievo sono Cristo si è fermato ad Eboli di Francesco Rosi e Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci, premiata per entrambi con una candidatura ai Nastri.

Messi da parte altri film minori, le apparizioni in teatro (tra queste Rugantino di Garinei e Giovannini) e in televisione, Lea Massari dà l’addio al cinema, prematuramente, nel 1990.

Una vita priva di scandali, un ritiro dalle scene senza troppo fragore, segno di una carriera mai urlata, ma contraddista da un’alta professionalità e da un rigore attoriale che ha lasciato il segno.