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‘Californie’ un tuffo nella vita tra realtà e finzione

Californie, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman e vincitore del Premio Label Europa Cinemas alle Giornate degli Autori di Venezia 78, osserva la crescita e la determinazione della giovane Jamila

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Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

Oltrepassando il consueto rapporto tra realtà e finzione, il cinema di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman si tuffa nella vita per liberarla nella sua purezza, seguendo d’istinto corpi, sguardi e attimi.

Lo avevano fatto con Butterfly, il documentario su Irma Testa, pugile italiana fresca vincitrice della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020, e lo fanno con Californie, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 78 e vincitore del Premio Label Europa Cinemas ora al cinema.

Cassigoli e Kauffman hanno conosciuto Khadija Jaafari, la giovanissima protagonista, proprio durante le riprese di Butterfly, dove compare nel finale. Con la sua vitalità ha attirato la loro attenzione e i due registi hanno deciso di porla al centro del loro nuovo progetto, in cui l’hanno seguita ed inquadrata per quasi cinque anni. Un film che germoglia da un altro. Ina sorta di spin-off generatosi nel medesimo scenario, Torre Annunziata e la palestra Boxe Vesuviana del maestro Lucio Zurlo, che differisce nella combinazione tra ciò che accade realmente e ciò che viene ideato, ma non nell’anima cinematografica e nel sentimento.

Californie: la trama

Il film narra le vicende di Jamila, osservandone da vicino i radicali mutamenti del corpo così come quelli di desideri ed obiettivi. Girato nell’arco temporale di cinque anni, Californie è la rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo. Ci si trova sempre in bilico tra farcela e soccombere di fronte alle difficoltà. Jamila frequenta una palestra di boxe che presto abbandona insieme alla scuola iniziando a lavorare precocemente come parrucchiera.

Il fuoco della determinazione

Guarda il mare, Jamila. Ed è uno sguardo che, come per il quasi coetaneo Antoine Doinel ne I 400 colpi di Truffaut, racchiude l’esuberanza di una giovane ragazza che con determinazione ricerca una propria affermazione su un sentiero per la libertà, lastricato da momenti e scelte certamente non facili. Ma sottolinea anche le limitazioni e l’incertezza che caratterizza lo sviluppo di un adolescente. Due lati opposti che il mare simboleggia e che la protagonista fronteggia con ardore. Essi sono delineati dalle stesse immagini che dallo sguardo ravvicinato sul suo volto e sul suo corpo si aprono con ampio respiro a cadenza centrifuga in inquadrature totali che separano i passaggi di età. Una spinta libertaria e motoria che ribolle anche nei molti mezzi di trasporto che compaiono in primo piano o in sottofondo.

Californie osserva Jamila, pedinandola quasi zavattinianamente e mantenendola al centro dello sguardo. L’inquadratura è serrata su di lei in un 4:3 che tiene fuori campo quasi tutto il resto; i contorni, il superfluo, talvolta persino interlocutori e familiari, con cui ha un rapporto turbolento. Non rimane escluso il contesto sociale in cui prende vita il racconto, fortemente radicato al territorio, così come il precedente Butterfly. Ma Cassigoli e Kauffman non cedono mai a facili pietismi e retoriche, mantenendo la focalizzazione sulle sensazioni e sull’osservazione.

A fronte di molti dialoghi, infatti, è lo sguardo a dare voce alle emozioni, ai turbamenti e alle fragilità di Jamila. Uno sguardo, quello della macchina da presa, che viene calamitato dai gesti e dai corpi, con i silenzi che risultano più eloquenti delle parole. Sono i momenti “rubati”, di transizione, ad esprimere maggiormente i sentimenti. Come quando la ragazza si commuove osservando la madre dalla finestra e guardando l’incontro di boxe del fratello, o quando si ferma davanti al mare. È proprio di questa silente, istintiva ed ellittica cattura che si nutre il cinema di Cassigoli e Kauffman, liberando il lirismo della realtà e impressionando alla luce della camera l’intimità dei personaggi che mostra.

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Californie

  • Anno: 2021
  • Durata: 81'
  • Distribuzione: Fandango
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman