Kufid è un documentario di Elia Moutamid, in sala dal 17 giugno 2021.
Il documentario, presentato in anteprima alla 38° edizione del Torino Film Festival in concorso nella sezione italiana TFFdoc, è distribuito da Cineclub Internazionale Distribuzione ed è prodotto da 5e6 S.r.l.
Kufid : la trama
Un regista va in Marocco per un sopralluogo: vuole girare un documentario sui fenomeni urbanistici. Torna in Italia con del materiale, ma mentre sta per iniziare a girare il documentario arriva la pandemia. Tutto fermo. Tutti bloccati a casa per mesi. Sulla suggestione del materiale raccolto inizia una riflessione, un percorso autobiografico, completamente diverso dagli intenti iniziali. La quarantena forzata porta l’autore alla scrittura di un diario che procede tra incursioni nella cronaca, vicende personali e familiari, tra ironia e antropologia. Un arrovellamento, un confronto con un’entità, “Kufid”, che sconquassa vite ma non scalfisce stereotipi e pregiudizi, lasciando in sospeso questioni irrisolte. Il futuro sarà, «Inch’Allah» (se Dio vuole).
Kufid: cinque curiosità sul documentario
- Elia Moutamid è anche direttore della fotografia e autore del montaggio
- Il documentario è stato girato durante i primi mesi della pandemia
- Il regista ha scelto di realizzare un road movie per poter parlare in maniera intima di un passato familiare
- Kufid ha vinto la Menzione Speciale della Giuria al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina 2021: Concorso EXTR’A,
- Elia Moutamid con il suo precedente film, Talien, ha ricevuto la Menzione Speciale ai David di Donatello 2018
«Il primo intento di Kufid è raccontare dinamiche umane attraverso la narrazione autobiografica, su un ‘telaio narrativo’ basato sul concetto di trasformazione urbana – spiega il regista Elia Moutamid – In questo film ci sono io, c’è l’Italia (quella del Nord), c’è il tempo presente. Qualcosa di inaspettato e di enorme portata scombussola i miei piani e quelli del mondo: io, però, decido di usarlo a mio favore. La prima battuta della voce fuori campo dice: ‘Da piccolo i miei genitori mi hanno insegnato a dire Inch’Allah quando metto in programma di fare qualcosa’. Ecco, Kufid è questo: la pianificazione di qualcosa di non pianificato. Un ossimoro».
Elia Moutamid
Elia Moutamid nasce a Fes (Marocco) e si trasferisce dopo pochi mesi a Rovato, un piccolo comune in provincia di Brescia. Appassionato alla fotografia nel 2007 realizza il suo primo cortometraggio: KLANdestino. Dal primo cortometraggio mostra quella che è la tematica dell’inter-cultura, raccontata attraverso una chiave ironica efficace.
Nel 2015 realizza Gaiwan, cortometraggio di 3 minuti che partecipa come finalista ad oltre 70 film festival internazionali.
Nel 2015 inizia a lavorare a Talien, il primo lungometraggio che, prodotto da 5e6 Srl., ottiene un riscontro sorprendente da parte del pubblico e riceve prestigiosi riconoscimenti tra i quali il Gran Premio della Giuria al Torino Film Festival (2017), il premio collaterale Gli occhiali di Gandhi e una menzione speciale come miglior regista esordiente ai Nastri d’Argento 2018. Kufid è il suo secondo lungometraggio.
Kufid: Elia Moutamid presenta il suo documentario
«Kufid è un film autobiografico girato durante la pandemia e non un film sulla pandemia, è importante chiarire questo snodo. È un film autobiografico quindi, girato a Brescia, città chiave della Lombardia, della Pianura Padana, terra particolare che mi ha cresciuto e che ha accolto i miei genitori 40 anni fa quando emigrarono dal Nord Africa in cerca di fortuna. Siamo in Lombardia, la regione più ricca d’Italia, la regione che più di tutte è stata messa in ginocchio dal virus, una delle più colpite al mondo. Campi agricoli e capannoni. Nebbia e centri commerciali. Cemento e mais. La mia vita, la mia formazione culturale e professionale è stata scandita da questi elementi/simboli fondamentali. Ma siamo anche a Fes, in Marocco, la terra dove sono nato ma dove non sono mai cresciuto. Durante il lockdown italiano di marzo 2020 ho vissuto, letto, ascoltato, soccorso, digiunato e osservato. Mi sono fidato. L’intuizione iniziale è nata dal movimento popolare di fratellanza che sentivo crescere attorno a me: sentivo che la suddetta fratellanza, un sentimento nobile e meraviglioso non poteva essere improvvisato ed essere autentico in un lasso di tempo così stretto. Sentivo che c’era una storpiatura d’identità a livello sociale, l’ennesima».
Kufid , il documentario di Elia Moutamid, arriva in sala dal 17 giugno 2021.