‘Non mi uccidere’: la recensione del film di Andrea De Sica
Su Netflix arriva il secondo lungometraggio di Andrea De Sica, tratto dall'omonimo romanzo di Chiara Palazzolo con protagonisti Alice Pagani e Rocco Fasano.
Una storia d’amore tra due adolescenti in un’atmosfera cupa e a dir poco surreale: questo è l’incipit di Non miuccidere, il secondo lungometraggio diretto da Andrea De Sica dopo il brillante esordio de I figli della notte (2016).
Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo, il film è prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film, distribuito da Warner Bros Pictures, disponibile dal 21 aprile su Amazon Prime Video, Chili, Apple Tv, Google Play e su Sky Prima Fila e Infinity.
Il film è ora anche su Netflix
La trama di Non mi uccidere
Mirta (Alice Pagani), una tranquilla studentessa di una cittadina del Nord, si lascia trascinare dal fidanzato Robin (Rocco Fasano) nel tunnel dell’eroina, una sostanza che li porterà a morire di lì a poco. Mirta si risveglia, ma ben presto si rende conto di essere diventata un vampiro, e come tutti i vampiri si deve nutrire di sangue umano. Alla ricerca del suo Robin, la ragazza vaga per la città, affrontando un cammino tortuoso e incontrando persone che si rivelano poco raccomandabili.
Andrea De Sica ritorna a trattare il tema dell’adolescenza
Come era già successo nella sua opera precedente, I figli della notte, Andrea De Sica in questo suo secondo lungometraggio, preferisce continuare a indagare le problematiche adolescenziali, raccontando una storia d’amore tra due teenager che accompagna la protagonista nel passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta.
A dare anima e corpo a Mirta e a Robin troviamo la bravissima Alice Pagani (Classe Z,Baby, La compagnia delcigno 2) e Rocco Fasano (Terapia di coppia per amanti e Mytho).
Vedendo Non mi uccidere non si può non fare riferimento a Twilight (2008), il celebre film interpretato da Robert Pattinson e Kristen Stewart, seppur prenda debitamente le distanze, ma la somiglianza di Rocco Fasano con Pattinson è innegabile.
Lo spettatore assiste al percorso di Mirta compie dal momento in cui si risveglia vampira e ai personaggi che incontra lungo il suo percorso; prima era una ragazza annoiata da una famiglia che la preservava da qualsiasi problema con l’esterno, ora si trova ad affrontare le insidie del mondo.
Un’opera carica di suspense accompagnata da un’ottima colonna sonora
Il film sceneggiato dallo stesso De Sica, insieme a Giacomo Mazzariol (Mio fratello rincorre i dinosaurie Baby), Marco Raspanti, Antonio Le Fosse, Romolo Re Salvador, Eleonora Trucchi e Gianni Romoli (Le fate ignoranti, La dea fortuna e Dellamorte, Dellamore), mostra fin dalle prime scene il rapporto intenso tra Mirta e Robin , la loro irruenza e la fragilità della protagonista, che vedrà di lì a poco modificare la sua vita e il suo pensiero sul mondo.
Durante i novanta minuti di Non mi uccidere una serie di eventi attirano l’attenzione dello spettatore tenendolo ben incollato allo schermo, come la scena in cui Mirta si risveglia vampiro e vaga alla ricerca di sangue umano, quella psichedelica in discoteca, e l’incontro con alcuni personaggi, interpretati benissimo come fa SilviaCalderoni, la quale si rivela perfetta in un ruolo che le calza a pennello. L’attrice romagnola riesce a conferire al suo personaggio quel pallore spettrale che sembra essere in tema con la trama e il suo personaggio. Il tutto accompagnato dalle musiche di Andrea Farri e dalla cantante Chadia Rodriguez che interpreta la colonna sonora del film.
Non mi uccidere è n racconto di formazione che abbandona i soliti cliché di altri lungometraggi, per addentrarsi in qualcosa di insolito, dove le tenebre e il sangue sono elementi portanti di una storia che merita senza dubbio di esser vista.
Il cast di Non mi uccidere
Nel cast oltre ad Alice Pagani e Rocco Fasano, troviamo Anita Caprioli e Sergio Albelli nei panni dei genitori di Mirta, Giacomo Ferrara, Federico Ielapi, Esther Elisha, Fabrizio Ferracane e Silvia Calderoni.
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