Una rappresentazione puntualmente efficace di come se la cavi il mondo gay in Cina, una volta che decide di fare outing. Nella mia famiglia di Hao Wu (People’s Republic of Desire) è un condensato di soli 40 minuti, magistralmente montato, che racconta del doppio outing del regista Hao, felicemente stabilito in America e accompagnato a Eric.
Nella mia famiglia di Hao Wu: la trama
In uno scroscio rapido e continuo di informazioni ed avvenimenti, Hao si racconta come attraverso graduali ribellioni adolescenziali, abbia preso coscienza di ciò che realmente sentiva. Fare outing con la propria famiglia, tradizionalista, con una madre che ai figli aveva dedicato tutto e si aspettava il suo futuro da nonna, non è stato per niente banale.
Ma la straordinarietà di questo film breve sta nel fatto di non avere avuto bisogno di tristezza, rammarico o ansia per farci sentire quanto invece sia stato terribilmente complesso e difficile questo percorso.
Le cose di complicano quando Hao ed Eric decidono di avere due bambini, entrambi da due madri surrogate. La crisi famigliare è alle porte e tutti si interrogano sul come gestire la situazione con il vecchio nonno novantenne, patriarca rispettato e temuto. In realtà, non ha niente di così tremendo, ma la madre ansiosa e ligia alle tradizioni lo vede come un disastro sociale e familiare.
Un breve film per una grande riflessione
A turno i famigliari si confidano davanti alla videocamera, raccontando di quanto sia stato davvero difficile sostenere questa situazione in un sistema sociale che impone una rigida struttura e tanto affida alla “faccia”, la reputazione.
Quindi oltre ad una scanzonata ma ben lucida analisi sociale, Nella mia famiglia di Hao Wu ci offre uno spaccato di Cina festoso, una riflessione sull’intercultura così comune in questi anni, un punto di vista sulla maternità surrogata, e 40 minuti di cinema documentario di qualità.
Le riprese, svolte su più anni, avrebbero potuto condurre ad un fiume filmico; ma il rispetto con cui il regista tratta i suoi cari, e soprattutto i suoi figli, è tale da rendere questo documentario breve rappresentativo. Del tema LGBTQ, della famiglia cinese tradizionale, e degli incredibili cambiamenti in corso nella società asiatica.