ALIAS: la serie tv che ha cambiato il mondo dello spionaggio
Syndey Bristow è un'agente della CIA: la sua vita è un intricato labirinto di misteri e false identità, nella serie che ha rivelato il talento di J. J. Abrams
Molto prima di LOST e molto prima che lo “spionaggio” diventasse mondiale, c’era una donna, interpretata egregiamente dalla magnifica Jennifer Garner, che inseguiva ideali e rispondeva al lavoro della più famosa agenzia investigativa mondiale.
ALIAS, composta da cinque stagioni, andata in onda sul canale ABC, in Italia su Rai2 e ora disponibile in streaming. Una delle serie più interessanti ha avuto per prima cosa il merito di riscrivere i personaggi femminili della televisione americana.
Prima che Shonda Rhimes e il suo Shondaland prendesse piede, J.J. Abrams, dopo l’interessante parentesi di Felicity, mostrava al serial americano il suo carattere. E lo faceva scegliendo come protagonista una donna, poco più che ventenne.
Cresciuta senza madre e con un padre indecifrabile ma impossibile da odiare, Sidney è stata, ed è ancora, il prototipo dell’eroina moderna.
L’enigma di Randalli, intorno a cui si sviluppano tutte le stagioni, è una perfetta ragnatela che si dispiega man mano, aggiungendo tessuto narrativo con l’avanzare degli episodi e arricchendo la vita della Bristow di misteri e verità.
Avvicinata dall’SD-6 mentre è una studentessa del college, Sydney accetta di entrare a far parte di questa agenzia di spionaggio. Ma quando trova il suo fidanzato Danny morto nella vasca, Sydney capisce che dietro l’SD-6 c’è qualcosa di più losco. Intenzionata ad abbandonare il suo “lavoro” viene quasi uccisa e salvata da suo padre, Jack Bristow. Enigmatico, Jack confessa alla figlia di essere un agente della CIA, operante nell’SD-6 per combatterlo al suo interno.
Sydney Bristow, entra come suo padre nella CIA, offrendosi come doppiogiochista per eliminare l’SD-6 dal suo interno. Facendo questo conosce Michael Vaughn, agente esperto che ha il compito di mantenere il contatto tra lei e la CIA durante il pericoloso lavoro sotto copertura.
Sicuro, fermo e accogliente, Vaughn diventa per Sydney una figura fondamentale alla quale non solo confida gli sviluppi del suo lavoro ma anche confidenze personali. Tra i due nasce una connessione mentale che con il passare del tempo sfocia in un rapporto personale di rispetto, reciprocità, amicizia ed infine amore.
Quello tra Sydney e Vaughn è uno dei rapporti più importanti dell’intera serie in quanto gettato sulle basi di un maturo rispetto tra esseri umani e poi da colleghi. Entrambi conoscono l’altro totalmente, mettendo in primis a nudo le proprie vulnerabilità, le paure e dopo il bello.
Rifugiandosi nel mondo della CIA, ostacolato da SD-6, Alleanza , Sydney e lo spettatore impara ad osservare quanto di più macchinoso e incredibile possa nascondersi dietro una semplice azione. Il modus operandi di J.J.Abrams è quello di mostrare l’estrema difficoltà, organizzativa e umana, dietro un’organizzazione come la CIA, palesando il bisogno di mantenere la lucidità e la freddezza.
Sebbene sia la migliore nel suo campo, Sydney troppo spesso nel corso delle stagioni scopre quanto tutto il suo operato sia interamente ottenebrato dal complotto di chi dovrebbe esserle amico dimostrando quanto ci si possa poco fidare degli altri ma molto di se stessa.