Olive (Emma Stone) è la classica ed anonima brava ragazza della porta accanto: anonima e rispettabile, a scuola neanche ricordano il suo nome. Fin quando non inventa di sana pianta, per zittire la sua migliore e vistosissima amica in minigonna semiadamitica (Aly Michalka), la storia del suo primo rapporto sessuale. Peccato che in bagno sia presente ‘miss perfettina’ (Amanda Bynes), fanatica religiosa, che in un attimo sparge la notizia nell’intero liceo. La reputazione di ‘ragazza facile’ non tarda a diffondersi, così un giorno un anonimo come lei le chiede di fingere un rapporto anche con lui: Olive, impietosita dalle continue vessazioni subite dal poveretto, accetta, ma sarà il primo di una lunga serie.
Commedia di genere, raccontata sotto forma di confessione via-webcam della protagonista, brillante nei dialoghi e con qualche punta di originalità. Gli stereotipati personaggi da teen-movie ci sono tutti, a partire dalla scalata sociale di Olive, che ovviamente comporta un cambio radicale di look, con tanto di “A” rossa sul petto (omaggio a Hester de La lettera scarlatta).
Ma anche genitori aperti in modo imbarazzante, un professore novello Keating de L’Attimo Fuggente (Thomas Haden Church) che sta insieme ad una fedifraga assistente scolastica dall’aspetto severo (Lisa Kudrow), nerd, amiche chiacchierone, fanatici religiosi e, ovviamente, un ragazzo che la capisce davvero (Penn Badgley). Ma gli sketch sono ben congegnati, gli attori efficaci, le personalità ben esplorate in funzione comica.
Un film su misura per la scalata di Emma Stone, che l’emergente regista Will Gluck giracon furbizia ed onestà intellettuale, non prendendosi troppo sul serio, consapevole di dover confezionare soltanto un divertente prodotto. Incrociamo le dita per il doppiaggio italiano.
Angelo Mozzetta
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