‘Imprevisti digitali’: La nuova commedia di Delépine e Kervern
La commedia satirica dell’affiatata coppia di cineasti francesi che, in maniera tragicomica, mette in guardia dai rischi connessi a una eccessiva digitalizzazione della nostra vita
Imprevisti digitali è una commedia tragicomica ambientata in un piccolo centro della regione francese della Hauts-de-France.
Un senso di solidarietà spontaneo porterà i tre protagonisti a unire le loro forze per tentare di sopravvivere alla dittatura soverchiante delle nuove tecnologie digitali
Protagonisti indiscussi del film sono tre vicini di casa che si trovano coinvolti in una serie di spiacevoli imprevisti dovuti alla loro inadeguatezza a difendersi dai pericoli insiti nelle nuove tecnologie.
Marie (Blanche Gardin) è una donna che vive da sola con il figlio adolescente. Apparentemente risulta essere sempre intimorita e sull’orlo di una crisi nervosa. La sua solitudine la porta a eccedere nell’alcol, ritrovandosi spesso a consumare fugaci rapporti sessuali con il primo venuto. In occasione di uno di questi incontri viene ripresa, a sua insaputa, con un telefonino. Per questo viene ricattata dietro la minaccia di diffondere nella rete il sex-tape, con il rischio che il figlio ne possa venire a conoscenza.
Bertrand (Denis Podalydès, del quale ricordiamo una parte ne Il primo uomo di Gianni Amelio) è un uomo afflitto dai debiti per via della sua attitudine a fare acquisti on line. Viene sedotto dalla voce suadente di Miranda un’operatrice telefonica che lo contatta per proporgli la vendita di una veranda da montare sul balcone. Contemporaneamente tenta con ogni mezzo di proteggere la figlia vittima di cyberbullismo.
Infine Christine (Corinne Masiero) una donna di mezza età separata dal marito a causa della sua dipendenza dalle serie televisive che l’ha portata a trascurare il lavoro venendo così licenziata. In tutti i modi prova a far aumentare i “like” sui social per la sua nuova attività di autista privato.
Fra i tre, afflitti da problemi diversi ma riconducibili tutti alla stessa matrice, scaturirà un sentimento di solidarietà che li porterà a unire le forze per tentare una impossibile battaglia nei confronti dei giganti di internet.
Una consolidata coppia di registi
Benoît Delépine e Gustave Kervern sono una coppia ormai consolidata della cinematografia satirica francese. Noti in Italia per essere stati i coregisti di Louise-Michel, hanno sviluppato col tempo una vena satirica graffiante che ha caratterizzato la loro lunga carriera.
Non ne è da meno Imprevisti digitali, ultima loro fatica con la quale prendono di mira l’ormai soverchiante dittatura digitale alla quale tutti, bene o male, siamo sottomessi.
Imprevisti digitali: una storia parzialmente ispirata al movimento di protesta francese dei Gilets jaunes
Il tono del film è quello di una commedia satirica in cui spesso affiora sulle labbra dello spettatore il sorriso per le disavventure dei tre simpatici protagonisti. Allo stesso tempo rappresenta un mezzo per ragionare su come la nostra vita dipenda sempre di più da questo tipo di tecnologie e sui pericoli reali derivanti dalla globalizzazione incontrollata.
Non per nulla Bertrand si indebita sino al collo con le vendite on line che gli vengono proposte da tutti gli angoli del globo. In questo caso Miranda lo chiama dalle Mauritius e, quando l’uomo ormai completamente invaghito, parte per raggiungerla andrà incontro a un’amara sorpresa.
L’idea di Imprevisti digitali si ispira parzialmente al movimento di protesta dei Gilets jaunes, che lo scorso anno ha portato spontaneamente nelle strade di Francia centinaia di migliaia di persone a protestare contro il governo per l’elevato costo della vita.
Un’esperienza dalla quale è emersa, soprattutto, la voglia e la capacità di riconquistare una forma di socialità che stava ormai venendo meno.
Infatti questo periodo di confinamento a causa della pandemia ci sta drammaticamente confermando come stia divenendo sempre più naturale il confrontarsi con il prossimo in modalità virtuale. Riducendo i contatti umani e rischiando di cancellare ancora di più le già esili capacità di difendere i propri diritti.
®LES FILMS DU WORSO
Far emergere un senso di solidarietà
Come afferma in un’intervista Benoît Delépine, lo scopo del film è quello di “far emergere l’idea che, in un mondo sempre più individualistico caratterizzato da oggetti elettronici che tendono a isolare le persone, esiste ancora un senso di solidarietà fra gli individui”.
Da questo punto di vista Imprevisti digitali risulta essere un film riuscito. Piacevole da vedere e capace di far riflettere in maniera divertente e leggera. Anche se non avrebbe guastato un pizzico di cattiveria in più.
Tuttavia alcune intuizioni sono particolarmente divertenti.
Ad esempio quella di chiamare Dio il potente hacker al quale i tre compagni si rivolgono per risolvere i loro problemi e che opera dentro una turbina eolica.
Al termine del film ci si riappropria del vero senso delle parole amicizia e solidarietà. Con un finale che rimanda a un tempo che ormai non c’è più e che andrebbe, in qualche modo, recuperato.