Nasce a Londra il 29 Aprile del 1957. I suoi genitori si trasferiscono però a Greenwich poco dopo la sua nascita. Crescendo viene bullizzato dai compagni a causa della sua fede ebraica e, con il tempo, ciò alimenta la sua indole ribelle, che lo porta a essere coinvolto anche in episodi al limite della legalità. Una fama che segna anche il suo debutto cinematografico nel ruolo di un vandalo nel film Domenica maledetta Domenica. Si iscrive alla Bristol Old Vic Theatre School per intraprendere la carriera di attore, muovendo anche i primi passi nel mondo della TV. Il successo arriva nel 1982 con il ruolo ottenuto in Gandhi di Richard Attenborough e recitando al fianco di Mel Gibson e Anthony Hopkins nel film Il Bounty.
Diventa membro della Royal Shakespeare Company e continua il successo cinematografico con il ruolo di un omosessuale in My Beautiful Laundrette: Lavanderia a gettoni. Nel 1989 vince il suo primo Oscar per il film Il mio piede sinistro di Jim Sheridan dove interpreta un pittore colpito da paralisi cerebrale. A causa di un forte crollo psicologico decide di lasciare il teatro e trasferirsi definitivamente in Irlanda. Gli anni ’90 sono ricchi di grandi collaborazioni: lavora infatti per Scorsese (L’età dell’ innocenza), Mann (L’ultimo dei Mohicani), continuando la collaborazione con Sheridan per il film Nel nome del padre, per il quale ottiene la sua seconda nomination all’Oscar.
L’ultima parte della sua carriera lo consacra come uno dei pochi attori capaci di scegliere con cura i progetti e i registi per cui lavorare, vincendo altri due Oscar per Il petroliere di Paul Thomas Anderson e Lincoln di Steven Spielberg. Ultimamente, dopo il suo ultimo film, circola la notizia che voglia abbandonare definitivamente la recitazione. Tutti i suoi fans sperano che non sia così.