Desaturated è un cortometraggio originale, per certi versi anomalo, quasi una sperimentazione cromatica in assenza di forma cinematografica. La protagonista si muove in un mondo di colori sgargianti, dove il bianco e nero è vietato per non deprimere la popolazione; ma lei è vestita di nero e per dieci minuti la seguiamo mentre corre, scappando per non essere arrestata, tra vicoli e palazzi, in quello che sembra il mondo di Alice nel Paese delle meraviglie; cerca infine scampo in un portone dove ad attenderla c’è una lunga scala vintage: “seriously?, veramente?“, chiede ad un misterioso interlocutore, hanno inventato gli ascensori. Arrivata in cima, si ‘apre il sipario’, si allarga la vista: la giovane donna incontra la sua interlocutrice (la stessa regista?), con cui ha dialogato, parlando dritto in camera, per tutta la durata del cortometraggio e la visione del mondo, sua ma anche nostra, cambia totalmente.
Desaturated si rivela essere una divertente e riuscita commedia sul superamento dei cliché del cinema e della vita.
Sempre nell’ambito di Focus Ucraina, un altro cortometraggio, non in concorso, colpisce per la sua eccentricità: è Mia Donna di Pavlo Ostrikov. La protagonista è la quarantaseienne Oksana, che, portando il marito al mercato per comprargli un maglione nuovo, lo vede trasformarsi per magia, dietro un telo da circo, in un bambino di sette anni. Riportarlo indietro è impossibile; Oksana si aggrappa alla vecchia vita ma Tolik non può che ricominciarne una nuova. Il risultato è una commedia amara, in cui la scenata di gelosia di Oksana verso una bimba, compagna di classe preferita del suo Tolik, appare paradossale eppure plausibilissima. Una commedia sul cambiamento come Desaturated; ma se la protagonista di quello superava i cliché e si apriva al nuovo, qui Oksana lo rifiuta, con conseguenze ineluttabili.
Due commedie diverse per ispirazione e forma stilistica, ma che affrontano entrambe il tema del nuovo che arriva, del sapersi adattare o no al cambiamento. Tutto muta, e accettare il cambiamento è la chiave per andare avanti; se il finale di Desaturated allargando la vista si apre al mondo, l’amara storia di Oksana si conclude con lei che si chiude al mondo e si tiene stretto il suo Tolik sulle note di Donna donna mia di Toto Cutugno, nel disperato ricordo del passato.