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Venezia 76: Mondo Sexy di Mario Sesti (Giornate degli Autori – Eventi Speciali)

Con Mondo Sexy Mario Sesti dimostra ancora una volta, dopo Senza Lucio e La voce di Fantozzi, una notevole capacità di sguardo e messa fuoco di talune questioni, che vengono restituite al di fuori dei consueti contesti in cui si era soliti collocarle, il che consente l’emersione di nuovi orizzonti di senso all'interno di cui reintepretarle

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Mario Sesti con Mondo Sexy, il nuovo film presentato alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia alle Giornate degli Autori – Eventi Speciali, prende in ostaggio lo sguardo dello spettatore imponendogli di riposizionarsi rispetto a un immaginario cinematografico troppo spesso non considerato con l’opportuna attenzione. Il filone dei documentari che negli anni ’60, stuzzicando gli appetiti (maschili) di un’Italia ancora ingenua, indagava il mondo dell’erotismo e del sesso, vagando nelle capitali (fittizie) del mondo alla ricerca di una vita notturna oscena e fino ad allora mai mostrata, offre, dunque, lo spunto per articolare un’interessante riflessione sul rapporto tra soggetto e oggetto, aprendo uno spazio circolare in cui chi guarda e chi viene guardato sono avvinti in una vertiginosa indiscernibilità. D’altronde, il corpo non è qualcosa di cui si dispone ma un elemento decisivo della struttura ontologica umana; detto in altri termini: non abbiamo, siamo un corpo. Ora, un corpo femminile che si denuda apre all’erotismo, ma al tempo stesso, come suggerisce Sesti nel prologo riferendo un passaggio di Roland Barthes, lo disinnesca, lo neutralizza, di più, finanche lo esorcizza.

Ovvio che, ancora una volta, a essere messo sotto accusa è l’atteggiamento intenzionale maschile, il quale, esigendo l’esibizione del corpo della donna, esercita un evidente potere su di essa, riducendola a oggetto inanimato, privandola della propria specifica soggettività. Il fatto è che la donna non è della stessa natura del maschio, è ad esso incommensurabile (in questo senso, non può non tornare alla mente quel “divenire-donna” di cui parlò diffusamente Gilles Deleuze, riferendosi al movimento necessario per rinunciare al Potere in favore della Potenza). La questione si complica ulteriormente nella misura in cui la donna ha utilizzato la forza seduttiva del proprio corpo denudato ed esibito per esercitare un potere sul maschio: è in questo equivoco, probabilmente, che si è innescato un cortocircuito nel quale, ancora oggi, siamo in parte impantanati. D’altro canto, dopo la fine di quel genere cinematografico sorse la commedia sexy che mantenne viva l’iconografia in maniera ancora più marcata (il buco della serratura da cui il maschio guarda la donna mentre fa la doccia o si spoglia è divenuto una sorta di immagine archetipica che si è radicata nello spettatore).

Piace di Mondo Sexy l’aver rivisitato quel passato cinematografico in maniera tale da farlo risultare come appartenente a un mondo che non è più il nostro, come se quelle immagini provenissero da un altro pianeta. Il montaggio, le musiche e gli effetti visuali utilizzati provocano un effetto straniante e ipnotico che rende ciò che appare sullo schermo non familiare, ammantandolo di un fascino che mai si sarebbe potuto sospettare. Un po’ come – si perdoni l’accostamento iperbolico – fece Federico Fellini nel Satyricon, quando si approcciò all’antichità narrata da Petronio come se fosse una civiltà aliena non del tutto comprensibile. Nel documentario sono presenti gli interventi di alcuni critici (Domenico Monetti e Antonio Tentori), di Mino Loy (che allora realizzo ben tre film del filone in questione), della giornalista Sabina Ambrogi, della psicoterapeuta Luana De Vita e, infine,  della famosa performer internazionale di burlesque Albadoro Gala.

Con Mondo Sexy Mario Sesti dimostra ancora una volta, dopo Senza Lucio e La voce di Fantozzi, una notevole capacità di sguardo e messa fuoco di talune questioni, che vengono restituite al di fuori dei consueti contesti in cui si era soliti collocarle, il che consente l’emersione di nuovi orizzonti di senso all’interno di cui reintepretarle, liberando significati fino ad allora impensati.

Mondo Sexy è prodotto da Augustuscolor e distribuito da Compass Film.

  • Anno: 2019
  • Durata: 75'
  • Distribuzione: Compass film
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Mario Sesti
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