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Un Halloween targato Funko Pop con IT, Shining, Nightmare e Gremlins in alta definizione

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Visto nelle sale cinematografiche italiane nell’Ottobre 2017, come ormai è risaputo è divenuto in breve tempo l’horror più redditizio della storia della Settima arte.

Diretto dall’Andy Muschietti che si era già occupato de La madre, IT è la seconda trasposizione in fotogrammi del popolarissimo romanzo di Stephen King, dopo la mini-serie televisiva in due puntate firmata nel 1990 da Tommy Lee Wallace.

Trasposizione che, rispetto a quella, che si svolgeva negli anni Cinquanta, sposta l’ambientazione alla fine degli anni Ottanta, portando in scena i sette adolescenti della cittadina di Derry, autodefinitisi Club dei Perdenti e destinati sia a dover subire le angherie di una combriccola di bulli locali, sia a vedere materializzarsi le loro inconsce paure sotto forma dell’antica entità del titolo, propensa a manifestarsi ogni ventisette anni per cibarsi del terrore che usa scatenare nelle prede scelte.

Entità capace di mutare aspetto, ma solita palesarsi con le fattezze del pagliaccio Pennywise alias Bill Skarsgård e resa qui meno ambigua e molto più vicina ad uno spettro procura-spaventi tipico dei film dell’orrore d’inizio terzo millennio.

Al servizio di una produzione che, come c’era da aspettarsi, non manca di sfornare il campionario di consueti momenti atti a generare balzi dalla poltrona, tra un corpo senza testa camminante caratterizzato da movenze scattose ed una impressionante esplosione di liquido rosso in bagno.

Una produzione che, accompagnata da contenuti speciali rappresentati da undici scene eliminate, oltre a sedici minuti incentrati sulla preparazione di Skarsgård nei panni del mostro, quindici riguardanti i giovani attori sul set e quasi quattordici di intervista al sopra menzionato King, Warner rende disponibile in una esclusiva edizione blu-ray comprendente nella confezione un portachiavi da collezione della Funko Pop raffigurante proprio Pennywise.

E non si tratta dell’unico personaggio dell’immaginario horror proposto in questo modo insieme al relativo film in alta definizione, in quanto, rimanendo nell’ambito di derivazioni kinghiane su celluloide, è anche il mitico Shining firmato nel 1980 da Stanley Kubrick ad essere rieditato con tanto di Jack Torrance da portare in tasca insieme alle proprie chiavi.

Il Jack Torrance che, magnificamente incarnato da Jack Nicholson, come ormai tutti sappiamo è uno scrittore provetto che accetta il lavoro di custode presso il lussuoso Overlook Hotel, disperso tra le montagne innevate e chiuso nel periodo invernale, dove si reca insieme alla moglie Wendy e al piuttosto particolare figlio Danny, interpretati da Shelley Duvall e Danny Lloyd, quest’ultimo in possesso di un potere telepatico che lo porta verso la “luccicanza”.

Man mano che, preso dallo stesso impeto che portò anni prima un altro custode a sterminare la propria famiglia e a suicidarsi, Torrance comincia a scagliarsi sui due armato di ascia; nel corso di una epocale a base di spavento, tensione, e memorabili sequenze che sembrano comunque attingere, in parte, da certo cinema precedente.

Si pensi alla storica cascata di sangue, analoga a quella vista ne I criminali della galassia di Antonio Margheriti, o a determinate similitudini con Danza macabra, dello stesso regista; senza contare il fatto che in Amityville horror anche James Brolin se ne andava in giro per la casa armato di ascia in cerca di moglie e figli da uccidere.

Trailer, le featurette View from Overlook Hotel: la creazione di un mondo terribile, Il potere delle immagini nel cinema di Stanley Kubrick e Wendy Carlos, compositore, il documentario The Making of the Shining (diretto da Vivian Kubrick e con commento opzionale) e il commento audio dell’operatore e inventore della steadicam Garrett Brown e dello storico John Baxter arricchiscono il tutto nella sezione extra.

Ma non è finita, perché la major dallo scudo rende disponibili anche altri due grandi classici degli anni Ottanta in queste particolari edizioni.

Il primo è l’intramontabile Nightmare – Dal profondo della notte, tramite cui l’indimenticato maestro della paura Wes Craven diede vita – ispirandosi a reali fatti di cronaca nera riguardanti dei ragazzi misteriosamente deceduti nel sonno – alla sua geniale creatura Freddy Krueger, individuo sfigurato e armato di un guanto munito di quattro affilate lame all’altezza dei polpastrelli sotto il cui mostruoso volto si nasconde Robert Englund.

Individuo che, assassino di bambini giustiziato in segreto dalla popolazione di Springwood, torna per tormentare i giovani attraverso i sogni, trasformando, per la prima volta nella storia della Settima arte, la dimensione onirica quale spazio delimitato, accessibile attraverso la semplice perdita dei sensi e in cui si può concretamente agire e rimanere uccisi.

Cogliendo sempre di sorpresa lo spettatore nell’evitare di mostrargli il momento dell’addormentamento del personaggio di turno, trascinandolo di volta in volta in sequenze in cui tutto è da antologia, da Krueger che fa strisciare gli artigli sul tubo rovente a Tina alias Amanda Wyss squartata mentre rotea, sospesa in aria, come la Regan de L’esorcista; senza dimenticare un esordiente Johnny Depp risucchiato dal letto e successivamente vomitato in ettolitri di sangue.

Con la possibilità di scoprire le sequenze inedite e i segreti della realizzazione del film utilizzando i video della sezione dentro la storia, finali alternativi, commenti audio di Craven, di parte del cast, del direttore della fotografia Jacques Haitkin, del produttore Robert Shaye e del co-produttore Sara Risher, i documentari La casa che Freddy ha costruito: l’eredità dell’horror della New Line, Non riuscire più ad addormentarvi: il making of di Nightmare, Paure notturne: le origini degli incubi di Wes Craven e quiz interattivo ad arricchire il disco.

Il secondo, infine, è Gremlins, in questo caso corredato di galleria fotografica, diversi trailer, oltre dieci minuti di scene inedite, dietro le quinte, commenti audio del regista Joe Dante e gli attori Phoebe Cates, Zach Galligan, Dick Miller, Howie Mandel, il produttore Michael Finnell e l’ideatore degli effetti speciali Chris Walas.

Il cult che consentì a Dante – dopo l’eco-vengeance Piranha e il werewolf movie L’ululato – di entrare nell’olimpo dei cineasti hollywoodiani legati al cinema fantastico sfornato dalla Amblin Entertainment di Sua Maestà Steven Spielberg, aprendo oltretutto il filone semi-serio dei mostriciattoli in cui si inserirono, tra gli altri, le saghe Critters, Ghoulies e Hobgoblins.

Perché, in pieno Dicembre, tra addobbi natalizi e strade ricoperte di neve ne sono protagonisti i pelosissimi e teneri Mogway, capaci di moltiplicarsi al contatto con l’acqua, infastiditi dalla luce diretta del sole, ma, soprattutto, capaci di trasformarsi nei verdastri e ferocemente dispettosi Gremlins quando mangiano dopo la mezzanotte.

Tutti ad eccezione di Gizmo, autentico eroe non umano di una scatenata e ritmatissima operazione che, ovviamente, fa di questi anarchici distruttori dell’atmosfera natalizia americana le proprie attrazioni.

Tra devastazioni di strade ed uccisioni sempre più demenziali, come testimoniato qualche anno più tardi anche dal sequel, sempre per la regia di Dante.

Quindi, non rimane che augurarvi un buon Halloween in compagnia di Warner e di questa esclusiva collezione Funko Pop!

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