La sensazione, giunti alla quarta edizione del SabaudiaFilmCommedia, la cui programmazione è in corso, precisamente, già da domenica 1 e fino a sabato 7 luglio, è sempre la stessa: l’evento è decisamente sentito e nettamente aspettato dalla gente stanziale di Sabaudia e da quella villeggiante. È quasi un marchio assoluto, ormai, anche un riconoscimento per la cittadina. Il sentore positivo poi, in questo contesto, si comincia ad avvertire già dalla tarda primavera, quando, proprio al tramonto di ogni week-end, quello che scandisce il momento della più mesta tranquillità, inizia a levarsi la voce dei cittadini che, come in un passaparola, possono sincerarsiche l’evento torni finalmente a brillare nel firmamento della cittadina pontina. Il cinema a Sabaudia è sempre stato di casa, molti i professionisti dello spettacolo che sulle dune hanno sempre scelto di vivere le loro estati. Bello, anche in questo senso, l’annuncio della riapertura a dicembre dell’Augustus, la storica sala cinematografica chiusa a Sabaudia ormai da un decennio, che insiste proprio al cospetto della storica piazza, che ha portato il cinema sulle dune già il giorno dopo la sua fondazione, una sorta di filo conduttore logico, anche di viatico augurante.
“Non è proprio un caso che il SabaudiaFilmCommedia si svolga proprio a Sabaudia“ hanno detto subito i relatori della conferenza stampa, svoltasi a Roma presso la Casa del Cinema a Villa Borghese, presenziata dagli organizzatori dell’evento, la Snap Communication srl con Fabrizio Conti, la LatinaFilmCommission con il suo direttore Rino Piccolo, il comune di Sabaudia con il sindaco Giada Gervasi. La direzione artistica dell’evento poi anche quest’anno è affidato alla coppia di cinefili, Simona Izzo e Ricky Tognazzi, direttori per il terzo anno consecutivo, che hanno annunciato un calendario di tutto rispetto per il raggiungimento di un’audience ancora più ampio rispetto al passato. Già il critico Franco Montini, direttore artistico della prima edizione del SabaudiaFilmCommedia, aveva ricordato come Sabaudia aveva sopperito a una mancanza nell’ambito delle rassegne festivaliere cinematografiche in Italia: nonostante il nostro paese fosse ricco di festival dedicati all’arte cinematografica, paradossalmente non esisteva ancora una manifestazione specifica dedicata alla commedia, e questo nonostante la questa sia da sempre il genere principe, nel bene e nel male, della produzione nazionale, quello proprio più amato, una produzione artistica in cui, in qualche maniera, il pubblico riesce anche a riconoscersi, un cinema di satira, di intrattenimento anche, che contiene però, sempre, dentro il suo spettacolo, toni e strutture in armonia, laddove non si rimane mai solo nella dimensione della comicità pura e semplice. Questa è l’identità della nostra commedia all’italiana, quella di Antonio Pietrangeli, Mario Monicelli, Dino Risi, Alberto Lattuada, Ettore Scola, Luigi Comencini, Steno, Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Monica Vitti.
E a Sabaudia, in questi giorni, tutto questo torna effettivamente alla mente, in fondo grazie anche alla presenza di Ricky Tognazzi, che in qualche maniera, proprio di quella commedia è certamente un ponte traghettatore, colui che ha trasportato il genere dal bianco e nero al colore. I film in concorso quest’anno, al SabaudiaFilmCommedia, saranno sette, e saranno un fiume di immagini, di situazioni che invaderà la cittadina e lo schermo posizionato al cospetto della corte comunale di Sabaudia: Ammore e malavita dei Manetti Bros, Sconnessi di Cristian Marazziti, Sono tornato di Luca Miniero,Finalmente Sposi di Lello Arena, Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, Benedetta follia di Carlo Verdone, A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Ad accompagnare le pellicole poi, nelle loro sere deputate, anche ad animare, in fondo, un momento di spettacolo, saliranno sul palco i registi Manetti Bros e Cristian Marazziti, gli attori Massimo Popolizio, Stefania Rocca, Neri Parenti, Carlo Buccirosso, Claudio Amendola, Sabrina Impacciatore, Paola Minaccioni, Paolo Conticini, Gianmarco Tognazzi e il compositore di colonne sonore Umberto Scipioni.
“Sabaudia è certamente la città del cinema” come ha più volte detto il sindaco Giada Gervasi: “ e questo già dagli anni trenta, da quando cioè si decise di girare proprio a Sabaudia uno dei primi film epici della storia del cinema italiano, Scipione l’Africano del regista Carmine Gallone. La città già allora manifestava questa sua forte vocazione al cinema ed infatti la realizzazione del film coinvolse proprio l’intera cittadinanza “. Ed infatti è una vocazione rimasta intatta negli anni, basta solo dare un occhiata all’elenco di film, un centinaio e tutti notevoli, girati nella cittadina dal dopoguerra ai giorni nostri. Ha detto ancora Giada Gervasi, dai microfoni della conferenza stampa: “Per questo sono felice che anche quest’anno il festival torni qui a Sabaudia per la sua meravigliosa quarta edizione“. Continua Giada Gervasi: “ e in questo senso lavoreremo da subito per fare si che questa edizione non sia davvero l’ultima, che diventi anzi un festival sempre più radicato e sempre più riconoscibile nella storia della città “.
Fiore all’occhiello poi del SabaudiaFilmCommedia è la rassegna collaterale al concorso, con il momento di dibattito che si aprirà ogni pomeriggio presso la sala cinema della caserma delle Fiamme Gialle, dove attraverso il tema primario della donna nella commedia italiana, che si snoderà con le proiezioni dei film Maniaci sentimentali di Simona Izzo, Nove lune e mezza di Michela Andreozzi, Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola e Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, si toccheranno di riflesso anche altri temi, come quelli che portano all’immigrazione, all’integrazione, alla città di Sabaudia come teatro di posa cinematografico.
Dice Simona Izzo: “Come ispirazione, per la rassegna collaterale del Sabaudia, siamo partiti da un numero, l’82, proprio per rappresentare le ottantadue donne che quest’anno sono sfilate nel red carpet del festival di Cannes, per testimoniare e denunciare, appunto ,che sono stati, sinora, solo ottantadue i film delle donne passati in settantadue edizioni del festival, contro invece i millecinquecentoquarantasei degli uomini. Questo è un poco il nostro modo oggi per rispondere da Sabaudia a questa disparità“.
I relatori di questi incontri pomeridiani poi saranno gli stessi direttori artistici Simona Izzo e Ricky Tognazzi, in compagnia di alcuni tra gli autori e gli attori dei film che saranno portati a dibattito. Infine, come hanno detto Tognazzi e la Izzo, saranno ricordati con dei premi a dedica le grandi personalità artistiche che sono state, per il cinema italiano, e che sono venute a mancare in questi ultimi anni, Paolo Villaggio, Bud Spencer e Monica Scattini. I premi, alla loro memoria, saranno rispettivamente consegnati agli attori Carlo Buccirosso, Claudio Amendola e Sabrina Impacciatore. La conduzione delle serate a Sabaudia anche quest’anno saranno affidate alla acuta professionalità della giornalista Sky Olivia Tassara, mentre il concorso verrà regolato da una giuria tecnica formata dal critico cinematografico Laura Delli Colli, dalla sceneggiatrice Silvia Scola, figlia del grande regista, un padre per la migliore commedia italiana come è stato Ettore Scola (e che Ricky Tognazzi chiamava, come ha detto dal proscenio del Sabaudia, “il preside”), dalle giornaliste Maria Latella, firma del Corriere della Sera, Giulia Cerasoli, firma del settimanale Chi e dall’attrice Michela Andreozzi.