Flight, un film del 2012 di Robert Zemeckis, interpretato da Denzel Washington.
Dopo tre film d’animazione, Zemeckis torna al cinema in live action da cui mancava dal 2000, quando uscirono Cast Away e Le verità nascoste. Lo sceneggiatore di Flight, John Gatins, ha spiegato come una parte degli eventi narrati nel film – nello specifico, i fatti dell’incidente aereo – siano «liberamente ispirati» al disastro del volo Alaska Airlines 261. Il 31 gennaio 2000 l’aereo precipitò nell’oceano Pacifico a 2,7 miglia a nord dell’isola californiana di Anacapa, subito dopo aver denunciato «problemi agli stabilizzatori»; a differenza della pellicola, il velivolo andò completamente distrutto nell’impatto con l’acqua e non ci fu nessun sopravvissuto tra gli 83 passeggeri e i 5 membri dell’equipaggio.
Sinossi
Whip (Denzel Washington), pilota con seri problemi di droga e alcol, si ritrova a gestire un atterraggio di emergenza che, causa un malfunzionamento, mette a repentaglio la vita dei passeggeri a bordo dell’aereo. Una mossa improvvisa eleva Whip al rango di eroe nazionale ma le indagini delle autorità portano alla scoperta delle sue dipendenze, gettando molte ombre sul suo operato e sulle cause che hanno condotto a un passo dalla tragedia.
Un film drammatico travestito da disaster movie, con una parvenza malinconica anni settanta. Robert Zemeckis serve un menu decisamente appetibile: un antipasto d’azione adrenalinico ed emozionante; un primo con celebrazione dell’eroe che ha salvato molte vite, un secondo all’impronta del mutamento e della volntà di redenzione, infine un dessert (condito con un tocco di retorica che inasprisce i sapori) liberatorio e promettente, all’insegna del riscatto personale e del riconoscimento dei propri limiti oltre che dell’incapacità di affrontarli. L’ultimo film di Robert Zemeckis, il primo con attori in carne ed ossa a distanza di dodici anni da Cast Away, è uno strano ibrido. Un film sul filone Airplane nella spettacolare prima parte, un dramma privato di un alcolizzato nella seconda, un quasi legal thriller nell’ultima. Si segue con attenzione questo Flight, e in un paio di momenti si vede la mano felice di un regista che ci sa pur sempre fare con la MDP, in particolar modo nella sequenza della caduta dell’aereo e soprattutto nella diabolica scena dell’albergo la notte prima del giudizio