Mars Attacks! è un film satirico del 1996 diretto da Tim Burton. La pellicola è una commedia nera, una parodia con toni macabri della fantascienza (soprattutto film di serie B) degli anni cinquanta. La storia, l’ambientazione e la fisionomia degli alieni sono basate su una vecchia celebre serie di figurine, in omaggio ad un tipo di caramelle in voga negli anni sessanta. Il film presenta un cast ricchissimo, vi sono numerosi camei e apparizioni speciali: Jack Nicholson, Danny DeVito, Michael J. Fox, Tom Jones, Glenn Close, Jack Black, Pierce Brosnan, Sarah Jessica Parker, Natalie Portman, Pam Grier e molti altri.
Sinossi
Gli alieni sono sbarcati sul pianeta Terra e hanno scelto gli Stati Uniti. Ma, per sfortuna nostra e degli americani, non hanno l’aspetto pacifico di ET, anzi, non perdono occasione per distruggere tutto quello che trovano. Del resto l’America non si merita un presidente come James Dale, la cui maggiore preoccupazione è il vestito da indossare per l’incontro con i marziani. Non è da meno la First Lady Marsha, sempre ossessionata dalle apparenze e che non vuole avere “quei cosi” dentro casa. Anche il professor Donald Kessler in fondo si rivela uno stupido. Alla fine un ragazzino di campagna, sua nonna svampita e un po’ di musica country sistemeranno le cose.
Beetlejuice – Spiritello porcello (Beetlejuice) è un film del 1988 diretto da Tim Burton e interpretato da Alec Baldwin, Geena Davis, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones, Glenn Shadix, Robert Goulet e Michael Keaton nel ruolo dello spirito da cui la pellicola prende il nome. Il film si aggiudicò l’Oscar al miglior trucco del 1989 e conquistò un notevole successo di pubblico e critica, dando vita anche a una serie televisiva animata (In che mondo stai Beetlejuice?). L’AFI’s 100 Years… 100 Laughs lo ha posizionato all’ottantottesimo posto nell’elenco delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.
Sinossi
Un incidente d’auto spedisce nell’aldilà Adam e Barbara Maitland. Dapprima sconcertati, i due giovani sposi si adattano ben presto alla loro condizione di fantasmi fino a quando nella loro (ex) casa si installa una coppia di nevrotici newyorkesi.
Sebbene Tim Burton sia considerato un regista pop come Steven Spielberg, si possono rintracciare nella sua produzione alcune caratteristiche stilistiche personali. Per evidenziarne l’originalità, alcuni sono soliti utilizzare l’aggettivo burtoniano.[40] Il sostrato culturale, come lo stesso Burton ha dichiarato più volte, deriva dalla cultura punk (Batman) e dal kitsch anni sessanta (Ed Wood). La commistione tra cinema tradizionale e trash è evidente nell’esperimento di Hansel e Gretel, in cui la trama originale viene arricchita di elementi tipici della cultura nipponica come il combattimento di arti marziali tra Hansel e Gretel e la strega. Caratteristica propria della sua cinematografia è il dysfunctional kid, presente in molti film del regista (Beetlejuice – Spiritello porcello, Edward mani di forbice, Batman – il ritorno, Il mistero di Sleepy Hollow, La sposa cadavere, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street, Alice in Wonderland, Dark Shadows, Frankenweenie). La sua cinematografia sviluppa il personaggio dell’outsider, frutto dell’emarginazione provocata dal rapporto mostro-uomo. L’interesse verso queste creature nasce dall’infanzia del regista, il quale ha in proposito dichiarato: “Per me i mostri, le creature un po’ bizzarre, sono i personaggi più vicini alla realtà, e sono sempre quelli che suscitano più emozioni.” Altro tema principale è la dialettica tra vita e morte. Ne La sposa cadavere, ad esempio, il mondo dei morti viene rappresentato come colorato e allegro in antitesi a un mondo dei vivi decisamente grigio.