fbpx
Connect with us

In Sala

Arriva nelle sale Life – Non oltrepassare il limite, film dichiaratamente ispirato all’Alien di Ridley Scott

La trama, come l’andamento stesso del film, urlano subito al déjà-vu, perché Life non fa mistero di essere ispirato al film di Ridley Scott del 1979, Alien

Pubblicato

il

Dal regista di Safe House e Child 44, Life – Non oltrepassare il limite è la storia di una squadra di astronauti della ISS a contatto con la prima forma di vita aliena riconosciuta dall’uomo. Con Jake Gyllenhaal, Ryan Reynolds e Rebecca Ferguson, in sala dal 23 marzo con Warner Bros. Entertainment Italia

Sinossi
La storia dell’equipaggio di una stazione spaziale internazionale in procinto di fare una delle scoperte più importanti della storia: raccogliere la prima prova di una vita terrestre su Marte. Quando l’equipaggio inizia a svolgere le prime ricerche sul campione, capirà di trovarsi di fronte una forma di vita più intelligente del previsto.

 

Recensione
Un’entità aliena aggressiva e letale entra in contatto con una squadra spaziale. La trama, come l’andamento stesso del film, urlano subito al déjà-vu, perché Life non fa mistero di essere ispirato al film di Ridley Scott del 1979, Alien. È simile l’ambientazione nello spazio, che diventa claustrofobica nel momento in cui l’astronave viene invasa da un nemico, e anche simile l’idea l’evoluzione fisica dell’alieno, cambiando forma e di conseguenza costringendo i protagonisti ad adattare la propria strategia di sopravvivenza.

Life non fa mistero di essere ispirato al film di Ridley Scott del 1979, Alien

Considerando che lo stesso franchise di Alien non ha ancora smesso di produrre film (a maggio è prevista l’uscita di Alien: Covenant), per il regista svedese era importante prendere le distanze dai film di Ridley Scott per realizzare un film credibile, e non un blockbuster che strizza l’occhio solo al botteghino.

Così Life, oltre ad essere il titolo della pellicola, sintetizza il concetto su cui ruota l’intero film. L’entità aliena segue la legge della natura e per questo è spinta solo dalla sopravvivenza. Ne film, la vita, in tutte le sue forme, è vista come una forza violenta, costretta a sacrificare un altro essere vivente per continuare a vivere: la creatura attacca l’uomo perché è la sua natura, non lo fa per odio o vendetta; così come qualsiasi altro essere vivente che reagisce all’ambiente. A differenza dello xenomorfo di Alien, descritta come una potente e inarrestabile macchina da guerra, senza sentimenti o istinti naturali.

A metà tra un horror e un film di fantascienza, il film decide di prendere la direzione più realistica possibile

A metà tra un horror e un film di fantascienza, il film decide di prendere la direzione più realistica possibile. In poche parole, poca fantasia e molta scienza.

L’essere umano, a partire dal biologo, forse il primo astronauta con handicap ad apparire su schermo e unico membro dell’equipaggio dotato della sensibilità necessaria per comprendere le ragioni dell’alieno, è la sola voce fuori dal coro in un film altrimenti piuttosto simile ad Alien.

La figura del biologo rappresenta la volontà del film di guardare alle origini della vita, concetto, purtroppo, messo subito da parte appena l’imprevedibilità dell’alieno invertebrato rende la situazione totalmente fuori controllo.

L’idea di vedere una vera squadra di astronauti ambientata nei giorni nostri a contatto con una forma aliena è interessante

Da qui in poi gli astronauti cominciano ad essere talmente confusi e spaventati da prendere decisioni imprevedibili e rischiose. E l’alieno, dotato di una forza sovrannaturale e un’intelligenza in rapida espansione, paradossalmente non riesce mai ad aprire un portello.

L’idea di vedere una vera squadra di astronauti ambientata nei giorni nostri a contatto con una forma aliena è interessante, immaginare di poter assistere alla prima forma di vita fuori dal nostro mondo è una delle fantasie più celebrate al cinema. A differenza di Alien, gli astronauti accolgono con entusiasmo questa scoperta, ma come la trama stessa anticipa, l’alieno si dimostra presto ostile. L’idea iniziale sulle origini della vita prende subito la deriva e il film diventa un claustrofobico thriller fantascientifico con pochi momenti di suspense e tanta prevedibilità.

 

Alessio Paolesse

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

  • Anno: 2017
  • Durata: 103'
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Genere: Fantascienza
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Daniel Espinosa
  • Data di uscita: 23-March-2017