Road House 2, si farà? Ecco perché le possibilitá ci sono

Il remake di Amazon del classico film di Patrick Swayze, Road House, ha conquistato il mondo con oltre 50 milioni di visualizzazioni solo nel weekend di debutto. Il film si sta rivelando un successo strepitoso, portando persino ad un nuovo accordo di collaborazione tra gli studios ed il protagonista, Jake Gyllenhaal. Tuttavia, la domanda che tutti si pongono è se questo successo porterà o meno ad un sequel.

Road House: trama e cast

L’ex lottatore UFC Elwood Dalton (Jake Gyllenhaal) si guadagna da vivere partecipando a combattimenti clandestini. La sua vita prende una piega inaspettata quando viene avvicinato da Frankie (Jessica Williams), proprietaria di un bar situato nelle Florida Keys, il Road House. Superate le remore inziali, Dalton accetta il lavoro, in cambio di una lauta paga. Arrivato nella piccola cittadina di Glass Key, si adopera immediatamente per aiutare lo staff a riportare l’ordine tra i clienti indisciplinati, ignaro dei piani di Ben Brandt (Billy Magnussen). Ben è figlio del un noto costruttore, nonché boss locale, Gerald Brandt ora in prigione. Per impressionare il padre e ripagare i propri debiti, il ragazzo intende demolire il bar e sostituirlo con un resort extralusso.

Nel cast sono presenti anche: Post Malone, Daniela Melchior, Hannah Lanier, B.K. Cannon, Joaqui de Almeida, e il campione UFC Connor McGregor.

Qui la nostra recensione.

Road House: 2024 vs 1989

Come tutti i remake, il film di Amazon presenta alcune differenze che lo distinguono dall’originale e lo rendono più in linea coi tempi. Innanzitutto, l’ambientazione passa dalle pianure del Missouri alle spiagge della Florida. Inoltre, la storia del protagonista è diversa. Dalton non è più un buttafuori professionista ma un ex lottatore UFC, più brutale e fisico rispetto al personaggio calmo e carismatico di Swayze. Anche interessi amorosi e cattivo sono diversi per stile e impatto drammatico: le prime sono entrambe medici figlie di un personaggio corrotto, ma con personalità diverse. Il cattivo, invece, passa dall’essere un affascinante artista della truffa a un caotico e inesperto figlio del boss. Cambia anche l’impatto del cuore della storia, il ristorante: il Double Deuce del 1989 era una sorta di personaggio aggiunto al film, mentre il Road House del remake risulta essere un semplice McGuffin all’interno della trama.

Road House 2: si farà?

Al momento non ci sono conferme concrete sulla realizzazione di un sequel del film. Regista e cast hanno abilmente evitato le domande di giornalisti e fan, senza lasciare alcun indizio sul tavolo. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che suggeriscono che un sequel potrebbe essere prodotto. Il finale del film lascia aperta la porta alla possibilità di far continuare la storia di Dalton in futuri episodi. Inoltre, la scena della fuga del personaggio di McGregor dall’ospedale a metà dei titoli di coda e l’assenza visiva del vero villain, Gerald Brandt, lasciano aperto più di uno spiraglio alla possibilità di un sequel. In ultimo, il successo ottenuto dal film ha recentemente portato ad un nuovo accordo di collaborazione di tre anni tra Amazon MGM e Jake Gyllenhaal(trovate la notizia qui).

Dunque, pur mancando una conferma ufficiale, tutti gli elementi necessari per un sequel sono già al loro posto. Si tratta solo di metterli insieme nella giusta sequenza. Mentre i fan attendono con ansia notizie sulla possibilità di un sequel di “Road House”, è chiaro che il potenziale esiste. Restiamo quindi sintonizzati per vedere cosa riserva il futuro a Dalton ed i suoi compagni di viaggio.

Piccola curiosità: esiste un sequel del film originale uscito nel 2006, dal titolo Road House 2: Last Call, il cui trailer lo trovate qui.