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Film da Vedere

Il mostro: l’esilarante film di Benigni. Curiosità e scene cult

Stasera su Rai 3 andrà in onda in prima serata (alle 21.05) Il mostro, film del 1994 diretto da Roberto Benigni, capolavoro della commedia degli equivoci e uno dei film che hanno sancito la fama del cineasta toscano sia in Italia che all’estero. Vediamo alcune curiosità e scene cult dal film

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Il mostro, film del 1994 diretto da Roberto Benigni, scritto dallo stesso Benigni in collaborazione con Vincenzo Cerami

 Il mostro, film del 1994 diretto da Roberto Benigni, scritto dallo stesso Benigni in collaborazione con Vincenzo Cerami, anche coautore dell’omonimo libro. Capolavoro della commedia degli equivoci, è uno dei film che hanno sancito la fama del cineasta toscano sia in Italia che all’estero.

Benigni interpreta Loris, un disoccupato studioso di cinese e fortemente attratto dalle donne che si guadagna da vivere con lavori saltuari e piccoli furterelli al supermercato. Una serie di equivoci porta la polizia a sospettare che sia lui il “mostro” che tormenta il quartiere, un maniaco sessuale e serial killer di donne.

Interverrà Nicoletta Braschi nei panni della sexy poliziotta in incognito Jessica Rossetti che cercherà di smascherarlo, provocandolo tutto il giorno in modo da coglierlo “con le mani nella marmellata”, mentre il povero e in realtà timido Loris cerca di destreggiarsi tra uno spietato amministratore (Jean Claude Brialy) e lo psichiatra criminale Michel Blanc.

Vediamo alcune curiosità sul film:

1. Il mostro è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 22 Ottobre 1994.

2. Con questo film Benigni è riuscito a superare il record ottenuto con Johnny Stecchino e quindi a piazzarsi nel primo e secondo posto della classifica d’incassi in Italia di tutti i tempi (quaranta miliardi solo nel circuito delle sale italiane)

3. Probabilmente il film è ispirato, anche se in forma ironica, ai macabri episodi, realmente accaduti, del Mostro di Firenze, autore di una serie di otto duplici omicidi a sfondo sessuale avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze.

4. Le scene del film sono state girate quasi interamente nell’area urbana Roma 70 (quartiere Ardeatino) e nel quartiere Colli Aniene (IV Municipio)

5. Il film Il mostro è dedicato a Guido, che come dichiarato dal regista è una persona a lui cara venuta a mancare durante le riprese. Guido è anche il nome che Benigni darebbe a Dio in un noto sketch (per essere più alla ‘bona) e del protagonista de La vita è bella.

6. Nel rappresentare i movimenti scomposti con cui Loris cerca una sigaretta accesa nei pantaloni (che per gli inquirenti che lo spiano è il segno del desiderio sessuale dirompente del “mostro”) Benigni cita Chaplin de Il grande dittatore, che si spogliava freneticamente alla ricerca della bomba innescata che gli era caduta nella manica.

7. L’attore Massimo Girotti interpreta un elegante e distinto vicino di casa di Benigni, che ogni volta che il comico toscano cammina con circospezione per non farsi vedere dal portiere del condominio lo saluta finendo così immancabilmente per farlo scoprire

8. Dopo Il mostro, Benigni ha girato il film della consacrazione planetaria, La vita è bella, vincendo ben due Premi Oscar nel 1999 come miglior attore e per il miglior film in lingua straniera., diventando l’unico interprete maschile italiano – ed il primo non anglofono – a ricevere l’Oscar come miglior attore protagonista, dopo quello vinto da Sophia Loren nel 1962.

9. Gli ultimi due film da regista di Benigni Pinocchio (2002) e La tigre e la neve (2004) vengono ben accolti in Italia ma non ottengono un gran riscontro all’estero.

Loris pur di non farsi sfrattare da casa inventa una delle sue genialate.

Loris alle prese con la spesa

I fraintendimenti della polizia

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