About Face – Dietro il volto di una Top Model

Anno: 2012

Distribuzione: Feltrinelli Real Cinema

Durata: 75′

Genere: Documentario

Nazionalità: USA

Regia:  Timothy Greenfield- Sanders

È uno spaccato storico molto attraente quello narrato da Timothy Greenfield-Sanders nel documentario About Face. Le storie di una bellezza che volge al termine o che ha già lasciato il posto a dei ricordi piuttosto lontani uniscono le donne che hanno attratto l’attenzione di una generazione, ancora inetta a poter godere di cotanta bellezza e splendore senza sporcarsi la bocca da facili giudizi. Questo è il racconto di Carol Alt, Marisa Berenson, Karen Bjornson, Christie Brinkley, Pat Cleveland, Carmen Dell’Orefice, Jerry Hall, Bethann Hardison e molte altre che narrano, ognuno la propria esperienza, rendendo di comune dominio anche gli aspetti più riservati e meno opportuni di questo mestiere.

È molto strano osservare i volti di donne che hanno dettato lo stile e l’idea del bello, ma lo è ancora di più nell’osservare il loro sguardo pieno di compiacimento e un pizzico di nostalgia non appena si scontrano con le foto delle Dee che un tempo furono.

Il documentario, con inquadrature ferme e penetranti, carpisce ogni sentimento e riporta a galla i ricordi più belli e significativi che ognuno conserva con sè.

Moda, colori, tacchi a spillo, lusso, feste patinate, tanto esibizionismo e una dose altissima di rischio. Questo è il periodo in cui la Pop Art detiene il potere in ambito culturale e il ruolo delle modelle padroneggia le scene dei locali più in e di nicchia della New York degli anni ‘70 e ‘80. I volti naïf e incantevoli delle giovani fanciulle si lasciano dominare da mani esperte, per trasformarsi in donne emancipate e senza scrupoli, che spesso, con difficoltà nascondono le loro insicurezze.

Sono due emisferi a scontrarsi, quello dei ricordi che inevitabilmente sembra più bello, con la cruda realtà di una vita che sta sfiorendo. Le donne si lasciano andare in uno sfogo più che mai sincero, esaltando il prodigioso passato, ma mettendo in evidenza i rischi esagerati che hanno corso: droga, aids, discriminazioni razziali, abusi sessuali. Nelle loro parole si avverte la soddisfazione di aver raggiunto l’apice di una montagna e di essere state in grado di mantenersi in equilibrio, ritrovando poi, con il tempo, la giusta predisposizione per dedicarsi a nuovi interessi.

La loro ambizione e determinazione fece sì che i più conservatori e puristi riesaminassero le loro posizioni e giudizi estremi, per riconoscere in queste modelle delle eroine, che hanno saputo trovare in se stesse il loro punto forte, per sfidare una realtà ostile e riuscire a realizzare in pieno il loro sogno di bellezza.

Caterina Mirijello