Merv è su Prime Video dal 10 dicembre 2025, per rallegrare le feste natalizie: una commedia romantica che mette al centro un amore spezzato, un cane depresso e la possibilità di una seconda chance. Diretto da Jessica Swale e interpretato da Zooey Deschanel e Charlie Cox, il film gioca con i codici del genere natalizio e del romanticismo leggero, ma vuole esplorare anche i fragili equilibri delle relazioni contemporanee, con un protagonista davvero speciale: il dolce cagnolino Merv.

Merv. Un cane per due
Anna (Zooey Deschanel) e Russ (Charlie Cox) sono una coppia di ex fidanzati che, pur avendo deciso di separarsi, continua a condividere la custodia del loro amato cane, Merv. La rottura ha conseguenze psicologiche anche per il loro piccolo migliore amico, a cui viene diagnosticata la depressione. Russ decide di portarlo in Florida nella speranza di restituirgli gioia e vitalità. Lontano dal freddo e dalle strade innevate di Boston, la vacanza-pensione per cani sembra rappresentare la terapia perfetta, fino a quando Anna non si presenta inaspettatamente.
Ciò che doveva essere un viaggio per salvare il cuore di Merv si trasforma in un percorso accidentato negli irti sentieri dei rimpianti, dei sentimenti sospesi e delle speranze di una seconda possibilità. L’arco di riconciliazione dei due, legati da un sentimento troppo forte per essere spezzato, si costruisce man mano che la narrazione procede: le vecchie ferite riemergono, si alternano momenti di imbarazzo e tenerezza, e l’impressione è quella di tornare a guardare un film già visto, seppure con qualche tocco personale.
Un tono convenzionale, un simpatico protagonista
Fin dai primi minuti, Merv si mostra come un prodotto conforme alle aspettative del pubblico di rom-com natalizie: scenari innevati, dialoghi leggeri, gag canine e un cast che punta tutto sulla simpatia dei suoi interpreti. Zooey Deschanel si presenta qui più in un ruolo più simile a quello della fredda Summer di (500) giorni insieme, che alla svampita e divertente protagonista di New Girl. Insieme al compagno Charlie Cox, in un ruolo ben lontano da quello dell’eroe marveliano Daredevil a cui il pubblico è abituato, cerca di infondere nuova vita a una formula che rischia di sembrare datata nella sua prevedibilità.
Il vero elemento di novità, o quantomeno la carta più forte, è senza dubbio Merv stesso: il terrier che dà il titolo alla pellicola incarna affetto, dolcezza e una comicità spontanea che spesso ruba la scena ai protagonisti umani. La sua “depressione” (trattata con una leggerezza di superficie tipica del genere) diventa il pretesto per riunire i due ex partner e riflettere sul valore dei legami contemporanei.
Non mancano momenti di vera tenerezza, come le sequenze in cui Merv riprende lentamente la sua vitalità, o quando Anna e Russ si ritrovano costretti a confrontarsi con ricordi e dinamiche che avevano sepolto troppo in fretta. Queste intuizioni emotive, tuttavia, si dimostrano spesso decostruite da una sceneggiatura che predilige la simpatia facile alla profondità, e che si aggrappa ai cliché del genere: la colonna sonora festiva, le situazioni comiche forzate e un ritmo complessivo che non osa mai spingersi oltre il già visto.

Una commedia che sembra “strizzare l’occhio”
Pur non essendo rivoluzionario, Merv ha il merito di provare a raccontare la modernità di certe relazioni, lavorando con alcune dinamiche della co-genitorialità applicate a un cane. Tema che, seppur trattato con leggerezza, riflette una realtà sempre più comune per molte coppie di oggi. Tuttavia, il film evita deliberatamente le zone più scure o complesse di queste esperienze, preferendo rimanere nel territorio confortevole di una narrazione che vuole rassicurare piuttosto che interrogare.
L’intesa tra Deschanel e Cox è palpabile, ma non esplosiva: entrambi portano sullo schermo un’affabilità genuina, ma la sceneggiatura fatica a offrire loro momenti di vero confronto emotivo, lasciando le interpretazioni su un piano di soave simpatia più che di coinvolgimento profondo. Anche i personaggi secondari, pur ben interpretati, restano figure di contorno che non riescono a scalfire la prevedibilità dell’insieme.
Per gli spettatori più attenti emerge un curioso dettaglio che sembra creare un ponte, seppur ironico, con l’universo Marvel a cui Charlie Cox è indissolubilmente legato nel ruolo di Daredevil. Anna è infatti un’oculista, mentre Russ manifesta evidenti problemi di vista. Una scelta narrativa che sembra “strizzare l’occhio” al passato dell’attore nei panni dell’eroe cieco; un gioco metatestuale sottile e divertito, che potrebbe, tuttavia, essere frutto dell’immaginazione del redattore.

Un simpatico passatempo per un pomeriggio natalizio
Merv si presenta dunque come una commedia romantica che trova la sua ragion d’essere nella tenerezza del suo protagonista a quattro zampe, più che nelle scelte narrative dei due umani. Come molti prodotti del suo genere, offre momenti di sorriso e una visione confortevole delle relazioni, senza però scavare davvero sotto la superficie. Per chi ama le storie leggere di Natale, con amore, risate e un cane dalla tenerezza irresistibile, Merv è una visione piacevole ma non indimenticabile. Per chi invece cerca qualcosa di più sostanzioso nel panorama delle romantic comedy, il film potrebbe risultare fin troppo prevedibile e convenzionale, utile come giusto passatempo per un pomeriggio ozioso durante queste vacanze natalizie.