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Euro Balkan Film Festival

Afterwar, le macerie dell’anima dopo la guerra

Afterwar racconta le vite dei sopravvissuti alla guerra del Kosovo, tra memoria, trauma e ricerca di un'introvabile pace interiore

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AfterWar Euro Balkan Film Festival vincitori

Tra le diverse guerre jugoslave che stravolsero un intero decennio (1991-2001), Afterwar sceglie il periodo che va dal 1998 al 1999, fase in cui diversi kosovari videro la loro vita segnata per sempre. Il lungometraggio arricchisce il vastissimo catalogo dell’Euro Balkan Film Festival, giunto all’ottava edizione e sempre più trait d’union tra Europa e Balcani, quest’anno in programma dal 30 ottobre al 6 novembre.

Alla regia Birgitte Stærmose, che confeziona un suggestivo viaggio tra passato, presente e futuro, collegati dalla stordente esperienza del singolo individuo di fronte al conflitto bellico: svolta esistenziale, a dir poco definitiva, oltre che unica nel suo genere.

La storia di Afterwar

Presentato al Festival di Berlino nel 2024, Afterwar segue passo passo la crescita di persone normalissime, travolte dalla straordinarietà – nel senso più negativo del termine – della guerra. E quando si tratta di cogliere in profondità la sofferenza – fisica o emotiva che sia – la tecnica principale è ovviamente il primo piano. Non fa eccezione Stærmose: paziente, ostinata, caparbia quanto basta, la macchina da presa ‘respira’ assieme ai protagonisti.

Un frastuono che non svanirà mai

Durante tutto il film, non a caso, si fa fatica a capire su cosa concentrarsi, se su degli sguardi che solo la guerra può generare, o sulle tragiche narrazioni che suggeriscono un loop dal quale, una volta entrati, non si potrà mai uscire, neppure con tutta la volontà del Mondo. Come recita una frase del film, d’altronde: “La guerra si deposita nelle persone. Come una piaga”.

In questi casi, ulteriori parole sarebbero superflue. Anzi, Afterwar lascia volutamente la società post-bellica come un gigantesco rumore di sottofondo, un ronzio di normalità che non eguaglierà mai il frastuono di chi ha visto le proprie vite fatte a pezzi, dovendole ricomporre con le proprie forze e senza alcun aiuto.

A completare il tutto, un montaggio intelligente, asciutto e lineare. Senza forzature, senza voli pindarici o punti di vista alternativi, se non quelli di uomini, donne e bambini immersi in un qualcosa più grande di loro, un qualcosa con cui convivere, al punto da “Volersi addormentare e non svegliarsi mai più”.

Afterwar

  • Anno: 2024
  • Durata: 84'
  • Regia: Birgitte Stærmose