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‘Put your soul on your hand and walk’: Fatma la voce di Gaza

Il cinema può essere una potente arma di difesa, di cultura e di comunicazione, capace di illuminare situazioni cruciali e troppo spesso dimenticate.

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Fatma Hassona

“Se io muoio, voglio una morte rumorosa, che sia sentita da tutto il mondo”

Fatma Hassona, fotogiornalista (1999-2025)

Put your soul on your hand and walk, diretto da Sepideh Farsi con Fatma Hassona. In memoria di Fatma Hassona, Walaa Hassona, Alaa Hassona, Mohammed Hassona, Muhanned Hassona, Yazan Hassona e Raed Hassona. Il film, presentato da Wanted Cinema, racconta l’incontro, a distanza, tra una regista iraniana in esilio a Parigi e Fatma, che da Gaza documentava con coraggio l’assedio della sua terra. Il loro progetto comune prendeva forma proprio mentre la notizia della selezione al Festival di Cannes riempiva Fatma di gioia. Il giorno seguente, il 16 aprile 2025, un attacco missilistico ha ucciso lei e gran parte della sua famiglia. Le loro videochiamate, registrate giorno dopo giorno, sono diventate l’unico materiale possibile per un film che oggi si fa memoria viva, resistenza, atto d’amore.

Fatma Hassona

La testimonianza di Fatma Hassona

Fatma è diventata i miei occhi a Gaza. Io, dal mio esilio, sono stata la sua finestra aperta sul mondo. Questo film è un’urgenza di memoria, un modo per non lasciare che la sua voce venga cancellata.
Sepideh Farsi

La sua morte, come quella di tanti troppi giornalisti uccisi a Gaza, non deve passare sotto silenzio. Mobilitiamoci perché la sua voce si faccia sentire ancora più forte attraverso questo film, perché la sua testimonianza non sia dimenticata e continui a parlare al mondo intero.

Accanto al film, anche le fotografie di Fatma restano una testimonianza straordinaria. Scatti che oggi, come già proposto in diversi luoghi a Cannes, vogliamo portare in giro per l’Italia con mostre fotografiche dedicate, per permettere a tutti di entrare in contatto diretto con lo sguardo di Fatma e con le immagini che ha avuto il coraggio di consegnarci.

Sono 232 i reporter uccisi dall’inizio della guerra. Dal 7 ottobre 2023, a Gaza, sono morti più giornalisti che in entrambe le guerre mondiali (fonte: Il Manifesto). Fatma è un’altra voce che è stata messa a tacere.

L’urgenza del racconto

Come No other land, anche Put your soul on your hand and walk non è solo cinema, ma una presa di posizione politica e umana, un’opera che scuote le coscienze e ci obbliga a non distogliere lo sguardo. È un film che deve essere visto, discusso, condiviso, un documento urgente che ha bisogno della stessa rete di sostegno che ci ha accompagnati fin qui.

Non lasciamo che la morte di Fatma passi inosservata.

Andate al cinema, guardate il film, immergetevi nelle fotografie di Fatma, condividete la sua storia e parlatene con chi vi sta intorno. Ogni proiezione, ogni conversazione è un modo per fare in modo che la sua voce continui a essere ascoltata. Solo così questa tragedia non sarà vana.