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‘Slow Horses’ La quinta stagione va sul personale

La quinta stagione di Slow Horses arriva su Apple TV* il 24 settembre e riporta in scena i protagonisti dell'irresistibile "pantano", capitanati da Gary Oldman

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slow horses quinta stagione

Disponibile dal 24 settembre su Apple TV+, la quinta stagione di Slow Horses non accenna a perdere un briciolo del suo appeal, forte di una scrittura semplicemente impeccabile e di un cast sempre all’altezza. Nonostante sia ancora troppo spesso snobbato in tema di premi e riconoscimenti, lo show basato sulla serie letteraria di Mick Herron ha senza dubbio una marcia in più. Lo dimostra non solo il rinnovo continuo, di stagione in stagione, quanto il numero di fan in tutto il mondo, che cresce di minuto in minuto. In fondo bastano davvero pochi attimi per restarne catturati e rendersi conto di trovarsi dinanzi a qualcosa di eccelso.

A distanza di poco più di un anno dal precedente capitolo, ecco tornare in scena i mitici protagonisti, immancabilmente capitanati dal cinico Jackson Lamb (a cui presta il volto – e l’irresistibile spirito – quel mostro di Gary Oldman). La quinta stagione di Slow Horses li vedrà coinvolti in una missione alquanto personale, dal quale dipende però anche la sicurezza nazionale

Alcuni di noi sono migliori degli altri.

Slow Horses | La recensione della quinta stagione

Dopo aver subito la perdita di Marcus (Kadiff Kirwan), il “pantano” affronta il lutto in maniera diversa. Shirley (Aimee-Ffion Edwards) convive con il senso di colpa e una costante smania di controllo: sospettosa e dipendente da un pacchetto di droga che gli ricorda il collega e amico, la donna non vuole rischiare la vita di nessun altro del team. Lamb (Oldman) non sembra aver cambiato assolutamente nulla della sua routine, così come il nuovo arrivato, JK (Tom Brooke), ambiguo e spiazzante. River (Jack Lowden) tenta di nascondere ciò che lo agita, mentre Roddy (Christopher Chung) ha trovato una nuova fiamma. E proprio quest’ultim situazione mette i “ronzini” in allerta.

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A ciò si aggiunge un attentato terroristico che scuote Londra, in una mattina durante la campagna elettiva del nuovo sindaco. 11 persone vengono uccise da un uomo armato, freddato subito dopo da un cecchino. I problemi sorgono quando si scopre lo stesso tipo di proiettile nella casa di Roddy e sul tetto del cecchino. Qualcuno sta cercando di incastrarlo, ma perché?

Ottime premesse, risultato eccezionale

Se le premesse di questa quinta stagione di Slow Horses appaiono già piuttosto interessanti, la coerenza e l’ironia della narrazione divengono una garanzia assoluta del livello dello show. In cabina di regia e ormai esperto in materia, Saul Metzstein sa ben gestire i momenti di suspense con l’azione più pura e la comicità, a tratti grottesca, a tratti involontaria, dei personaggi. Ovviamente, il punto di forza sono sempre le figure che popolano la storia, per quanto accattivante essa venga sviluppata. Lo splendido adattamento (a cura di Will Smith) del settimo romanzo di Herron, dal titolo London Rules, dà modo di esplorarle da un punto di vista più intimo e umano. Ed è così che il senso di squadra emerge potente ed emoziona.

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Ognuno dei “ronzini” ha questioni da risolvere, demoni personali che fanno capolino e non lasciano scampo, nonostante tutte le distrazioni e i tentativi di tenerli a freno. L’insicurezza, la rabbia, il bisogno di accettazione e un sentimento di impotenza, appartengono a tutti noi, in misura diversa ed è il motivo per cui, al di là del genere di appartenenza, la serie ci tocca da vicino. A rendere ancor più forte il concetto, il parallelismo tra le loro vicende e il momento storico che vede la città sull’orlo del tracollo.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

Slow Horses

  • Durata: 5 stagioni, 30 episodi
  • Genere: spionaggio
  • Nazionalita: Regno Unito, USA
  • Regia: Saul Metzstein
  • Data di uscita: 24-September-2025