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Focus Italia

‘Un film fatto per Bene’: Venezia esplora l’autore più apocalittico del cinema italiano

Il nuovo film di Franco Maresco è in Concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

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Un film fatto per Bene

Un film fatto per Bene, il nuovo attesissimo lavoro di Franco Maresco sarà presentato in concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Prodotto da Lucky Red, Dugong Films e Eolo, con il sostegno del MiC, della Regione Sicilia – Sicilia Film Commission e della Regione Puglia – Apulia Film Commission, il film arriverà nelle sale italiane a partire dal 4 settembre, distribuito da Lucky Red. Le vendite internazionali sono affidate a True Colours.

Il cast è composto da Franco Maresco, Umberto Cantone, Marco Alessi, Francesco Conticelli, Bernardo Greco, Francesco Puma, Giuseppe Lo Piccolo, Gino Carista, Melino Imparato e Antonio Rezza.

La sceneggiatura è firmata da Franco Maresco e Claudia Uzzo, con Francesco Guttuso e Umberto Cantone. La fotografia è di Alessandro Abate, il montaggio di Paola Freddi e Francesco Guttuso. Le scenografie sono curate da Nicola Sferruzza e Cesare Inzerillo, i costumi da Luisa Viglietti. Il suono è affidato a Luca Bertolin, le musiche a Salvatore Bonafede.

Un film fatto per Bene

Franco Maresco – Foto di: Paolo Caravello

Un film fatto per Bene: cosa racconta?

Le riprese del film di Franco Maresco su Carmelo Bene vengono bruscamente interrotte dopo l’ennesimo incidente sul set. A staccare la spina è il produttore Andrea Occhipinti, esasperato dai ciak infiniti e dai ripetuti ritardi. Dal canto suo, il regista di Belluscone La mafia non è più quella di una volta accusa la produzione di “filmicidio”, facendo poi perdere le sue tracce. A cercare di ricucire lo strappo è un amico di Maresco, Umberto Cantone, che chiama a testimoni tutti coloro che hanno partecipato all’impresa, in un’indagine che è l’occasione per ripercorrere la personalità e le idee dell’autore più corrosivo e apocalittico del cinema italiano. E se intanto, lontano da tutto e da tutti, Maresco stesse ultimando il suo film, diventato “il solo modo per dare forma alla rabbia e all’orrore che provo per questo mondo di merda”?

La parola al regista

“Da tempo mi sono accorto che ogni mio film non è stato altro che una trappola in cui mi andavo a infilare con impietoso autolesionismo. Stavolta però, per la prima volta, ho paura che non ne uscirò bene, diciamo tutto d’un pezzo. Avrei dovuto dare ascolto ai consigli della signorina Filomena, la vecchia maestra che mi faceva il doposcuola alle elementari, la quale mi ripeteva sempre la storiella della gatta e del lardo, ma ormai è tardi per pentirsi. Tra l’altro nel frattempo il lardo è pure finito.”

Uno sguardo in anteprima