Chi non ha mai visto, almeno una volta, Pierino il medico della Saub, Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento o Pierino contro tutti? E che dire delle decine di commedie sexy dove Alvaro Vitali era al fianco di Edwige Fenech, Gloria Guida, Lilli Carati, Anna Maria Rizzoli, Janet Agren e Femi Benussi? Con la sua faccetta buffa e simpatica, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Vitali era diventato uno degli attori più popolari del cinema nostrano. Suoi compagni d’avventura, altri attori di razza dell’italica comicità: Mario Carotenuto, Lino Banfi, Renzo Montagnani, Gianfranco D’Angelo, Aldo Maccione, Gigi Ballista, Enzo Cannavale.
La prima volta che incontrai Alvaro fu tanti anni fa. Era con Stefania Corona, la moglie, e fui colpito dalla sua spiazzante umanità. Era profondamente amareggiato perché la critica lo aveva ingiustamente bistrattato, liquidandolo come “scorreggione”, dimenticando, che nella sua lunga carriera era stato diretto da Fellini, Risi, Monicelli, Sordi, Citti, Nasca e aveva recitato al fianco di Mastroianni, Tognazzi, Gassman, Sophia Loren e Magalì Noel.
Anni dopo, sono andato nella sua bella villa alle porte di Roma, sulla Cristoforo Colombo, a due passi da Ostia, e Alvaro si è raccontato, in un volume diventato Non solo Pierino, edito nel 2020 da Falsopiano Editore.
L’esordio con Federico Fellini
Fatale il suo incontro con Federico Fellini. Alvaro lavorava, in quegli anni, in un negozio di elettricista. Pippo Spoletini, un capogruppo di Trastevere, gli disse che il regista romagnolo cercava per Amarcord, un ragazzetto mingherlino come lui. Lo studio era quello famoso, il Teatro 5. Dopo diverse ore di attesa, fu chiamato insieme a un ragazzetto di Napoli. Alvaro sentì una vocina che diceva: “Chi di voi due sa fare il fischio del merlo?” Alvaro iniziò a fischiare alla pecorara. Fellini si mise a ridere, e disse: “Prendete questo, perché l’altro sta ancora aspettando il merlo”. Era divenuto amico, poi, del grande Fellini, (che lo chiamava Alvarino), con il quale aveva recitato poi nel Satyricon e ne I Clown. I due cenavano spesso insieme al ristorante Il Fontanonne, sulla Cristoforo Colombo, e Alvaro gli raccontava aneddoti e barzellette.
Icona delle commedie sexy all’italiana
Nel corso dell’intervista, senza mai fornirmi risposte formali o a tavolino, Alvaro ha rispolverato alcuni aneddoti divertenti e regalato qualche commento salace, ma sempre rispettoso, nei confronti di attori, registi e delle attrici con i quali ha lavorato nel corso della sua carriera.
Parole al miele per la Fenech, taglienti per Annamaria Rizzoli, dolci per la Schubert e la Guida.
Non sono mancate le stoccate. Su tutte, quelle riferite a Lino Banfi.
Alvaro mi raccontò che era sul set con lui, a Madonna di Campiglio. In una scena, doveva entrare in un albergo, e dire una battuta. Questa scena non fu più girata. Una sera vide entrare nella stanza di Banfi, accanto alla sua, il regista, l’aiuto regista e lo sceneggiatore.
Sentiva che parlavano a bassa voce. Bussò alla porta di Lino e si rese conto che stavano cambiando alcune scene del copione, dove non compariva più. Da qui un alterco con l’attore pugliese, che sancì il loro definitivo distacco.
Mi raccontò, poi, che, per anni, aveva telefonato a Lino per fargli gli auguri di compleanno e chiesto, invano, di farlo lavorare al suo fianco in qualche fiction.
Con la Loren e Moana Pozzi
Gustoso l’aneddoto sul set La pupa del gangster di Giorgio Capitani al fianco di Sophia Loren e Marcello Mastroianni
“Durante la pausa, mentre stavano cambiando le luci, Sophia era rimasta con me dentro il taxi. A un certo punto, lei vide che stava sopraggiungendo un prete e, per stuzzicarlo, mi disse: Guagliò, guarda ‘o prete. Nel momento che lui passò, si tirò un po’ su la gonna e si mise con la gambetta fuori. Poi ridendo, mi disse: Hai visto il prete, hai visto il prete?
Infine, Alvaro mi raccontò dell’esordio al cinema di Moana Pozzi in Roberto Cotechino, centravanti di sfondamento. “Moana mi disse che non aveva mai fatto del cinema. Per rassicurarla, le dissi: ‘Non ti preoccupare, basta che sei te stessa. Ti è mai capitato uno che ci prova? E allora? Falla naturale, come se fosse vera’. La volli anche in una scena di un film di Pierino che però poi fu tagliata.”
Al di là delle feroci stroncature dei critici dalla puzza sotto il naso, Alvaro Vitali resta un’icona incancellabile del filone “commedia sexy all’italiana”.
Professionista serio ed esemplare, uomo sensibile, buono come il pane, era ben lontano dai lazzi ai quali la sua maschera ci aveva abituato. Ci mancherai, Alvarino…