Per alcune decadi il cinema francese ha dato priorità al contenuto piuttosto che alla forma, realizzando film dal carattere molto letterario. Il cinema di genere, nel frattempo, era quasi assente e guardato con sospetto. Fortunatamente, una nuova generazione di registi sta invertendo questa tendenza, utilizzando le loro ampie conoscenze cinefile per introdurre una ventata di freschezza e sperimentazione nel cinema francese.
Bertrand Mandico è uno tra questi. Il regista francese si è distinto, negli ultimi anni, con una serie di cortometraggi innovativi per il panorama cinematografico nazionale, intrecciando elementi dei film di genere più controversi con un’eleganza tipicamente francese. Apocalypse After (Ultra pulpe) riflette un’altra delle sue influenze, il film horror, in particolare l’horror corporeo degli anni Settanta e Ottanta. Il film è ambientato in un set cinematografico in un resort balneare abbandonato e narra la fine del mondo. Segna anche una sorta di fine quando l’attrice principale, Apocalisse (Pauline Jacquard), decide di concludere la sua relazione con la regista Joy d’Amato (Elina Löwensohn).
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Apocalypse After: una fusione di influenze postmoderne
Apocalypse After è un sogno febbrile, il sogno di un cinefilo cresciuto negli anni Ottanta, quando il cinema di genere era disprezzato in Francia e i film di John Carpenter e David Cronenberg erano celebrati solo in circoli molto di nicchia e ignorati altrove. Bertrand Mandico deve aver trascorso molto tempo a guardare anche i film più bistrattati, i film di serie Z di quell’epoca, inclusi quelli di Lucio Fulci, e tutto questo si riflette nel suo lavoro. Mandico infonde la sua sensibilità personale, facendo sembrare il suo cinema come se un collettivo gender-queer avesse preso il controllo di un set abbandonato del regista italiano. Queste influenze si manifestano dagli effetti speciali fisici dell’horror corporeo e della mutazione fino all’estetica generale, caratterizzata da luci al neon e fumo abbondante e accompagnata da una colonna sonora elettronica che è un piacere per le orecchie.