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Approfondimenti

Jane Austen dalla pagina allo schermo

Con dialoghi sagaci e apparente leggerezza, ognuna di queste storie scritte all'inizio dell'Ottocento parla di diritti e doveri universali. Come i romanzi di Jane Austen continuano a reinventarsi sul grande schermo

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Trame impeccabili come centrini lavorati all’uncinetto e animi umani delineati come ritratti su tela rendono i romanzi di Jane Austen da sempre molto ambiti dall’industria cinematografica. Sebbene l’autrice amasse affidare all’immaginazione del lettore i dettagli fisici di volti, abiti ricercati e paesaggi bucolici, la trasposizione dalla pagina allo schermo si traduce quasi inevitabilmente in un arricchimento di particolari materiali: una festa per gli occhi, oltre che per lo spirito. Talvolta si tratta di regie e interpretazioni capaci di segnare svolte decisive nella storia del cinema e di lanciare carriere straordinarie.

In nome di Jane

Per il fatto di essere nata donna, Jane Austen non poté firmare i propri romanzi. La consuetudine maschilista della sua epoca consentiva soltanto agli uomini di esporre pubblicamente idee e visioni del mondo. A nulla valeva l’abilità di una scrittrice già apprezzata nei circoli aristocratici. Eppure Jane aveva la penna dalla parte del manico: per riscattare simbolicamente il proprio nome in vita, senza dover attendere che il fratello ne rivelasse l’identità dopo la morte, ricorse all’immaginazione.

Ecco allora comparire Jane Bennet, la donna più bella e sensibile di Orgoglio e pregiudizio. Ed ecco Jane Fairfax, uno dei personaggi femminili più forti e sorprendenti di Emma. Nonostante l’anonimato e la dicitura by a lady, questi romanzi contribuirono a spianare la strada ai diritti femminili. Un secolo più tardi Virginia Woolf ne riconobbe per iscritto la portata rivoluzionaria, lodando uno stile capace di raccontare la condizione femminile con ironia, lucidità e profondità.

I posteri hanno reso immortale l’abilità dell’autrice attraverso continue edizioni librarie e innumerevoli adattamenti cinematografici. Né è stato dimenticato il suo nome: di generazione in generazione, gli ammiratori di Jane Austen si definiscono Janeites, termine coniato a Londra nel 1894 e consacrato anche da Rudyard Kipling.

Orgoglio e pregiudizio come trampolino cinematografico

Cinque sorelle in cerca d’amore nella campagna britannica dell’Ottocento, in un’epoca in cui soltanto il matrimonio poteva garantire un futuro sicuro alle donne borghesi. Orgoglio e pregiudizio è un romanzo che affonda con intelligenza nei vizi e nelle virtù umane, intrattenendo con spirito ed eleganza. Dopo l’insostituibile lettura del libro, la visione delle sue trasposizioni per lo schermo rappresenta una vera delizia visiva, grazie a un tripudio di costumi d’epoca e scenografie bucoliche.

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Nel 2005 il film diretto da Joe Wright segnò un importante trampolino di lancio: Elizabeth Bennet era interpretata da Keira Knightley, che a soli ventun anni ottenne la nomination all’Oscar e al Golden Globe. Ma molto prima Orgoglio e pregiudizio aveva segnato anche il debutto televisivo della giovanissima Virna Lisi, protagonista dello sceneggiato del 1957 diretto da Daniele D’Anza.

Il ruolo maschile più ambito resta quello dell’enigmatico Darcy, impersonato nel 1940 dall’indimenticabile Laurence Olivier. In tempi più recenti, nella versione irriverente PPZ – Pride + Prejudice + Zombies, Darcy ha il volto di Sam Riley: qui le sorelle Bennet, oltre a essere educate secondo i dettami della buona società, sono anche addestrate alle arti marziali per sopravvivere a un mondo infestato dagli zombi. Una rilettura che ha diviso il pubblico, ma che testimonia la straordinaria adattabilità dell’universo austeniano.

Da Persuasione a Ragione e sentimento: fedeltà e libertà creative

Anche Persuasione ha conosciuto adattamenti controversi. La versione del 2022, diretta da Carrie Cracknell e interpretata da Dakota Johnson, ha suscitato forti reazioni per la sua rilettura moderna e ironica della protagonista Anne Elliot. Molto diversa dall’adattamento del 1995 di Roger Michell, più dimesso e tradizionale, ma anch’esso non privo di scelte discutibili.

Rimanere fedeli a storie così celebri non è semplice, soprattutto quando il pubblico conosce già l’esito matrimoniale che Jane Austen riserva ai suoi personaggi. Eppure Ang Lee, con Ragione e sentimento (1995), riesce nell’impresa: realizza un film elegante, misurato e profondamente rispettoso del romanzo. Emma Thompson, Kate Winslet, Hugh Grant e Alan Rickman compongono un cast memorabile, capace di restituire con grazia tanto i momenti comici quanto quelli di autentica disperazione.

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Emma: la trasformazione dell’eroina

Uno dei cast più notevoli è quello di Emma, diretto nel 1996 da Douglas McGrath, con una raffinata Gwyneth Paltrow nel ruolo della protagonista. L’eroina, inizialmente convinta di non voler mai sposarsi, attraversa una delle parabole di trasformazione più interessanti della narrativa austeniana. Accanto a lei brillano Ewan McGregor, Greta Scacchi e Phillida Law, mentre Rachel Portman firma una colonna sonora che le valse l’Oscar.

Nel 2020 Emma. di Autumn De Wilde propone invece un’estetica audace e fortemente stilizzata, con Anya Taylor-Joy protagonista. Pur concedendosi libertà visive e narrative, il film non tradisce lo spirito dell’opera: la rigida divisione in classi sociali, la precarietà della condizione femminile e la responsabilità morale dei privilegiati restano temi centrali. Notevole anche l’interpretazione di Mia Goth nel ruolo della fragile Miss Smith.

Jane Austen tra vita reale e immaginazione

I romanzi di Jane Austen si aprono quasi sempre con giovani donne in età da matrimonio, ma la sua vita non conobbe nozze. Nemmeno la sorella Cassandra si sposò mai. Molte lettere furono distrutte dopo la morte dell’autrice, rendendo difficile distinguere tra biografia e invenzione. Il film Becoming Jane tenta di colmare questo vuoto, immaginando un amore giovanile capace di influenzarne la scrittura. Anne Hathaway interpreta Jane, James McAvoy il giovane Thomas Lefroy, in una storia che non si conclude con un classico lieto fine, ma con un dettaglio biografico suggestivo: Lefroy chiamò Jane la propria primogenita.

Jane Austen oggi: riscritture e nuove ispirazioni

A oltre due secoli dalla sua morte, Jane Austen continua a vivere anche attraverso film che non adattano direttamente i suoi romanzi, ma ne raccolgono l’eredità tematica. Fire Island rilegge Orgoglio e pregiudizio in chiave contemporanea, mentre Jane Austen ha stravolto la mia vita racconta con ironia l’impatto dei modelli romantici austeniani sulle relazioni moderne. In queste opere l’autrice non è un monumento intoccabile, bensì una voce ancora capace di dialogare con il presente.

Che si tratti di balli in abito impero o di amori disillusi del XXI secolo, Jane Austen continua a parlarci di sentimenti, aspettative sociali e libertà individuale. Ed è forse proprio questa sua eterna attualità a renderla, ancora oggi, una delle scrittrici più amate e più cinematografiche di sempre.

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