Poesia e difficoltà dell’infanzia, del crescere e del vivere in famiglia, sono riflessi con grande efficacia nel cortometraggio El niño que quería volar, vincitore del V Cisterna Film Festival – nella sezione Next Generation, votato da circa il 70% dei ragazzi – diretto da Jorge Muriel ed ambientato nella Madrid degli anni Ottanta, dove un bambino di 5 anni, Ivan, è costretto a confrontarsi con la nascita di un fratellino, di cui è inevitabilmente geloso, con un padre severo e distante, con una sorellina perfetta e amata da tutti e con una comunità scolastica che lo vorrebbe omologare fin da piccolo.
Ivan guarda le foglie, ha la testa fra le nuvole, non ama la ginnastica, non vuole andare in bicicletta, almeno in un certo momento della sua vita, quello colto dal segmento cinematografico del regista che comprime in venti minuti, forse traendo ispirazione dalla sua biografia, le forzature cui fin da piccoli la società sottopone tutti noi (‘i ragazzi non piangono e non saltano con la corda’) e i complessi equilibri della vita familiare, dove la nonna rappresenta il punto più stabile e amorevole. La morte del gattino adorato spinge Ivan a desiderare di poter volare per andare sulle nuvole insieme al suo amico scomparso: riuscirà il padre a fermarlo finalmente accorgendosi dei suoi bisogni?
Il cortometraggio invita anche a una riflessione sull’attenzione e l’ascolto che i nostri figli – e tutti i bambini in generale – meritano e che spesso non si ha tempo di dare. Nel cast, lo stesso regista Jorge Muriel (che interpreta il padre), Sonia de la Antonia, Pilar Gómez, Mariana Cordero, Pablo Mérida, Lucía Braña.
Secondo posto nella sezione giovani al Cisterna Festival è andato aIl mondiale in piazza(Italia, 2018, 15′) di Vito Palmieri; terzo classificato Guaxuma (Francia-Brasile, 2018, 14′) di Nara Normande.