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Pearl Jam – Let’s Play Two, il film concerto che propone le due esibizioni di Eddie Vedder e soci tenutesi ad agosto del 2016

Pearl Jam - Let’s Play Two è insieme un documentario su uno dei più influenti complessi della scena grunge americana, tuttora fra i più noti rappresentanti del rock alternativo, e un film concerto che propone le due esibizioni di Eddie Vedder e soci tenutesi il 20 e 22 agosto del 2016 al Wrigley Field di Chicago

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Pearl Jam – Let’s Play Two è insieme un documentario su uno dei più influenti complessi della scena grunge americana, tuttora fra i più noti rappresentanti del rock alternativo, formatosi a Seattle nel 1990, e un film concerto che propone le due esibizioni di Eddie Vedder e soci tenutesi il 20 e 22 agosto del 2016 al Wrigley Field di Chicago. L’occasione dei concerti era di festeggiare la vittoria da parte dei Chicago Cubs, la squadra di baseball di cui il cantante e fondatore del gruppo Eddie Vedder è tifoso, della World Series, il più importante riconoscimento sportivo americano. Musica e sport, dunque, miscelati insieme e rivolti a un pubblico che, per apprezzare pienamente i rimandi e i riferimenti contenuti nell’opera, si presume già familiare con gli argomenti trattati. Se i Pearl Jam godono di un certo seguito anche nel nostro paese, sembra più difficile che lo spettatore italiano riesca a seguire (o addirittura a essere interessato) al connubio fra canzoni e lanci di palla ovale che caratterizzano il film. Dalla vittoria della squadra alla preparazione dei concerti, un montaggio alternato inframezza interviste e retroscena dei musicisti e dei componenti dei Chicago Cubs, legati, insieme al pubblico e ai tifosi, da un rapporto di fedeltà che trova espressione nelle parole e nelle note di Given To Fly, che pare in quel momento dedicata all’allenatore della squadra, Joe Maddon.

L’idea che si ricava, alla fine, è quella di un film che voglia essere contemporaneamente due cose diverse: da un lato si cerca documentare i due concerti tenuti dal quintetto per omaggiare la squadra del cuore e, in tal senso, appartiene al genere del film concerto; dall’altro si tenta di raccontare la passione per il baseball che anima Vedder, tanto da presentare i Chicago Cubs e i Pearl Jam come appartenenti ad una sola famiglia, in cui rientra anche il pubblico che sostiene entrambi. Le due diverse ispirazioni non sono tuttavia tenute in equilibrio e il film tende presto a sbilanciarsi in una sorta di rievocazione dell’infanzia del cantante nei sobborghi di Chicago, dove nacque la sua passione per la squadra cui sono dedicati i concerti qui proposti: più palla ovale, quindi, che musica. Per Vedder, infatti, suonare nello stadio dei suoi beniamini significa raggiungere l’apice della carriera di musicista e realizzare il più grande desiderio da tifoso. Lo spettatore, almeno quello italiano e privo di conoscenza del complesso e dei suoi interessi, troverà però arduo appassionarsi davvero a quanto vede scorrere sullo schermo, specie per ciò che concerne le interviste in cui Vedder tesse l’elogio della squadra preferita.

Il film funziona meglio quando lascia spazio alla musica, anche se questa è meno presente di quanto ci si attenderebbe e forse di quanto sarebbe stato auspicabile; ma anche qui, se non è indispensabile essere cultori dei Pearl Jam, certo risulta preferibile per seguire le due ore di proiezione. In conclusione, si tratta di un’opera rivolta a un pubblico giocoforza ristretto, come tutti i film consimili, che funziona più che altro da testimonianza di esibizioni che hanno significato se fruite in diretta e dal vivo, mentre risultano inevitabilmente depotenziate, e in qualche modo imbalsamate, se proiettate in una sala cinematografica, senza la presenza fisica dei protagonisti. In tal senso, il cinema non si rivela il mezzo più idoneo per conservare e restituire spettacoli dal vivo: non tanto per una sua incapacità intrinseca, quanto per la radicale differenza di linguaggio fra un’arte performativa, qual è la musica eseguita dal vivo, e il cinema stesso, fondato sulla registrazione e la riproposizione di un atto recitativo che, appunto perché registrato, non prevede la sua fruizione in diretta da parte dello spettatore.

  • Anno: 2017
  • Durata: 120'
  • Distribuzione: Nexo Digital
  • Genere: Musicale, Documentario
  • Nazionalita: Gran Bretgna
  • Regia: Danny Clinch
  • Data di uscita: 30-November-2017

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