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Reviews

Un Fiore perEnne, una commedia sentimentale poverissima non solo di mezzi, ma anche di idee e di competenze tecniche

Una commedia sentimentale poverissima non solo di mezzi, ma anche, e soprattutto, di idee e di competenze tecniche, che ne minano alla radice la riuscita. Più che un film, sembra un ibrido indigesto fra le telenovela e la pubblicità

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Il proprietario di un negozio di alimentari, Luca, e l’aspirante attrice Nicole, Nicoletta per gli amici, abitano insieme in un paesino di provincia ma, nonostante l’affetto e le premure (lui ogni giorno le regala un fiore), la loro relazione appare tutt’altro che stabile e ben avviata. Lei, infatti, stenta ad affermarsi come attrice e conosce le brutture e lo squallore del mondo dello spettacolo; lui, invece, corteggia le clienti del suo negozio facendo loro assaggiare i prelibati salumi di cui dispone. I problemi per i due arrivano quando lei si concede ad un laido fotografo e cerca poi rifugio in un improbabile regista sessantenne che promette di farla recitare nel suo prossimo film. Lui, dal canto suo, abbandona la sua attività e si trasferisce a Roma con la sua nuova fiamma Nadia, tanto innamorata del bel giovane da essere stata una delle sue più assidue clienti. Alle difficoltà sentimentale si aggiungono quelle economiche: Luca non trova lavoro nella capitale, mentre Nadia riesce a trovare un posto da impiegata. L’esito della vicenda, a questo punto, è tanto prevedibile che il lettore può facilmente intuirlo da solo.

Le evidenti ristrette finanziarie in cui Un Fiore perEnne è stato girato non celano un’incredibile inettitudine tanto sul piano della concezione quanto su quello dell’esecuzione. Regia e fotografia da sceneggiato televisivo, con inquadrature turistiche del lago o dei vicoli medioevali che attraversano il borgo, luogo delle riprese, e frequenti dissolvenze in nero che segnano il passaggio fra scene pseudo-erotiche che fanno ridere più che eccitare. Scelte di montaggio di raro cattivo gusto, come l’alternanza fra lui che scola la pasta e lei in bagno seduta sul water al telefono con la madre. Attori manifestamente incapaci di recitare, che pronunciano battute ridicole (ispirate ad un romanticismo d’attacco) come se leggessero l’elenco telefonico. Comprimari trasformati in farsesche macchiette che non fanno ridere, tanto da suscitare una comicità involontaria (dal vecchio fioraio del paese che dispensa consigli sapienziali alle clienti del negozio di Luca che tentano di sedurlo). In più, come si diceva, stupisce la quantità di marche cui il film fa una pubblicità tanto spudorata da risultare tutt’altro che occulta: quasi in ogni inquadratura compaiono ben in evidenza prodotti dei generi più disparati (dagli alimentari, alla floricoltura, alle automobili), adoperati dagli interpreti con una disinvoltura falsa e posticcia.

L’insieme è talmente maldestro e dilettantesco da suscitare l’ilarità o in alternativa la noia dello spettatore, il quale soltanto a fatica riesce ad arrivare alla fine, nonostante l’esigua durata del film (unico pregio). L’idea che si ricava dalla visione è che nessuno (dagli autori, ai registi, ai tecnici, agli attori) avesse la minima idea di che cosa fare e di come farlo. Anche i temi della disoccupazione giovanile che affligge il nostro paese e del contrasto fra la città e la provincia vengono affrontati con una superficialità imbarazzante, senza un minimo di serietà e di approfondimento. Una tale pochezza e sciatteria non è giustificabile con la carenza di mezzi di cui evidentemente la realizzazione del film ha sofferto e che da tali difetti viene ulteriormente aggravata: il contrario, dunque, di quanto predica il detto secondo cui bisognerebbe saper fare di necessità virtù. La sequenza che racconta la fuga d’amore di Luca e Nadia si apre con un’inquadratura della coppia che si bacia davanti al Colosseo: davvero non c’era modo più banale di far capire che la scena è ambientata a Roma! Tanto per concedersi una parentesi turistica anche nella capitale.

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  • Anno: 2017
  • Durata: 84'
  • Distribuzione: N. d.
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Tonino Abballe