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Film da Vedere

Fuga di mezzanotte di Alan Parker

Tratto dall'omonima autobiografia di Hayes, adattata per il grande schermo da Oliver Stone, Fuga di mezzanotte venne acclamato per le sue scene di forte realismo e di notevole impatto emotivo, distinguendosi da subito come uno dei thriller più notevoli degli anni settanta, consacrando il talento registico di Alan Parker

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Fuga di mezzanotte, un film del 1978 diretto da Alan Parker.

Brutale evocazione dell’universo carcerario in Turchia, la pellicola narra la storia realmente accaduta dello studente universitario Billy Hayes, arrestato all’aeroporto di Istanbul per possesso di hashish, condannato inizialmente a quattro anni di reclusione e in seguito all’ergastolo nel carcere di Sagmacilar. Prodotto da Alan Marshall e David Puttnam e tratto dall’omonima autobiografia di Hayes, adattata per il grande schermo da Oliver Stone, il film venne acclamato per le sue scene di forte realismo e di notevole impatto emotivo, distinguendosi da subito come uno dei thriller più notevoli degli anni settanta e consacrando il talento registico di Alan Parker.

Venne presentato in concorso al 31º Festival di Cannes e ricevette sei candidature ai Premi Oscar 1979, aggiudicandosi due statuette per la sceneggiatura di Stone e la colonna sonora di Giorgio Moroder. Molto apprezzata fu anche l’interpretazione dell’attore Brad Davis, premiato con un Golden Globe per il miglior attore debuttante: per il giovane interprete il premio significò l’ascesa fra le maggiori star del momento. Nonostante gli apprezzamenti di critica e pubblico, tanto da diventare negli anni un film culto, Fuga di mezzanotte ricevette opinioni contrastanti in merito alla sua poca fedeltà al libro di Hayes, in particolare per come vennero raffigurate le guardie turche.

In vacanza a Istanbul, Billy Hayes si fa convincere da un tassista a comprare un paio di chili di hashish e prova a passare la frontiera. Naturalmente lo fermano e comincia per lui un’odissea allucinante all’interno delle galere turche con violenze fisiche e psicologiche. L’uccisione del direttore della prigione gli offre però un’inaspettata possibilità di fuga.

Parker descrive quell’universo “concentrazionario” secondo i dettami dell’incubo e dell’estetica dell’epoca, con un filo di razzismo nei confronti dei carcerieri e dei carcerati turchi, acennando a qualche pulsione omosessuale che inevitabilmente affiorava nel regime di segregazione carceraria. Non ci vengono risparmiate crudezze e bassezze, che tuttavia non devono granché fuoriuscire dalla realtà di quell’incubo ad occhi aperti. Fuga di mezzanotte è uno di quei film in cui tra gli autori si deve considerare il direttore della fotografia, quel Michael Seresin che, dopo un paio di cartoline iniziali, illumina una presunta Istanbul tutta ricostruita a Malta, con il contributo di qualche attore delle nostre latitudini, come Paolo Bonacelli (lo spione del carcere), Franco Diogene (l’untuoso avvocato), Gigi Ballista (il presidente del tribunale) e il Paul Smith, che in Italia s’era visto al fianco di Antonio Cantafora nella serie di Simone e Matteo, interprete del turpe capo secondino Hamidou.

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  • Anno: 1977
  • Durata: 121'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Gran Bretagna
  • Regia: Alan Parker